Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Mitarb.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0311

DWork-Logo
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
yoz i CK^ArAlllC,
in facoltà, & in animo, vedendo le sue cose essere in pregio, fece in rame alcune
carte,che fecero stupire il Mondo. Si mise anco ad intagliare,per vna carta d'vn
Comincila mezo foglio, la Malinconia con tutti gl' instromenti,che riducono l'huomo,e
tagharemra. chiunque gli adopera , a essere malinconico , e la ridusse tanto bene , che non è
meconm&w possibile col bulino intagliare più sertilmente. Fece in carte picciole tre Nostre
Donne variate l'vna dall'alare, e d'vn sottilissimo intaglio. Ma troppo sarei lun-
" go, se io volessi tutte l'opere raccontare, che vscirono di mano ad Alberto ; per
hora batti sapere,che hauendo dileguato, per vna Pattsone di Chriho 5 6. pezzi,
e poi intagliatili, si conuenne con Marc'Antonio Bolognese di mandar fuori in-
Geme quelle carte ; E così capitando in Venetia, fù quell' opera cagione, che si
sono poi fatte in Italia cose marauigliose in quelle stàpei come di lotto si dirà.
Mentre , che in Bologna Franceico Francia attenderla alla Pittura , frà mol-
ti suoi discepoli fù tirato manzi , come più ingegnoso de gli altri, vn giouane
Mare Anto chiamato Marc'Antonio , il quale, per esfere siato molti anni col Francia, e
"a '"'m0^° am^° 's' acquilo il cognome de' Frane: . Cottui dunque , il qua-
'e haueua miglior disegno, che ilsuo macero, maneggiando il bulino coli,
dem anches facilità, e con gratia,fece, perche allhora erano molto in vso , cinture, &al-
de'fremei • tre molte cose niellate , che furono bellissime , percioche era in quel medierò
veramente eccellentissimo. Venutogli poi desiderio, come a molti auuiene ,
d'andare pe'l Mondo , e vedere diuerse cose , & 1 modi di fare de gli altri Arte-
fici , con buona gratta del Francia se n'andò a Venetia , doue hebbe buon rica-
Andò a Vene- P"° '" gli Artefici di quella Città . In tanto capitando in Venetia alcun; Fiam-
tia, esipofe a minghi con molte carte intagliate , e stampate in legno , & in rame da Alber-
contraffare Ve 1 to Duro , vennero vedute da Marc'Antonio in sù la piazza di S. Marco , perche
pere del Da stupefatto della maniera del lauoro, e del modo difare d'Alberto, spese in dette
ro , ches ven- carte quali quanti danari haueua portati da Bologna, e frà l'altre cose comperò
deronoperori. ]a Pacione di Giesù Christo intagliata in ; 6. pezzi di legno in quarto foglio ,
' stata (lampara di poco da| detto Àlberto ; La quale opera cominciaua dal pec-
care d'Adamo,& edere cacciato di Paradiso dall'Angelo, insino al mandare del-
lo Spirito Santo. E consederato Marc'Antonio quanto honore , & vtile si hall-
rebbe potuto acquistare, chi si falle dato a quell' arte in Italia, si dispose di vo-
lerai attendere con ogni accuratezza, e diligenza, e così cominciò a contrafare
di quelli intagli d'Alberto, studiando il modo de' tratti, & il tutto delle (lampe ,
-che hauea comperate, le quali per la nouità, e bellezza loro , erano in tanta ri-
putatone,che ogn'vno cercaua d'hauerne. Hauendo dunque contrafatto in
rame d' intaglio grosso, come era il lego ?, che haueua intagliato Alberto , tut-
ta detta Passione , e vira di Christo in ; 6. carte, e sittoui il segno ,che Alberto
faceua nelle sue opere,cioè questo AE, riuseì tanto limile di maniera ,che non
sapendo nissuno, ch'elle fusero fatte da Marc'Ani onio, erano credute d'Alber-
to, e per opere di lui vendute , e cóperate ; La qual cola emendo seruta in Fian-
raH rd '" ad Alberto, e mandatogli vna di dette Pacioni contrafatte daMarc'Anto-
1aò ™°' venne Alberto in tanta colleriche partitoli di Fpdra, se ne venne a Vene»
^ennea v^e- ha>ericorfo alla Signoria, si querelò di Marc'Aatomo,ma però non ottenneal-
tiaper vietare tro, se non che Marc'Antonio non facesse più il nome, e ne il segno sopradetto
il satto delffuo d'Alberto nelle soie opere. Dopo le quali cose andatotene Marc'Antonio a
contralegno. Roma,si diede tutto al disegno,& Alberto tornato in Fiandra, trouò vn'altro E-
mulo , che già haueua cominciato a fare di moki intagli sottihssimia sua cócor-
renzay
Bildbeschreibung
Für diese Seite sind hier keine Informationen vorhanden.

Spalte temporär ausblenden
 
Annotationen