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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Mitarb.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0457

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dii con vi

ré Bocci

44^ TERZA FAK1E Y
Inteso ciò Benuenuto, tutto in furia caualcò a Pila , doue era il Duca, dotte di- ito Cos
cendo lui , che non poteua comportare ,che la virtù sua fosse conculcata da chi t^^
era da manco di lui, e che desideraua di fare a concorrenza dell' Ammannato polle
vn modello grande nel medesimo luogo , volle il Duca contentarlo, e gli con- ssarne
celle , ch'eisi carasse 1'altsarco della loggia, e fece dare a Benuenuto le mate- '..
rie , accioche facesse , come egli voleua il modello grande a concorrenza dell'
Ammannato. Mentre, che quelli maestri attendeuano a fare quelli modelli ,
e che haueuano serrato le loro stanze , si che nè l'vno, nè 1' altro poteua vedere
ciò, che il compagno faceua,benche fussero appiccate insieme le stanze,si destò
maestro Gio. Bologna Fiammingo Scultore , gloriane di virtù, e di fierezza non
Cemmtà men°>che alcuno de gli altri. Costui dando col S'g. Don Francesco, Principe di
nel modelle Firenze,chiese a Sua Eccellenza di poter fare vn Gigante, che sermile per ma-
,wGirate dello della medesima grandezza del marmo,& il Principe ciò gli concede. Non
sorni, pensaua già maestro Gio.Bologna d'hauere a fare il Gigante di marmo,ma vole-
ua almeno modrare la sua virtù, e fard tenere quello, ch'egli era . Hauuta lo
licenza dal Principe, cominciò ancor' egli il suo modello nel Conuento di San.
ta Croce. Non volle mancare di concorrere con quelli tré , Vincenzo Danti
Perugino Scultore giouane di minore età di tutti , non per ottenere il marmo ,
ma per mostrare I'animosità,e l'ingegno suo . Così messosi a lauorare di suo nel-
le case di M. Alessandro di M. Ottauiano de' Medici , conduce vn modello con
molte buone parti grande, come gli a'tri. Finiti i modelli,andò il Duca a vede*
<equeìodell'Ammannato, equello d Benuenuto, e piaciutogli più quello
dell'Ammanato, che quello di Benuenuto, si risoluè, che {'Ammarinato hauesse
il marmo, e facesse il Gigante, perche era più giouane di Benuenuto, e pù pra-
tico ne° marmi di lui. Aggiunseall'mclinatione del Duca Giorgio Vasàri,il qua-
le con Sua Eccellenza fece molti buoni vfficij per l'Ammannar o, vedendolo, ol-
tre al Caper suo, pronto a durare ogni fatica, e sperando , che per le soe mani si
vedrebbe vn'opera eccellente sinita in breue tempo . Non volle il Duca allhora
vedere il modello di maestro Gio. Bologna , perche non hauendo veduto di suo
lauoro alcuno di marmo, no gli pareua, che si gli potesse per la prima fidare così
grande impreca, ancorché da molti Artesici,e da altri huomini di g^udicio inten-
d:sse,che'i modello di costui era in molte parti migliore,che gli aìtri;Ma se Bac-
cio fusse slato vino, non sarebbono state trà que' maestri tante contese , perche
alui lenza dubbio sarebbe tocco a fare 1 mo sello di terra, & il Gigante di mar-
mo. Quell'opera adunque tolse a lui la morte , ma la medesima gli dette ncn^
Tatti rimali PiCCioL gloria, perche fece vederein que' quattro modelli, de' quali fù cagione
ifyim^Bac 1 °°n e'ere ,U° Buccio,che si f cessi io, quanto era migliore il difegno,e'l giu-
X, dicime la virtù di colui,che pose Hercole,e Cacco quali vini nel marmo in piaz-
za; la bontà della quale opera molto più hanno seoperta , & idustrate 1' opere,
le quali dopo la morte di Baccio hanno fitte quelli altri , i quali benche si siano
portati lodabilmente, noi però hanno potuto aggiugnere al buono, & al bello,
T^Uric* nel c'e P°'° e^" nell'opera sua.ll Duca Cosano poi nelle nozze d Ila Regina Gio-
& sala dell panna d'Austria sua nuora , dopo la morte di Bacco (erre anni e hà fatto nello
P»efa,CT sala grande finire l'udienza , della quale habbiamo ragionato d,i (opra , comin*
mmata dal ciata da Boccio , e di tal finimento hà voi uro , che sia capo Giorgio Vasari, il
^4%. quale hà cerco con ogni diligenza di rimediare a molti dfetei, che sarebbero
slati in lei, stella si seguitaua , e si finiva secondo il principio, e primo ordine
suo.

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