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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0514

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VITA DI BARTOLOMEO GENGA. §G$
no & Maestri eccellenti, cosi arpichi, come moderni ; Nel qual luogo dimorane sono il Vafe
do Bartolomeo, & attendendo al dileguo , & all'architettura , fece amicizia con ri , / 1 Arn
Giorgio Vasari Pittore , & Architetto Aretino , e con Bartolomeo Ammarinati m^m.
Scultore, da'quali imparò molte cole appartenenti all'arte. Finalmente , essen- Impara dal
do stato tre anni in Firenze, tornò al padre , che allhora attenderla in Pesaro al- Padre la pre-
la sabbrica di S.Gio.Battila. La doue il padre, veduti i disegni di Bartolomeo, ^'™^ '
gli patacche si portale molto meglio nell'architettura, che nella pittura , che °Do; ,,
vi hauesse molto buona inclinatone , perche trattenendolo apprendi le alca era»profani
ni mesi,gl'insegnòimodi della prospettiua, e dopo lo mandò a Romà,accioche'
là vedesse le mirabile fabbriche ,che vi sono antiche , e moderne , delle quali Fù adottato
tutte in quattro anni, che vi flette, prese le misure, e vi fece grandissimo frutto, in v,lm ^
Nel tornartene poi a Vibino , passando per Firenze , per vedere Francesco San Duca per la
Martino suo cognato, il quale ssaua per ingegniero col Sig.Duca Cosimo>il Sig. /°' """^^
Stefano Colonna da Pellegrina , allhora Generale di quel Sig. cercò, battendo "'"' "ito
inteso il suo valore, di tenerlo appreso di se con buona prouisione; Ma egli, ch'
era molto obligato al Duca d'Vrbino , non volle metterli con altri ; Ma tornato E condotto in
a Vrbino , fu da quel Duca riceuutoal suo seruitio, e poi sempre hauuro molto Lombardie
caro. Ne molto dopo hauendo quel Duca preso per donna la Signora Vittoria 'lai Duca , &
Farnese, Bartolomeo hebbe carico dal Duca di fare gli apparati di quelle nozze, adopero nelle
i quali egli fece veramente magnifici, & honorati. É fra l'altre cose, fece vn'ar- s*r"scationi .
co trionfile nel borgo di Vaibuona,tanto bellone ben fatto , che non si può ve-
dere nè il più bello, nè il maggiore, onde fù conosciuto , quanto nelle cose d'ar-
chitettura hauesse acquistatoin Roma. Douendo poiil Duca , come Generale per „„„
della Signoria di Venetia , andare in Lombardia a riuedere le Fortezze di quel del padre fù
dominio, menò seco Bartolomeo , del quale li serui molto in fare liti , e disegni fatto Soprai».
di Fortezze, e particolarmente in Verona alla porta di S. Felice. Hora mentre, Radente all,
ch'era in Lombardia, palando per quella prouincia il Rè di Boemia, che torna fabbriche def-
ua di Spagna al suo regno,& essendo dal Duca honoreuolmente riceuuto in Ve* " S"" ^ ^>-
rona,vide quelle Fortezze; E perche gli piacquero , hauuta cognizione di Bar-
tolomeo , lo volle condurre al suo regno , per seruirsene, con buona prouisionc
in fortificare le sue terre, ma non volendogli dare il Duca licenza, la cosa nono
hebbe altrimenti effetto. Tornati poi a Vrbino, non passò molto , che Gitola- s0e opere in
mo suo padre venne a morte, onde Bartolomeo sù dal Duca messo in luogo del Pefaro.
padre sopra tutte le fabbriche dello ssato, e mandato a Pesaro , doue seguitò la ^w^fe ^
fabbrica di S.Gio.Battista, col modello di Girolamo. Et in quel incorre fecc_j Palane D^
nella corte di Pesaro vn'appartamento di stanze , sopra la strada de' Mercanti, ""' " Orbino.
doue hora habita il Duca, molto bello, con bellissimi ornamenti di portegli sea-

Pnla^{o D^

le, e di camini , delle quali cofe sù eccellente Architetto ; il che hauendo veduto
il Duca , volle , che anco nella corte d'Vrbino facessevn'dtro appartamento di
camere, quali tutto nella facciata, che è volta verso S.Domenico,il quale finito, Fà Architi.
riufeì il pai beilo alloggiamento di quella corte, onero Palazzo, & il più ornato, n,& adopera
che vi ha. Non molto dopo hauendolo chiesto iSignori Bolognesi , per alcuni 10 ^ ^
giorni, al Duca, Sua Eccellenza lo concedette loro molto volentieri. Et egli an- ^e^.
dato, gli serui in quello voleuano di manièra , che renarono lo hsfartissimi , & a ";%"'''
lui fecero infinite cortelie . Hauendo poi satto al Duca,che detidcraua di faro, s^° &J,\f'
vn porto di mare a Pesaro , vii modello belliffiTòo , fù pestate a Veleria in cala
del Conte Gio. Giacomo Leonardi , allhora Ambastiad&re in quel luogo del
Sss

Duca,
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