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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0433

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424 TERZA PARTE
rche glitrofeo Baccio, e piaciutiglielo confortò a seguitaie , & a prendere a lauorare di rilieuo,
^ limitato, e gli lodò grandemente 1'opere di Donato, dicendogli , ch'egli facerte qualche
ne dell opere cosa di marmo, come, ò tette , ò di basso rilieuo. Inanimito Baccio da'conforti
^ Donato. di Lionardo, si mise a contrafar di marmo vna teda antica d'vna femina,la qua-
le haueua formata in vn modello da vna, che è in cala Medici ; e per la prima
opera le fece assai lodeuolmente,e fù tenuta cara da Andrea CarnesecchSal qua-
le il padre di Baccio la donò, & egli la pose in casa sua nella via larga, (oprala
porta, nel mezo del cortile , che và nel giardino. Ma Baccio seguitando di fare
Laccio ^^ altri modelli di figure tonde di terra , il padre volendo non mancare allo ttudio
,„ varie siga honesto del sigliuolo , fatti venire da Carrara alcuni pezzi di marmo , gli lecco
re inmarmo, murare in Pinti, nel fine della sua casa,vna danza con lumi accomodati da lauo-
rare , la quale rispondeua in via Fiesolana, & egli si diede ad abbozzare in que'
marmi figure diuerse, e ne tirò inanzi vna frà l'alare in vn marmo di braccia due
e mezo,che fù vn'Hercole, che si tiene sotto frà le gabe vn Cacco morto . Que-
lle bozze tettarono nel medesimo luogo per memoria di lui. In quedo tempo
essendosi (coperto il cartone di Michelagnolo Btionaroti pieno di figure ignu-
do, il quale Michelagnolo haueua satto a Pietro Soderini, per la sala del Consi-
ggo grande , concorsero , comes'è detto alerone , tutti gli Artefici a dileguarlo,
Inconcmen Per la 'ua eccellenza. Trà quelli venne ancora Baccio , e non andò molto , ch'
é# altri, gli egli trapassò a tutti inanzi , percioche egli dintornaua , & ombraua , e finiua, e
salera nel di- g;'gnudi intendeua meglio , che alcuno de gli altri disegnatori , tra'quali era
fogno , d vn Giacomo Sansouino, Andrea del Sarto, il Rosso, ancorché gioitane, & Alfonso
cartone de Mi< Barughetta Spaglinolo,insieme con molti altri lobati Artefici. Frequentando
cbelagnolo. più, che tutti gli altri il luogo di Baccio, & hauendone la chiane contrafatta, ac-
ca le in quello tempo, che Pietro Soderini fù deporto dal gouerno l'anno 1512.
Nelle risola . erimeda in dato la casa de' Medici. Nel tumulto adunque del Palazzo , perla
rioni di Firen rinouatione dello stato , Baccio da se (olo segretamente (tracciò il cartone lite
^ Baccio molti pezzi. Di che non si dipendo la causa , alcuni duellano , che Baccio l'ha-
Braccio quel ueua stracc aro , per hauei eappresso di se qualche pezzo del cartone a suo mo-
cartone, di che j j; alcuni giudicarono,ch'egli volerte torre a'giouani quella commodità,perche
"' non hauessino a profittare, e fard noti nell'arte ; alcuni diceuano, che a far que-
stolo morte 1'affettione di Lio ardo da Vinci, al quale il cartone del Buonaroti
haueua tolto molta riputatione; alcuni forsè meglio nrerpretando,ne dauano la
causa all'odio, ch'egli portaua a Michelagnolo , (i come poi fece vedere in tutta
la vita sua. Fù la perdita del cartone alla Città non picciola , & il carico di Bac-
Tacciato per cio grandinio, il quale meritamente gli fidato da ciascuno,e d'inuidioso, e di
cio d mtudia, maligno. Fece poi alcuni pezzi di cartoni di biacca , e carbone, tra'quali vno ne
i maligni conduce molto bello d'vna Cleopatra ignuda, e lo donò al Piloto orefice . Ha-
uendo di g àBaccio acquistato nome di gran disegnatore , era desideroso d'im-
parare a dipingere co'colori , hauendo ferma opinione non pur di paragonare il
Suonatoti, ma (operarlo di molto in amendue le piofessìoni . E perche egli ha-
„ueua fatto vn cartone d'vna Leda, nel quale vfciua dell'ouo del Cigno , abbrac-
Sfatta di ciato da |ej, Cadore, e Politicete voleua colorirlo a olio, per mortrare, che'l ma-
lorirtn 's ne^giare de'colori , e medica.gli insicine , per farne la varietà delle tinteco'lu-
cartone da lui mb e c°n l'ombre non gli fusse slato insognato da altri, ma che da se l'hauesfe—,
vanamente^ troiiato, andò pensando, come poterte fare, e trouò quello modo. Ricercò An-
tentata, drea del Sarto suoamicissimo, che gii facesse in vn quadro di Pittura a olio il
suo
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