344 TERZA PARTE
Poi aitefe al • derna più vniti , e con certo fiammeggiare di colori , Sebastiano si partì da Gio^
la Pitturo uanni , e si acconciò con Giorgione , col quale slette tanto, che prefe in grati
/etto il Belli parte quella maniera ; ondefece alcuni ritratti in Venetia di naturale molto si-
ni, e Giorgi mili,e fra glialtri quello di Verdelotto Francese, musico eccellentissìmo,ch'
"'• era allhora maestro di Capella in S. Marco ; e nel medesimo quadro quello di
Vbretto suo compagno cantore , il qual quadro recò a Firenze Verdelotto,
quando venne Maestro di Capella in S. Giouanni, & hoggi l'hà nelle sue case
Colorì coàW Francesco Sangallo Scultore . Fece anco in que'cempi in S. Giouanni Grisosto-
ne,che imita, mo di Venetia , vna tauola con alcune figure , che tengono tanto della maniera
ua a marnai. di Giorgione , ch'elle sono siate alcuna volta , da chi non hà molta cognitione
glia il Mae^ delle cose dell'arte , tenute per mano di esso Giorgione; La qual tauola è molto
#% bella, e fatta con vna maniera di colorito , che hà gran rilieuo , perche spargen-
doli la fama delle virtù di Sebastiano, Agostino Chigi Sanese, ricchissi mo Mer-
cante, il quale in Venetia hauea molti negotij, sentendo in Roma molto lodar-
lo, cercò di condurlo a Roma, piacendogli, oltre la Pittura, che sapesse così ben
Chiamato o sonare di Liuto, e folle dolce, e piaceuole nel conuersare. Ne fù gran fatica con-
Tornii dal durre Baciano a Roma, perche sapendo egli,quanto quella patria commune sia
Chisi dipinse sempre (lata aiutatrice de'belli ingegni, vi andò più, che volentieri. Andatole-
nelle fa log. ne dunque a Roma , Agostino lo mise in opera , e la prima colà , che gli facesse
^'^ fare, furono gli archetti , che sono in sù la loggia , la quale nsponde in sul giar-
dino,doue Baldassarre Sanese haueua nel Palazzo d'Agossino inTrafteuere,tut-
ta la volta dipinta ; Nei quali archetti Sebastiano fece alcune poesie di quella
maniera, c'haueua recato de Venetia, molto disforme da quella , che vsau@noin
Roma i valenti Pittori di que'tempi. popo quell'opera, hauendo Rafaelle fatto
in quel medesìmo luogo vna storia di Galatea, vi fece Baciano, come volle Ago-
stino, vn Polifemo in freseo a lato a quella , nel quale, communque gli riuscisse,
cercò d'auanzarsi più che porcili, spronato dalla concorrenza di Baldassàrre Sa-
nese,epoi di Rafaelle. Colorì ùmilmente alcune cose a olio , delle quali fù te-
nuto, per hauei'egli da Giorgione imparato vn modo di colorire assai morbido,
Opinióne che ™ R°ma grandissimo conto . Mentre , che lauoraua costui quelle cose in Ro-
Basaelle ' a ma, era venuto in tanto credito Rafaelle da Vrbino nella Pittura ,che gli amici,
wan^asse in & aderenti suoi dicevano , che le Pitture di lui erano secondo l'ordine della Pit-
^ualcbe cofa tura, più che quelle dùMichelagnolo,vaghe di colorito , belle d'inuentioni , e
il Baontroti, d'arie più vezzose , e di corrispondente dsegno; e che quelle del Buonaroti non
haueuano, dal disegno in fuori,ninna di quelle parti. E per quelle cagioni giu-
dicauano quelli corali Rafaelle essere nella Pittura , se non più eccellente dilui,
Sebaflianonoa almeno pari ; ma nel colorito voleuano, che ad ogni modo lo passafse • Quelli
era di questi,e humori Seminati per molti Artefici , che più aderbano alla gratta di Rafaelle,
pereti aderì che alla profondità di M'chelagnolp , erano diuenuti, per diùersi interessi , più
Buonaroti, ^ fauoreuoli nel giudicio a Rafaelle , che a Michelagnoló. Ma non già era de'se-
dal quale sà guaci di costoro Sebastiano, perche essendo di squisito giudicio , conosceua ap-
punto il valore diciaseuno. Bessatoli dunque l'animo di Michelagnolo verso
Sebastiano,perche molto gli piaceua il colorito, e la grada di lui,lo prese in pro-
tezione, pensando, che s'egli vsasse l'aiuto de! dileguo in Sebastiano , si potreb-
be con quello mezo, senza , ch'egli operasse sbattere coloro ,che haueuandsì
fatta opinione, & egli sott'ombra di terzo giudice , quale di loro Risse meglio.
Stando le cose in quelli termini, & essendo molto, anzi in insinito , inalzato
'elo-
Poi aitefe al • derna più vniti , e con certo fiammeggiare di colori , Sebastiano si partì da Gio^
la Pitturo uanni , e si acconciò con Giorgione , col quale slette tanto, che prefe in grati
/etto il Belli parte quella maniera ; ondefece alcuni ritratti in Venetia di naturale molto si-
ni, e Giorgi mili,e fra glialtri quello di Verdelotto Francese, musico eccellentissìmo,ch'
"'• era allhora maestro di Capella in S. Marco ; e nel medesimo quadro quello di
Vbretto suo compagno cantore , il qual quadro recò a Firenze Verdelotto,
quando venne Maestro di Capella in S. Giouanni, & hoggi l'hà nelle sue case
Colorì coàW Francesco Sangallo Scultore . Fece anco in que'cempi in S. Giouanni Grisosto-
ne,che imita, mo di Venetia , vna tauola con alcune figure , che tengono tanto della maniera
ua a marnai. di Giorgione , ch'elle sono siate alcuna volta , da chi non hà molta cognitione
glia il Mae^ delle cose dell'arte , tenute per mano di esso Giorgione; La qual tauola è molto
#% bella, e fatta con vna maniera di colorito , che hà gran rilieuo , perche spargen-
doli la fama delle virtù di Sebastiano, Agostino Chigi Sanese, ricchissi mo Mer-
cante, il quale in Venetia hauea molti negotij, sentendo in Roma molto lodar-
lo, cercò di condurlo a Roma, piacendogli, oltre la Pittura, che sapesse così ben
Chiamato o sonare di Liuto, e folle dolce, e piaceuole nel conuersare. Ne fù gran fatica con-
Tornii dal durre Baciano a Roma, perche sapendo egli,quanto quella patria commune sia
Chisi dipinse sempre (lata aiutatrice de'belli ingegni, vi andò più, che volentieri. Andatole-
nelle fa log. ne dunque a Roma , Agostino lo mise in opera , e la prima colà , che gli facesse
^'^ fare, furono gli archetti , che sono in sù la loggia , la quale nsponde in sul giar-
dino,doue Baldassarre Sanese haueua nel Palazzo d'Agossino inTrafteuere,tut-
ta la volta dipinta ; Nei quali archetti Sebastiano fece alcune poesie di quella
maniera, c'haueua recato de Venetia, molto disforme da quella , che vsau@noin
Roma i valenti Pittori di que'tempi. popo quell'opera, hauendo Rafaelle fatto
in quel medesìmo luogo vna storia di Galatea, vi fece Baciano, come volle Ago-
stino, vn Polifemo in freseo a lato a quella , nel quale, communque gli riuscisse,
cercò d'auanzarsi più che porcili, spronato dalla concorrenza di Baldassàrre Sa-
nese,epoi di Rafaelle. Colorì ùmilmente alcune cose a olio , delle quali fù te-
nuto, per hauei'egli da Giorgione imparato vn modo di colorire assai morbido,
Opinióne che ™ R°ma grandissimo conto . Mentre , che lauoraua costui quelle cose in Ro-
Basaelle ' a ma, era venuto in tanto credito Rafaelle da Vrbino nella Pittura ,che gli amici,
wan^asse in & aderenti suoi dicevano , che le Pitture di lui erano secondo l'ordine della Pit-
^ualcbe cofa tura, più che quelle dùMichelagnolo,vaghe di colorito , belle d'inuentioni , e
il Baontroti, d'arie più vezzose , e di corrispondente dsegno; e che quelle del Buonaroti non
haueuano, dal disegno in fuori,ninna di quelle parti. E per quelle cagioni giu-
dicauano quelli corali Rafaelle essere nella Pittura , se non più eccellente dilui,
Sebaflianonoa almeno pari ; ma nel colorito voleuano, che ad ogni modo lo passafse • Quelli
era di questi,e humori Seminati per molti Artefici , che più aderbano alla gratta di Rafaelle,
pereti aderì che alla profondità di M'chelagnolp , erano diuenuti, per diùersi interessi , più
Buonaroti, ^ fauoreuoli nel giudicio a Rafaelle , che a Michelagnoló. Ma non già era de'se-
dal quale sà guaci di costoro Sebastiano, perche essendo di squisito giudicio , conosceua ap-
punto il valore diciaseuno. Bessatoli dunque l'animo di Michelagnolo verso
Sebastiano,perche molto gli piaceua il colorito, e la grada di lui,lo prese in pro-
tezione, pensando, che s'egli vsasse l'aiuto de! dileguo in Sebastiano , si potreb-
be con quello mezo, senza , ch'egli operasse sbattere coloro ,che haueuandsì
fatta opinione, & egli sott'ombra di terzo giudice , quale di loro Risse meglio.
Stando le cose in quelli termini, & essendo molto, anzi in insinito , inalzato
'elo-