Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0385

DWork-Logo
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
Figurine a
tempera ben

Pitture afte/
io Aule qua
h Gmamsefò
lei fa eccél
soy^

„6 ThKLA F A K 1 t
sono muraglie, che ardono, antri rouinati, & vn lago di fuoco , con Angeli irla
varie attitudini, & anime nude, che in diuersi atti nuotano, e si cruciano in quel
fuoco ; Il che tutto è fatto con tanta bella gratta, e maniera,che pare, che quel,
l'opera marauighosa, in quessetenebre scure, sia lumeggiata da quel fuoco,on-
de©tenuta opera rara. E Baldassarre Peruzzi Sanese, Pittore eccellente, non.
si poterla satiate di lodarla , & vn giorno , che io la vidi Seco scoperta , passanda
per Siena , nerestai marauigliato , si come feci ancora di cinque storiette , che
Tauola m sono nella predella , fatte a tempera , con bella , e giudiciosa maniera . Vn'al-
•gmsomi , tra tauola fece Domenico alle Monache d'Ognisanti desa medesima Città, nel-
la qual'è di sopra Christo in aria , che corona li Vergine glorificata , & a basso
S. Gregario, S. Antonio, Santa Maria Ma Idalena, e Santa Caterina vergine,©
nature. Nella predella ùmilmente sono alcune sigurine fatte a tempera, molto
belle. In cala del Sig. Marcello Agoitìni dipinte Domenico a frefco nella volta
d'vna camera, eh : hà ere lunette per farcia, e lue in ciascuna resta,con vn parti-
meli > di fregi che rigirano intorno ine un a, alcune opere beliissime. Nel me-
zn della ^a fa il p.nomento due quad 1 ; nel primo ione si fing, che 1' orna-
nervo ung^ vn panno di Seta, par: , . he li veggia tenuto in quello Scipione A-
faci oI < udciela gioitane intatta al tuo marito , e nell'altro Zeusi Pitto e cele-
bre ili , i, he ritrae più femore :gnude, per farne 1a sila Pittura,che s'bauea da
perire in Tempio di Giunone. In una delle lunette,in figurate di m zo braccio
in circa, aa belhssimp sono i due fratelli Romani,ch'emendo nemica per lo pu-
bi a bene, e giouamentodeT patria, diuengono amici. Nell'altra , hesegue,
aTorquato,che per osseruare la legge,douendo etser canati gli occhi al figlino*
lo,nefà cariare vno alui,&: vnoasè. In quella, che Segue, è la pelinone . .
. . il quale, dopo essergli state lette le sue seeleratezz , fatire contri la patria,
e popolo Romano ,è fatto morire . In quella, che è a canto a questarè il popolo
Romano,che delibera la speditione di Scipione in Africa . A laro a quella è irta
vn'akra lunetta vn Sacrificio antico, pieno di varie figure bellissine,co vn Tem-
pio tirato in prospettiua,. he hà riheuo assai,perche in quello era Domenico ve-
ramente eccellente maestro.NcH'vltima è Catone, che li uccide, essendo sopra-
giunto da alcuni caualli, che quali sono dip nti bellissimi. Ne' vani sinalmente
delle lunette sono alcune piccole historie molto ben finite ; Onde la bontà di

Dipinse sa su
In del Publi
co eli gran fa
dio, efaecn.

quell' opera fu cagione, che Domenico fù da chi allhora gouernaua, conoseiuto
per eccellete Pittore, e messò a dpgnerè nel palazzo de' Signori la volta d'vna
sala, nella quale vsò tutta quella dil genza,ssudio,e fatica, che si potè maggiore,
per mostrar la virtù sua,& ornare quel celebre luogo della sua patria, che tantq
1' honoraua. Quella sala, che è lunga due quadri,e larga vno,hà la sua volta non
a lunette , ma a vso di schfo ; Onde parendogli , che così rornasse meglio , fece
„ Domenico d paramento di pittura, con fregi, e cornici mede d'oro, tanto bene,
e rotai ben che fenza altri ornamenti di flocchi,ò d'altro, è tanto ben condotta, e con bella
tmitae.

grasia, che pare veramète di rilieuo. In ciascuna dunque delle due teste di que,
va sala, è vn gran quadro, con vna Boria , & in ciascuna faccia ne sono due,che
mettono in mezo vn'ottangolo ; E così sono i quadri sei , e gli ottangolidue,
* '" c'a'cun° ''e"" vna °°"a • Ne i canti della volta , dou'è Io Spigolo , è g.ra-
ee saure to vn tondo, che piglia dell' vna , e dell' altra saccia per metà,e questi,essendo
rotti dallo Spigolo della volta , fanno otto vani, in ciaseuno de' quali sono fi-
gure grandi, che (ledono # figurate per huomini Segnalati , c' hanno difesala
Re-

toito,/W^,
Image description
There is no information available here for this page.

Temporarily hide column
 
Annotationen