VITA DI GIVLIO ROMANO. 339
ere Giulio scruiua quel Duca, rompendo vn'anno il Pò gli argini suoi , allagò in Nobilitò ^
modo Mantoua,che in certi luoghi bassi della Città s'alzò l'acqua presio a quat. '^ d\dfcn
tro braccia : Onde per molto tempo vi stauano quasi tutto l'anno le ranocchie: & Argino ^
perche pensando Giulio in che modo si potesse a ciò rimediare, s'adoperò di
maniera , ch'ella ritornò per allhora nel suo primo essere . Et acciò altra volta
nonauuenisse il medesimo fece » che le strade , per comandamento del Duca»
s'alzarono tanto da quella banda, che (ripesata l'altezza dell'acque , 1 cadimenti
rimasero di (opra. E perche da quella parte erano casuccie picciole, e deboli, e
di non molta importanza , diede ordine, che 6 riducesscro a migliore termine,
fouinando quelle, per alzare le strade , e riedificandone sopra delle maggiori , e
più belle per vtile, e commodo della Città ; Alla qual cosa opponendoli molti,
con dire al Duca, che Giulio faceua troppo gran danno , egli non volle vdire al-
cuno; anzi facendo allhora Giulio Maestro delle strade, ordinò , che non potes-
se ninno in quella Città murare ienz'ordine di Giulio, per la qual cosa molti do-
lendoli, & alcuni minacciando Giulio, venne ciò all'orecchie del Duca; Il quale osseritane,,
vsò parole si fatte in fauore di Giulio , che fece conoscere , che quanto si facesse^ porrò il
in disfauore, ò danno di quello, lo reputarebbe fatto a se stesso, e ne farebbe di- paca 4 0#
niostratione . Amò quel Duca di maniera la virtù di Giulio , che non sapea vi- ^
uere lenza lui. Et all'incontro Giulio hebbe a quel Signore tanta ruerenza>che
più non è possibile imaginarsi; Onde non dimandò mai per se,ò per altri gratia,
che non l'ottenesle, e si trouaua, quando morì , per le cose hauure da quel Du-
ca,hauere d'entrata più di mille ducati. Fabbricò Giulio per se vna casa in Man- Effondo ditte.
toua dirimpetto a S.Barnaba , alla quale fece di fuori vna facciata fantastica rut- ^o ^ ucce
ta lavorata di stucchi coloriti , e dentro la fece tritta dipingere , e la uorare simi!- feb^"c° por
mente di stucchi , accomodandoti molte anticaglie condotte da Roma, & ha-;'
unte dal Duca, al quale ne diede molte delle sue. Disegnaua tanto Giulio,e per ^fy^fy"
fuori, e per Mantoua, che è cosa da non credere, perche, come si è detto, non si m%e "
poteua edificare , massimamente nella Città , Palagi , ò altre cose d'importanza,
se non cori dilegui di lui. Rifece sopra le mura vecchie la Chiesa di S.Benedet-
todi Mantòua, vicina al Pò, luogo grandissimo , e ricco de'Monaci neri , e con
suoidisegoi fù abbellita tutta la Chiesa di Pitture, e tauole bellissime. E perche Rifluì s. Bet
erano in sommo pregio in Lombardia le cose sue,volle Gio.Matteo Giberti Ve- "^^ del^
scotio di quella Città , che la tribuna del Duomo di Verona , come s'è detto al- d' Mantoua,
troue, furie tutta dipinta dal Moro Veronese, con i disegni di Giulio ;II qual fe-
ce al Duca di Ferrara molti disegni per panni d'arazzo , che furono poi condot- & Verona ""'
ti di seta, e d'oro da Maettro Nicolò, e Gio.Battista Rollò Fiamminghi , che ne
sono fuori dsegnijn istampa, flati intagliati da Gio.B^ttista Mantouano, il qua-
le intagliò infinite cosedisegnate da Giulio, e particolarmente, oltre a tre carte Varie carte-
di battaglie intagliate da altri, vn Medico , ch'appicca le coppette sopra le fpalle intagliate fe
avna semina. Vna Nostra Donna, che và in Egitto , e Gioseffo hà a mano l'asi- '°^e" ^
no per la cauezza, & alcuni Angeli fanno piegare vn dattero,perche Christo ne G""&
colga de'frutti. Intagliò ùmilmente il medesimo, col disegno di Giulio , vna lu-
pa in sul Tenere, che allatta Remo, e Romulo, e quattro storie di Plutone,Gio-
ue, e Netunno , che si diuidono per sorte il Cielo, la Terra , & il Mare. Simile
niente la Capra Alfea,che tenuta da Melissa , nutrisee Gioire . Et in vna carta
grande, molti huomini in vna prigione, con vanj tormenti cruciati. Fùan,
che stampato, con inuentione d, Giulio , il parlamento , che fecero alle riue
Vvx del
ere Giulio scruiua quel Duca, rompendo vn'anno il Pò gli argini suoi , allagò in Nobilitò ^
modo Mantoua,che in certi luoghi bassi della Città s'alzò l'acqua presio a quat. '^ d\dfcn
tro braccia : Onde per molto tempo vi stauano quasi tutto l'anno le ranocchie: & Argino ^
perche pensando Giulio in che modo si potesse a ciò rimediare, s'adoperò di
maniera , ch'ella ritornò per allhora nel suo primo essere . Et acciò altra volta
nonauuenisse il medesimo fece » che le strade , per comandamento del Duca»
s'alzarono tanto da quella banda, che (ripesata l'altezza dell'acque , 1 cadimenti
rimasero di (opra. E perche da quella parte erano casuccie picciole, e deboli, e
di non molta importanza , diede ordine, che 6 riducesscro a migliore termine,
fouinando quelle, per alzare le strade , e riedificandone sopra delle maggiori , e
più belle per vtile, e commodo della Città ; Alla qual cosa opponendoli molti,
con dire al Duca, che Giulio faceua troppo gran danno , egli non volle vdire al-
cuno; anzi facendo allhora Giulio Maestro delle strade, ordinò , che non potes-
se ninno in quella Città murare ienz'ordine di Giulio, per la qual cosa molti do-
lendoli, & alcuni minacciando Giulio, venne ciò all'orecchie del Duca; Il quale osseritane,,
vsò parole si fatte in fauore di Giulio , che fece conoscere , che quanto si facesse^ porrò il
in disfauore, ò danno di quello, lo reputarebbe fatto a se stesso, e ne farebbe di- paca 4 0#
niostratione . Amò quel Duca di maniera la virtù di Giulio , che non sapea vi- ^
uere lenza lui. Et all'incontro Giulio hebbe a quel Signore tanta ruerenza>che
più non è possibile imaginarsi; Onde non dimandò mai per se,ò per altri gratia,
che non l'ottenesle, e si trouaua, quando morì , per le cose hauure da quel Du-
ca,hauere d'entrata più di mille ducati. Fabbricò Giulio per se vna casa in Man- Effondo ditte.
toua dirimpetto a S.Barnaba , alla quale fece di fuori vna facciata fantastica rut- ^o ^ ucce
ta lavorata di stucchi coloriti , e dentro la fece tritta dipingere , e la uorare simi!- feb^"c° por
mente di stucchi , accomodandoti molte anticaglie condotte da Roma, & ha-;'
unte dal Duca, al quale ne diede molte delle sue. Disegnaua tanto Giulio,e per ^fy^fy"
fuori, e per Mantoua, che è cosa da non credere, perche, come si è detto, non si m%e "
poteua edificare , massimamente nella Città , Palagi , ò altre cose d'importanza,
se non cori dilegui di lui. Rifece sopra le mura vecchie la Chiesa di S.Benedet-
todi Mantòua, vicina al Pò, luogo grandissimo , e ricco de'Monaci neri , e con
suoidisegoi fù abbellita tutta la Chiesa di Pitture, e tauole bellissime. E perche Rifluì s. Bet
erano in sommo pregio in Lombardia le cose sue,volle Gio.Matteo Giberti Ve- "^^ del^
scotio di quella Città , che la tribuna del Duomo di Verona , come s'è detto al- d' Mantoua,
troue, furie tutta dipinta dal Moro Veronese, con i disegni di Giulio ;II qual fe-
ce al Duca di Ferrara molti disegni per panni d'arazzo , che furono poi condot- & Verona ""'
ti di seta, e d'oro da Maettro Nicolò, e Gio.Battista Rollò Fiamminghi , che ne
sono fuori dsegnijn istampa, flati intagliati da Gio.B^ttista Mantouano, il qua-
le intagliò infinite cosedisegnate da Giulio, e particolarmente, oltre a tre carte Varie carte-
di battaglie intagliate da altri, vn Medico , ch'appicca le coppette sopra le fpalle intagliate fe
avna semina. Vna Nostra Donna, che và in Egitto , e Gioseffo hà a mano l'asi- '°^e" ^
no per la cauezza, & alcuni Angeli fanno piegare vn dattero,perche Christo ne G""&
colga de'frutti. Intagliò ùmilmente il medesimo, col disegno di Giulio , vna lu-
pa in sul Tenere, che allatta Remo, e Romulo, e quattro storie di Plutone,Gio-
ue, e Netunno , che si diuidono per sorte il Cielo, la Terra , & il Mare. Simile
niente la Capra Alfea,che tenuta da Melissa , nutrisee Gioire . Et in vna carta
grande, molti huomini in vna prigione, con vanj tormenti cruciati. Fùan,
che stampato, con inuentione d, Giulio , il parlamento , che fecero alle riue
Vvx del