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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0420

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VITA DI NICOLO" DETTO IL TRIBOLO. 411
rimamente inteso insieme con i sederi intorno , riccamente adorni di pitture , e ^^^Q ?
d'oro. Nel mezo sotto la lanterna , fece vn vaso grande di legname rimagliato ^fo^ma
in otto faccie, il quale posaua il tuo piede sopra quattro scaglionì. Et in sui ^io%i
canti dell'orto faccie erano certi viticcioni, 1 quali, mouendosi da terrà, dono
erano alcune zampe di Leone, haueuano in cima certi putti grandi, i quali fo
cendo varie attitudini, teneuano con le mani la bocca del vaso,e con le (palle al-
cuni fedoni, che girauano , e facevano pendere nel vano del mezo vna ghirlan*
da attorno. Oltre ciò haueua fatto il Tribolo nel mezo di quello vaso, vn basa-
mento di legname, con belle fantasie attorno, in sul quale mise per finimento il
S. Gio.Battista di marmo, alto braccia tre, di mano di Donatello che fù lasciato
da lui nelle case di Gismondo Martelli , come si è detto nella vita di csso Dona-
cello. In sommaessendo quello Tempio dentro , e fuori stato ornato , quanto
meglio si può imaginare , era solamente siata lasciata in dietro la Capella prin-
cipale, doue in vn Tabernacolo vecchio sono quelle figure di rilieuo,che già fe-
ce Andrea Pisano . Onde pareua, esiendo rinouato ogni cola, che quella Capei*
la così vecchia togliesse tutta la gratia, che Balere cole tutte insieme haueuano ©
Andando dunque vn giorno il Duca a vedere quello apparato , come persora
di giudicio, lodò ogni cosa, e conobbe, quanto si furie bene accomodato il Tri-
bolo al rito , e luogo , & ad ogn' altra cosa. Solo biasimò {conciamente , chea % ~
quella Capella principale non si furie hauuto cura; Onde a vn tratto,come per-
sona risoluta , con bel giudicio ordinò , che tutta quella parte furie coperta con
vna tela grandinima,dipinta di chiaro fcuro, dentro la quale S.Gio.Battista bat-
tezzale Christo;& intorno fusero popoli, che stessero a vedere, e si battezzas- '
sero; altri spogliandosi, & altri riuestendosi in varie attitudini; e sopra furie vn
Dio Padre, che mandale lo Spirito Santo ; E due fonti in guisa di fiumi pet
lOR. e DAN. i quali versando acqua, facessero il Giordaro. Essendo adunque
ricerco di far quell'opera da Messer Pier Fràceseo Riccio Maggiordomo allho-'
ra del Duca, e dal Tribolo, Giacomo da Puntormo non la volle fare , percioche
il tempo, che vi era solamente di (ei giorni, non pensaua , che gli pote(se bada-...,
re; Il limile fece Ridolfo Grillandolo, Bronzino, e molti altri. In quello tempo
emendo Giorgio Vasari tornato da Bologna , e lauorando per Messer Bindo Al-
touiti la tauola della sua Capella in Santo Apostolo in Firenze , non era in mol-
ta consideratione, se bene haueua amicizia col Tribolo, e col Tasso; percioche < '
hauendo alcuni fatto vna setta , sotto il fauore del detto Messer Per Francesco *
Riccio, chi non era di quella, non participaùa del fauore della Corte, ancorché
fusse virtuoso, e da bene ; La qual cosa era cagione,che molti, i quali con l'aiu-^
to di tanto Principe si sarebbono fatti eccellenti, si stauario abbandonati , non si
adoperando se nonchi voleua il Ta(so,il quale, come persona^llegra , con le
due baie inzàmpognaua colui di sorte, che non faceua , e non volerla in certi af-
fari, se non quello, che voleua il Tasso, il qual'era Architettote di palazzo,e te
cena ogni cosa. Costoro dunque hauendo alcun sospetto d'esso Giorgio, il qua-
le fi rideua di quella loro vanità , e sciocchezza, e più cercaria di farri da qual-
che cosa, mediante gli sludij dell' arte , che con fauore , non pensauano al fatto
suo, quando gli fù dato ordine dal Sig. Duca, che facesse la detta tela,con la già x^,,© ad^
detta inuentione ; La qual' opera egli condusse in sei giorni di chiaro scuro, e la „ fa,0 X
diede finita in quel modo, che sanno coloro, che videro quanta gratia , & orna- Vafari m^
mento elsp diede atutto quell' apparato , equant' ella rallegrale quella parte, mu»^.
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