VITA DI GIROLAMO GENGA. joi
ti anni, e lo seguitò nella Marca d'Ancona , in Cortona, & in molti altri luoghi,
doue fece opere, e particolarmente ad Oruieto . Nel Duomo della qual Città,
sece, come s'è detto , vna Capella di Nostra Donna, con infinito numero di fi- ™°Q%'
gure , nella quale continuamente lauorò detto Girolamo, e sù Tempre de' mi- 7dD#omo d'
gliori discepoli, ch' egli hauesse. Partitoti poi da lui si mite con Pietro Perugi- Or„„„„
no, pittore molto Rimato, col quale Rette tre anni in circa, & attese assai aliar Sotto ^ „o,„
prospettiua,che da lui fù tanto ben capita,e beneintesa, che si può dire ,che ne mn di piare
diuenisseeccellentissìmo, li come per le sue opere di Pitturate di Architettura si Perugino s'a^
vede, e fù nel medesimo tempo , che con il detto Pietro staua il diuino Rafaelle pòri ^prefitte
da Vrbino,che di lui era molto amico . Partitoli poi da Pietro, se n'andò da se a alla profeti'
Rare in Firenze,doue Rudiò assai tempo. Dopo andato a Siena, vi Rette appres- ^ Firen-
so di Pandolfo Petrucci anni, e mesi, in casa del quale dipinse molte Ranze,che ^^ w^s
f>er edere benissimo disegnate , e vagamente colorite, meritarono edere vide, e ^'
odate da tutti i Senesi, e particolarmente dal dòtto Pandolfo , dal quale fù sem- m 0 Siena>
pre benissimo veduto ,& infinitamente accarezzato . Morto poi Pandolfo , se doue lavorò be
ne tornò a Vrbino , doue Guidobaldo Duca Secondo , lo trattene assai tempo, ne in cafa^
facendogli dipignete barde da cauallo, che s'vsauand in que' tempi , in compa- Pandolfo P@.
gnia di Timoteo da Vrbino, Pittore di assai buon nome, e di molta esperienza, ""', - .
insieme col quale fece vna Capella di S. Martino , nel Vescouado, per Messer fr"r y',"
Gio.Pietro Ariuabene Màtouano,allhora Vescouo d'Vrbino,nella quale i'vno,
e l'altro di lororiuseì di bellidìmo ingegno, sicome l'opera istessa dirnostra,nel- m^oMi
la qual'è ritratto il detto Vescouo,che pare viuo. Fù anco particolarmente trat-
tenuto il Genga dal detto Duca, per far fcene, & apparati di Comedie, le quali
perche haueua buonissima intelligenza di prospectiua, e gran principio d'Ar-
chitectura , faceua molto mirabili, e belli. Partitoli poi da Vrbino, se n'andò a
Roma, doue in Rrada Giulia, in S.Caterina da Siena, fece di pittura vna Resur-
rettione di Christo,nella quale si sece conoseere per raro, & eccellente maestro,
tallendola fatta con disegno, bell'attitudine di figure scorti,e ben colorite, fico
me quelli,che sono della professione^helbano veduta,ne pedono fare buonis-
tirai teRimonianza.E stando in Roma,attese molto a misurare di quelle antica-
glie, sicome ne sono serirti appreso de' suoi heredi. In questo tempo morto il
Duca Guido>e successo Francesco Maria Duca Terzo d'Vrbino,fù da lui richia-
W Duca
Sna Pmu¥&
ecoellenie ito
Romei sisraisi
Giulia,
Richiamate &
Vrbino dal
maro da Roma, e coRretto a ritornare a Vrbino in quel tempo ,che'lpredetto n^° D^a,
Duca tolse per moglie , e menò nel Rato Leonora Gonzaga , figliuola del Mar- ^ "" adops
chese di Mantoua,e da Sua Eccellenza fù adoperato in sar'archi trionsalr,appa-
rati,e fcene diComedie,che tutto fù da lui tanto ben ordinato,emesso in opera, %%':„' '
che Vrbino si poreua allo migliare a vna Roma trionsate, onde ne riportò fama, ' & /%/% $
& honore grandissimo. Essendò poi col tempo il Duca cacciato di Rato dall' vl- Mattona neh
Cima volta, che se ne andò a Mantoua, Girolamo lo seguitò, sicome prima ha- la fa efal.
ueu i fatto ne gli altri esil j. Correndo sempre vna medesima fortunate riducen- faedalloJW
doli con la sua famiglia in Cesena ; Doue sece in S. Agostino, all'Altare maggio- %
re vna tauola a olio , in cima della quale è vna Nunziata , e poi di sotto vn Dio " ",
Padre , e più a basso vna Madonna , con vn putto in braccio , in mezo a iquat- ^"^ ;%,''
tro Dottori della Chiesa, opera veramente belhssima,e da essere Rimata. Fece '::&%%
poi in Forlì a fresep, in S. Francesco , vna Capella a man dr tra , dentroui 1'As- fatare.
iuntione della Madonna, con molti Angeli , e figure attorno, cioè Profeti, & Al^ifatile
Apostoh , che in quella anco si conofcedi quanto mirabile ingegno sùssc_, , wri m^si^
re
ti anni, e lo seguitò nella Marca d'Ancona , in Cortona, & in molti altri luoghi,
doue fece opere, e particolarmente ad Oruieto . Nel Duomo della qual Città,
sece, come s'è detto , vna Capella di Nostra Donna, con infinito numero di fi- ™°Q%'
gure , nella quale continuamente lauorò detto Girolamo, e sù Tempre de' mi- 7dD#omo d'
gliori discepoli, ch' egli hauesse. Partitoti poi da lui si mite con Pietro Perugi- Or„„„„
no, pittore molto Rimato, col quale Rette tre anni in circa, & attese assai aliar Sotto ^ „o,„
prospettiua,che da lui fù tanto ben capita,e beneintesa, che si può dire ,che ne mn di piare
diuenisseeccellentissìmo, li come per le sue opere di Pitturate di Architettura si Perugino s'a^
vede, e fù nel medesimo tempo , che con il detto Pietro staua il diuino Rafaelle pòri ^prefitte
da Vrbino,che di lui era molto amico . Partitoli poi da Pietro, se n'andò da se a alla profeti'
Rare in Firenze,doue Rudiò assai tempo. Dopo andato a Siena, vi Rette appres- ^ Firen-
so di Pandolfo Petrucci anni, e mesi, in casa del quale dipinse molte Ranze,che ^^ w^s
f>er edere benissimo disegnate , e vagamente colorite, meritarono edere vide, e ^'
odate da tutti i Senesi, e particolarmente dal dòtto Pandolfo , dal quale fù sem- m 0 Siena>
pre benissimo veduto ,& infinitamente accarezzato . Morto poi Pandolfo , se doue lavorò be
ne tornò a Vrbino , doue Guidobaldo Duca Secondo , lo trattene assai tempo, ne in cafa^
facendogli dipignete barde da cauallo, che s'vsauand in que' tempi , in compa- Pandolfo P@.
gnia di Timoteo da Vrbino, Pittore di assai buon nome, e di molta esperienza, ""', - .
insieme col quale fece vna Capella di S. Martino , nel Vescouado, per Messer fr"r y',"
Gio.Pietro Ariuabene Màtouano,allhora Vescouo d'Vrbino,nella quale i'vno,
e l'altro di lororiuseì di bellidìmo ingegno, sicome l'opera istessa dirnostra,nel- m^oMi
la qual'è ritratto il detto Vescouo,che pare viuo. Fù anco particolarmente trat-
tenuto il Genga dal detto Duca, per far fcene, & apparati di Comedie, le quali
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chitectura , faceua molto mirabili, e belli. Partitoli poi da Vrbino, se n'andò a
Roma, doue in Rrada Giulia, in S.Caterina da Siena, fece di pittura vna Resur-
rettione di Christo,nella quale si sece conoseere per raro, & eccellente maestro,
tallendola fatta con disegno, bell'attitudine di figure scorti,e ben colorite, fico
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tirai teRimonianza.E stando in Roma,attese molto a misurare di quelle antica-
glie, sicome ne sono serirti appreso de' suoi heredi. In questo tempo morto il
Duca Guido>e successo Francesco Maria Duca Terzo d'Vrbino,fù da lui richia-
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Duca tolse per moglie , e menò nel Rato Leonora Gonzaga , figliuola del Mar- ^ "" adops
chese di Mantoua,e da Sua Eccellenza fù adoperato in sar'archi trionsalr,appa-
rati,e fcene diComedie,che tutto fù da lui tanto ben ordinato,emesso in opera, %%':„' '
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Cima volta, che se ne andò a Mantoua, Girolamo lo seguitò, sicome prima ha- la fa efal.
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re vna tauola a olio , in cima della quale è vna Nunziata , e poi di sotto vn Dio " ",
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tro Dottori della Chiesa, opera veramente belhssima,e da essere Rimata. Fece '::&%%
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