VITA DI GIACOMO DA PVNTORMO. 4„
quelle due fermine , e per la bellezza de' putti viui, e gramoli , ch'ella sù la più
bell' opera in fresco , che insino allhora folle fiata veduta già mai ; Perche oltre
ai putti della Carità , ve ne sono due altri in aria , iquali tengono all ' arme del
Papa vn panno, tanto belli, che non si può far meglio, senza che tutte le figure
hanno rilieuo grandissimo, e son fatte per colorito, e per ogn'altra cosa tali, che
non si possono lodare a baldanza. E Michelagnolo Buonaroti veggendo vn gior- Sommamente
no quell'opera , e considerando,che 1'hàueua fatta vn giouane d'anni i ^.disse, celebrate da
quello gioitane sarà anco tale ,per quanto si vede , che le viue, e seguita porrà Micóel#g»ol%
quell'arte in Cielo. Quello grido , e quella fama sentendogihuomini diPun-
tornio,mandato per Giacomo,gli fecero fare dentro nel Camello, sopra vna por-
ta, polla in sù la strada maestra, vn'arme di Papa Leone, con due putti , bellissi Arme bellissi.
ma, come che dall'acqua sa già siata poco meno, che guada . Il carneuale dei m* " Leone
medesimo anno, essendo tutta Firenze in fella, & in allegrezza, per la creatone °"""°'
del detto Leone Decimo, furono ordinate molte felle, e frà l'altre due bellissi-
me, e di grandissima spesa, da due compagnie di Signori,e Gentilhuomini della
Città; D'vna delle quali era chiamata il Diamante, era capo il Sig. Giuliano de' F^ per la
Medici, fratello del Papa, il quale 1'haueua intitolata così,per edere slato il Dia- createne del
mante impresa di Lorenzo il veccho, suo padre ; e dall' altra , che haueua per F^" '" "'
nome, e per msegnail Broncone, era capo il S g.Lorenzo, figliuolo di Pietro de' °r°
Medici, il quale, dico, haueua per impresa vn Broncone, cioè vn tronco di lauro "''"' ""'°
secco, che rinuerdiua le foglie, quelli per mostrare, che rinfrescaua, e risorgeua
il nome dell'auolo. Dalla compagnia dunque del Diamante fù dato carico a M.
Andrea Dazzi , che allhora leggeua lettere greche , e latine nello Audio di Fi-
renze , di pensare all'inuentione d'vntrionfo ; Ond'egli ne ordinò vno limile a
quelli, che faceuano i Romani trionfando, di tre carri bellissimi, e lauorati di le-
gname , dipinti con bello , e ricco artificio . Nel primo era la Pueritia, con vn'
ordine bellissimo di fanciulli . Nel seconde era la ViriLtà con molte peisone,che
nell' età loro virile haueuano fatto gran cole . E nel terzo era la Senetù , con
molti chiari huomini , che nella loro vecch ezza haueuano gran cole operato ; i
quali tutti personaggi erano ricchissimameme addobbati , in tanto , che non si
pensaua poterli far meglio. Gli architetti di quelli carri furono Rafaelle delle
Vainole,il Carota intagliatore , Andrea di Cosimo Pittore,& Andrea del Sar-
to. E quelli, che fecero, & ordinarono gli habitidelle figure,furono Set P erro
da Vinci, padre di Lionardo, a Bernardino di Giordano, bellissimi ingegni. Et a Lavori di
Giacomo Puntormo solo toccò a dipingere tutti tré i carri ,neiquali fece in di* Giacomo ne
uerse slorie di chiaro seuro, molte trasformar ioni de gli Dei in varie forme, !<_ , ",rri trionfar
quali hoggi sono in mano di Pietro Paolo Galeotti orefice eccellente . Portaua
fcritto il primo carro in note chiarissime Erirnus , il secondo Swmus , & il tetzo
Fuimus, cioè Saremo, Siamo, Fummo; La canzone cominciava : dolano gli an-
ni, &c. Hauendo quelli trionfi veduto il Sig.Lorenzo, capo della compagnia del
Broncone, e desiderando ,che fussero.superati ,daro del tutto carico a Giacomo
Nardi Gentiluomo nobile, e litteratissimo , al quale , per quello , che fù poi , è
molto obligata la sua patria Firenze , esso Giacomo ordinò sei trionfi , per rad-
doppiare quelli slati fatti dal Diamante . Ir primo , tirato da vn par di buoi ve-
ftitid'herba, rappresentaua l'età di Saturno, e di lano, eh amata dell'oro ,&:
haueua in cima del carro Saturno , con la falce , e lano con le due telle , e coio
la chiane del Tempio della Pace in mano, e lotto i piedi legato il Furore, cori»
Ooo 2 insi-
quelle due fermine , e per la bellezza de' putti viui, e gramoli , ch'ella sù la più
bell' opera in fresco , che insino allhora folle fiata veduta già mai ; Perche oltre
ai putti della Carità , ve ne sono due altri in aria , iquali tengono all ' arme del
Papa vn panno, tanto belli, che non si può far meglio, senza che tutte le figure
hanno rilieuo grandissimo, e son fatte per colorito, e per ogn'altra cosa tali, che
non si possono lodare a baldanza. E Michelagnolo Buonaroti veggendo vn gior- Sommamente
no quell'opera , e considerando,che 1'hàueua fatta vn giouane d'anni i ^.disse, celebrate da
quello gioitane sarà anco tale ,per quanto si vede , che le viue, e seguita porrà Micóel#g»ol%
quell'arte in Cielo. Quello grido , e quella fama sentendogihuomini diPun-
tornio,mandato per Giacomo,gli fecero fare dentro nel Camello, sopra vna por-
ta, polla in sù la strada maestra, vn'arme di Papa Leone, con due putti , bellissi Arme bellissi.
ma, come che dall'acqua sa già siata poco meno, che guada . Il carneuale dei m* " Leone
medesimo anno, essendo tutta Firenze in fella, & in allegrezza, per la creatone °"""°'
del detto Leone Decimo, furono ordinate molte felle, e frà l'altre due bellissi-
me, e di grandissima spesa, da due compagnie di Signori,e Gentilhuomini della
Città; D'vna delle quali era chiamata il Diamante, era capo il Sig. Giuliano de' F^ per la
Medici, fratello del Papa, il quale 1'haueua intitolata così,per edere slato il Dia- createne del
mante impresa di Lorenzo il veccho, suo padre ; e dall' altra , che haueua per F^" '" "'
nome, e per msegnail Broncone, era capo il S g.Lorenzo, figliuolo di Pietro de' °r°
Medici, il quale, dico, haueua per impresa vn Broncone, cioè vn tronco di lauro "''"' ""'°
secco, che rinuerdiua le foglie, quelli per mostrare, che rinfrescaua, e risorgeua
il nome dell'auolo. Dalla compagnia dunque del Diamante fù dato carico a M.
Andrea Dazzi , che allhora leggeua lettere greche , e latine nello Audio di Fi-
renze , di pensare all'inuentione d'vntrionfo ; Ond'egli ne ordinò vno limile a
quelli, che faceuano i Romani trionfando, di tre carri bellissimi, e lauorati di le-
gname , dipinti con bello , e ricco artificio . Nel primo era la Pueritia, con vn'
ordine bellissimo di fanciulli . Nel seconde era la ViriLtà con molte peisone,che
nell' età loro virile haueuano fatto gran cole . E nel terzo era la Senetù , con
molti chiari huomini , che nella loro vecch ezza haueuano gran cole operato ; i
quali tutti personaggi erano ricchissimameme addobbati , in tanto , che non si
pensaua poterli far meglio. Gli architetti di quelli carri furono Rafaelle delle
Vainole,il Carota intagliatore , Andrea di Cosimo Pittore,& Andrea del Sar-
to. E quelli, che fecero, & ordinarono gli habitidelle figure,furono Set P erro
da Vinci, padre di Lionardo, a Bernardino di Giordano, bellissimi ingegni. Et a Lavori di
Giacomo Puntormo solo toccò a dipingere tutti tré i carri ,neiquali fece in di* Giacomo ne
uerse slorie di chiaro seuro, molte trasformar ioni de gli Dei in varie forme, !<_ , ",rri trionfar
quali hoggi sono in mano di Pietro Paolo Galeotti orefice eccellente . Portaua
fcritto il primo carro in note chiarissime Erirnus , il secondo Swmus , & il tetzo
Fuimus, cioè Saremo, Siamo, Fummo; La canzone cominciava : dolano gli an-
ni, &c. Hauendo quelli trionfi veduto il Sig.Lorenzo, capo della compagnia del
Broncone, e desiderando ,che fussero.superati ,daro del tutto carico a Giacomo
Nardi Gentiluomo nobile, e litteratissimo , al quale , per quello , che fù poi , è
molto obligata la sua patria Firenze , esso Giacomo ordinò sei trionfi , per rad-
doppiare quelli slati fatti dal Diamante . Ir primo , tirato da vn par di buoi ve-
ftitid'herba, rappresentaua l'età di Saturno, e di lano, eh amata dell'oro ,&:
haueua in cima del carro Saturno , con la falce , e lano con le due telle , e coio
la chiane del Tempio della Pace in mano, e lotto i piedi legato il Furore, cori»
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