VITA DI CRISTOFARO GHERARDI. 457
ricchezze, e nome , vn giovane d'anni ledici ,chiamato Chrirtosaro,e per so- nrì Q^
pronome Doceno figliuolo di Guido Gherardi, huomo d'honoreuole famiglia chriftofan^
in quella Città , attendendo per naturale inclinatone , con molto profitto , alla Suoi ferine
Pittura, disegnaua, e colonna cosi bene, e con tanta grata , ch'era vna maraui- maraviglio^'
glia.Perche hauendoil (opradetto Rafaelle veduto di mano di costui alcuni ani- "ella Pittura.
mali, come Cani,Lupi,Lepn,e varie sorti d'vccelli,e pesci molto ben fatti, e ve- Suoi tifami
datolo di dolcissima conuersatione, e tanto faceto, e mottegginole , come che P^^oit.
false attratto nel vivere, e viuesse quali alla filosofica, fù molto contento et 'ha s^%
ueresuaamstà,e che gli praticasse,per imparare,in bottega. Hauendo dunque, A°ttfa!Qfa,
sotto la difciplina di Rafaelle,disegnato Christofaro alcun tempo,capitò al Bor- fa%4J^"
go il Rosso, col quale hauendo fatto amicitia, & hauuto de' suoi dilegui, studiò
Doceno Copra quelli con molta diligenza, parendogli ( come quelli,che noiir
hatieua veduto altri, che di mano di Rafaelle ) che tussino,come erano in vero,
bellissimi. Ma cotale studio fù da lui interrotto ; perche andando Giovanni de'
Turrini dal Borgo , allhora Capitano de' Fiorentini , con vna banda di Soldati , ,
Borghesi, e da Città di Carello , alla guardia di Firenze , assedura dall'esèrcito fà% "idw '"
Imperiale, e di Papa Clemente, vi andò frà gli altri Soldati Chrirtofaro, essendo''
stato da molti amici suoi suiato . Ben'è vero , che vi andò non meno con animo
d'hauere a studiare con qualche comodo le cole di Firenze,che di militare, ma
non gli venne fatto,perche Giouanni suo Capitano hebbe in guardia non alcun
luogo della Città, ma i bacioni del monte di fuora. Finita quella guerra,essedo
non molto dopo alla guardia di Firenze il Sig.Alessandro Vitelli da Città di Ca-
rtello,Cristofaro tirato da gli amici, e dal desiderio di vedere le Pitture , e Scul-
ture di quella Città,si mise, come Soldato,in detta guardia ; Nella quale mentre
dimorava, hauendo inteso il Sig.Alessandro da Battila della Bilia Pittore,e Soh
dato da Città di Casello, che Christofaro attendeva alla Pittura , & hauuto va
bel quadro di sua mano , haueua disegnato mandarlo con detto Battila della
Bilia, e con vn'altro Battila Umilmente da Città di Casello, a lavorare di (graf-
fitene di pitture, vn giardino,e loggia,che a Città di Casello haueua comincia-
to. Ma essédosi,mentre si murava il detto giardino,morto quello,& in suo luci-
00 entrato l'altro Battila , per allhora , che se ne fusse cagione , non se ne fece
altro • In tanto essenJoGiorgio Vasari tornato da Roma,e trattenendo^ in Fi-
renze col Duca Alessandro,insino a che il Cardinale Hippolito suo Signore tor-
nale d'Vngheria, haueua hauuto le danze nel Cóuento de' Sei pi, per dar prin-
cipio a fare certe storie in freseo de'fattidi Cesare, nella camera del canto del
palazzo de' Medici , doue Giovanni da Vdine haueua di stucchi, e pitture fatta
sa volta, quando Christofaro hauendo conosciuto Giorgio Vasari nel Borgo Mfyo ^m.,,.
l'anno 1 528. quando andò a ved ere colili Rosso,doue 1'haueua molto accarez- ty^ p I™'
zato,si risoluè di volere ripararti coqesso lui,e con si fatta commodità attende-
re all'arte molto panche non haueulfatoper lo passato. Giorgio dunque ha-
uendo praticato co lui, vn'ann^ch'egli fterarseco, e trovatolo (oggetto da farli
valent' huomo,e ch'era di dolce,e piacevole conuersatione,e secondo il suo gu-
fo , gli pose grandissimo amore ; onde hauendo a ire non molto dopo, di coni-
milione del Duca Alessandro, a Città di Cartello , in compagnia d'Antonio da #
Sangallo, e di Pier Francesco da Viterbo, i quali erano flati a Firenze , per fare
il Cartello , ouero Cittadella , etornandosene, facevano la via di Città di Ca-
sèllo , per riparare le mura del detto giardino del Vitelli ,. che minacciavano
Mmm roui-
ricchezze, e nome , vn giovane d'anni ledici ,chiamato Chrirtosaro,e per so- nrì Q^
pronome Doceno figliuolo di Guido Gherardi, huomo d'honoreuole famiglia chriftofan^
in quella Città , attendendo per naturale inclinatone , con molto profitto , alla Suoi ferine
Pittura, disegnaua, e colonna cosi bene, e con tanta grata , ch'era vna maraui- maraviglio^'
glia.Perche hauendoil (opradetto Rafaelle veduto di mano di costui alcuni ani- "ella Pittura.
mali, come Cani,Lupi,Lepn,e varie sorti d'vccelli,e pesci molto ben fatti, e ve- Suoi tifami
datolo di dolcissima conuersatione, e tanto faceto, e mottegginole , come che P^^oit.
false attratto nel vivere, e viuesse quali alla filosofica, fù molto contento et 'ha s^%
ueresuaamstà,e che gli praticasse,per imparare,in bottega. Hauendo dunque, A°ttfa!Qfa,
sotto la difciplina di Rafaelle,disegnato Christofaro alcun tempo,capitò al Bor- fa%4J^"
go il Rosso, col quale hauendo fatto amicitia, & hauuto de' suoi dilegui, studiò
Doceno Copra quelli con molta diligenza, parendogli ( come quelli,che noiir
hatieua veduto altri, che di mano di Rafaelle ) che tussino,come erano in vero,
bellissimi. Ma cotale studio fù da lui interrotto ; perche andando Giovanni de'
Turrini dal Borgo , allhora Capitano de' Fiorentini , con vna banda di Soldati , ,
Borghesi, e da Città di Carello , alla guardia di Firenze , assedura dall'esèrcito fà% "idw '"
Imperiale, e di Papa Clemente, vi andò frà gli altri Soldati Chrirtofaro, essendo''
stato da molti amici suoi suiato . Ben'è vero , che vi andò non meno con animo
d'hauere a studiare con qualche comodo le cole di Firenze,che di militare, ma
non gli venne fatto,perche Giouanni suo Capitano hebbe in guardia non alcun
luogo della Città, ma i bacioni del monte di fuora. Finita quella guerra,essedo
non molto dopo alla guardia di Firenze il Sig.Alessandro Vitelli da Città di Ca-
rtello,Cristofaro tirato da gli amici, e dal desiderio di vedere le Pitture , e Scul-
ture di quella Città,si mise, come Soldato,in detta guardia ; Nella quale mentre
dimorava, hauendo inteso il Sig.Alessandro da Battila della Bilia Pittore,e Soh
dato da Città di Casello, che Christofaro attendeva alla Pittura , & hauuto va
bel quadro di sua mano , haueua disegnato mandarlo con detto Battila della
Bilia, e con vn'altro Battila Umilmente da Città di Casello, a lavorare di (graf-
fitene di pitture, vn giardino,e loggia,che a Città di Casello haueua comincia-
to. Ma essédosi,mentre si murava il detto giardino,morto quello,& in suo luci-
00 entrato l'altro Battila , per allhora , che se ne fusse cagione , non se ne fece
altro • In tanto essenJoGiorgio Vasari tornato da Roma,e trattenendo^ in Fi-
renze col Duca Alessandro,insino a che il Cardinale Hippolito suo Signore tor-
nale d'Vngheria, haueua hauuto le danze nel Cóuento de' Sei pi, per dar prin-
cipio a fare certe storie in freseo de'fattidi Cesare, nella camera del canto del
palazzo de' Medici , doue Giovanni da Vdine haueua di stucchi, e pitture fatta
sa volta, quando Christofaro hauendo conosciuto Giorgio Vasari nel Borgo Mfyo ^m.,,.
l'anno 1 528. quando andò a ved ere colili Rosso,doue 1'haueua molto accarez- ty^ p I™'
zato,si risoluè di volere ripararti coqesso lui,e con si fatta commodità attende-
re all'arte molto panche non haueulfatoper lo passato. Giorgio dunque ha-
uendo praticato co lui, vn'ann^ch'egli fterarseco, e trovatolo (oggetto da farli
valent' huomo,e ch'era di dolce,e piacevole conuersatione,e secondo il suo gu-
fo , gli pose grandissimo amore ; onde hauendo a ire non molto dopo, di coni-
milione del Duca Alessandro, a Città di Cartello , in compagnia d'Antonio da #
Sangallo, e di Pier Francesco da Viterbo, i quali erano flati a Firenze , per fare
il Cartello , ouero Cittadella , etornandosene, facevano la via di Città di Ca-
sèllo , per riparare le mura del detto giardino del Vitelli ,. che minacciavano
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