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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Mitarb.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0452

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VITA DI BACCIO BANDINELLE 443
disegno, & architettura di Giorgio Vasari» Seguito Bacco quelle due figure di
Adamo, e d'Eua, con grandinio a volontà , pensando di satisfare all' vniuersale,
& a gli Artefici , hauendo satisfatto a se stesso ,e le finì > e lustrò con tutta la sua
diligenza, & assezione. Mite dipoi quelle figure d'Adamo, e d'Eua nel luogo Nesuronoft^
loro, e scoperte hebbero la medetìma fortuna, che 1'altie sue cose, e furono con feerie ^e,,^
Sonetti , e con versi latini troppo crudelmente lacerate , atiuenga, che lì senso &^cAm^ere
d'vno diceria , che si come Adamo ,& Eua , hauendo con la loro disubbidierza ?"^
vituperato il Paradiso , meritarono d'essere Cacciati ; così quelle figure vitupe-
rando la terra , meritano d'esseie cacciate fuori di Che'a . ÌN01 dimeno
le statue sono proportionate, & hanno molte belle parti , e fe non è in loro
quella gratia ,che altre volte s'èdeoo, e ch'egli non poteua dare alle cole sue, Giudici &W
hanno però arte, e disegno tale , che meritano lode assai» Fu demandato a vna ^^
Gentildonna, L quale s'era posta a guardare quelle statue,da alcuni Gentilhuo
mini,quello,che le paresse di quelli corpi ignudi ; Rispole, de gli huommi non
posso dare giudicio; & ossendo piegata , che della donna dicelle il parer Tuo , ri-
spofe;che le pareua,che quella Eua hauesse due buone parti da essere commen-
data assai, percioche ella è bianca, e seda. Ingegnosamente inoltrando di loda-
re, biàsimò copertamente, e morse l'Artefice, e l'artificio suo , dando alla statua
quelle lodi proprie de'corpi feminili, le quali è necessariò intendere della mate-
ria del marmo, e di lui son vere, ma dell'opera,e dell artificio nò, percioche l'ar-
tificio quelle lodi non lodano. Mostrò adunque quella Valente donna, che altro ^tatua^ra
non si poteua secondo lei lodare in quella statua se non il marmo» Messe dipoi thristotarm
mano Baccio alla statua di Christo morto,il quale ancora non gli riuscendo , co-
me se l'era proposto,essendo già manzi assai,lo lafeiò Bare,e preso vn'altro mar-
mo,ne cominciò vn'altro con attitudine diuersa dal primo, & interne con l'An-
gelo, che con vna gamba sostiene a Christo la teda, e con la mano vn braccio, e
non restò, che l'vna, e l'altra figura finì del tutto . E dato ordine di porlo soprO
l'Altare,riuseì grande di maniera,che occupando troppo del piano, non atlanza-
ua spatio all'operationi del Sacerdote. Et ancorché quella statua fosse ragione-
uole>e delle migliori di Baccio,nondimeno non si poteua satiate il popolo di dir-
ne male,e di leuarne i pezzi,non meno tutta l'altra gente,che i PrecuConoseen-
do Baccio , che lo scoprire l'opere imperfette nuoce alla fama de gli Artefici nel
giudicio di tutti coloro, i quali ò non sono della professione, ò non fe n'intendo-
no,ò non hanno veduto i modelli;per accompagnare la statua di Chi isto> e finire
l'Altare, si risoluèa fare la statua di Dio Padre , per la quale era venuto vn mar- " s"^ "'
mo da Carrara bellissimo.Già 1'haueua condotto assai manzi,e fatto mezo ignu- ' %er-
do a vso di Ciotte,quàdo non piacendo al Ducà,& a Baccio parendo ancora,che '' '
egli hauesfe qualche difetto, lo laseiò così, come era , e cosi ancora si trotta nell'
opra.Non si curaua del dire delle genti,ma attendeva à farsi ricco,& a comprare Fiditi 4#
possi ssioni. Nel poggio di Fiesole comperò vn bellissimo podere, chiamato lo Laccio in cn.
Spinello,e nel piano sopra S»Salui sui fiume d'Affrico vn'altro con bellissimoca- ^a' facci.
lamento , chiamato il Cantone , e nella via de' Ginori Vna gran casà , la quale il "'
Duca con danari,e fattori gli la fece hauere » Ma Baccio hauendo acconcio lo fla-
to suo , poco si curaua hotamai di sare , d'affatricarsi ; & essendo la sepolturà del
Sig.Gio. imperfetta, e l'vdienza della sila cominciata, & il choro , e l'Altare ad-
dietro,poco si curaua del dire altrui, e del biasimo,che per ciò gli fcsse dato» Ma
pure hauendo murato l'Altare, eposto l'imbasamentod! marmo , doue dotte-
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