VITA DI MICHELE S. MICHELE. „,
Vasari noue quadri a olio , per lo palco d'vna magnifica camera tutta di legnami
intagliati, e messi d'oro riccamente. Rassettò medesimamente la casa de'Braga-
dini, riscontro a Santa Marina, e la fece commodissima, & ornatissima. E nella
medesima Città fondò , e tirò sopra terra, secondo vn suo modello, e con spesa
incredibile, il marauiglioso Palazzo del nobilissimo M.Girolamo Grimanis vici-
no a San Luca, sopra il canal grande . Ma non potè Michele , sopragiunto dalla
morte, condurlo egli Besso a fine, e gli altri architetti presi in suo luogo da quel
gentilhuomo, in molte parti alterarono il disegno , e modello del San Michele. A Cafrefan.
Vicino a Castelfranco, ne'confini ftà il Triuisano, e Padouano, sù murato d'or- " Verrc
dine dell'istedo Michele, il famosissimo Palazzo de' Soranzi, dalla detta sami-
glia, detto la Soranza; Il quale Palazzo è teputo, per habitura di villa,il pù bel-
lo, e più comode, che insino allhora fusse stato fattoin quelle parti. Et a Piom-
bino in contado fece la casa Cornata , e tante altre fabbriche priuate , che trop-
po lunga storia sarebbe volere di tutte ragionare; basta hauer fatto mentionc_,
delle principali . Non tacerò già,che fece le bellissime porte di due Palazzi, ^ett & porte
i'vna fu quella de'Rettori, e del Capitano, e l'altra quella del Palazzo del Pode- ^ Fatasi
stà, amendue in Verona, e lodatissime, se bene qued'vltima, che è d'ordine Io
nico, con doppie colonne,&intercolonnij ornatissimi, & alcune Vittorie ne "
gli angoli, pare, per la basiezza del luogo , doue è posta , alquanto nana, essen-
do massimamente senza piedistallo, e molto larga per la doppiezza delle colon-
ne; Ma così volle Messer Giouanni Delfini , che la fece fare . Mentre ,che M^ Ciucio del
chele si godeua nella patria vn tranquill'otio, e l'honore,eriputatione,che le sue Vasare /opro
honorate fatiche gli haueuanoacquistate, gli sòprauenne vna nuoua, che l'ac wadeesse.
coròdi maniera, che finìil corso della sua vira. Ma perche meglio s'intenda il d'M^
tutto, e si sappiano in quella vita tutte le belle opere de'San Micheli , dirò alcu-
ne cose di Gio.Girolamo, nipote di Michele.
Costui adunque, il quale nacque di Paolo fratello cugino di Michele , essen Gio. Girolamo
do giouane di bellissimo spirito ,fù nelle cose d'architettura con tanta diligenza fa nipote da
instrutto da Michele, e tanto amato, che in tutte l'imprese d'importanza,e mal- '"' mstrum
Imamente di fortificatione, lo voleua sempre seco,perche diuenuto in breuc_, ™l1 architi
tempo, con l'aiuto di tanto Maettro in modo eccellente,che si poteua commet-
bergli ogni difficile impresa di fortificatione , della quale manièra d'architettura
si dilettò in particolare, fu da i Signori Venetiani conosciuta la sua virtù , & egli Stipendiate
messò nel numero de i loro Architetti, ancorché fusse molto giouane , con buo- per Architetto
na prouisione; e dopo mandato bora in vn luogo , & bora in vn'altroa riuedere, ^ Venenani.
e rassettare le Fortezze del loro dominio, e tal'hora a mettere in esecutione i di-
legni di Michele suo Zio. Ma oltre a gli altri luoghi, si adoperòcon molto g u- Sue sortisica-
dicio, e fatica nella fortificatione di Zara,e nella marauigliosa Fortezza di S.N1- tieni '" Zara,
colò, in Sebenico,come stè detto , posta in sù la bocca del porto ; La qual For- B iu Seleni:
tezza,che da lui sù tirata sù da i fondamenti, è tenuta, per Fortezza priuata, vna "•
delle più forti, e meglio intesa, che si polla vedere • R fotmò ancora con suo di-
segno, e giudicio del Zio, la gran Fortezza di Cotfù , riputata la chiaue d'Italia^
da quella parte; In quelle, dico, rifece Gio.Girolamo i due torrioni,che guarda- Sformo
no versoterra , facendogli molto maggiori , e più forti ,che non erano prima , e "
con le cannoniere , e piazze scoperte , che fiancheggiano la foss< alla moderna, ~ '
secondo 1'inuentione del Zio. Fatto poi allargare le fosse molto p ù,che non cia-
to,fece abbassare vn colle,ch'essendo vicino alla Fortezza pareua, che la 'opra-
Vasari noue quadri a olio , per lo palco d'vna magnifica camera tutta di legnami
intagliati, e messi d'oro riccamente. Rassettò medesimamente la casa de'Braga-
dini, riscontro a Santa Marina, e la fece commodissima, & ornatissima. E nella
medesima Città fondò , e tirò sopra terra, secondo vn suo modello, e con spesa
incredibile, il marauiglioso Palazzo del nobilissimo M.Girolamo Grimanis vici-
no a San Luca, sopra il canal grande . Ma non potè Michele , sopragiunto dalla
morte, condurlo egli Besso a fine, e gli altri architetti presi in suo luogo da quel
gentilhuomo, in molte parti alterarono il disegno , e modello del San Michele. A Cafrefan.
Vicino a Castelfranco, ne'confini ftà il Triuisano, e Padouano, sù murato d'or- " Verrc
dine dell'istedo Michele, il famosissimo Palazzo de' Soranzi, dalla detta sami-
glia, detto la Soranza; Il quale Palazzo è teputo, per habitura di villa,il pù bel-
lo, e più comode, che insino allhora fusse stato fattoin quelle parti. Et a Piom-
bino in contado fece la casa Cornata , e tante altre fabbriche priuate , che trop-
po lunga storia sarebbe volere di tutte ragionare; basta hauer fatto mentionc_,
delle principali . Non tacerò già,che fece le bellissime porte di due Palazzi, ^ett & porte
i'vna fu quella de'Rettori, e del Capitano, e l'altra quella del Palazzo del Pode- ^ Fatasi
stà, amendue in Verona, e lodatissime, se bene qued'vltima, che è d'ordine Io
nico, con doppie colonne,&intercolonnij ornatissimi, & alcune Vittorie ne "
gli angoli, pare, per la basiezza del luogo , doue è posta , alquanto nana, essen-
do massimamente senza piedistallo, e molto larga per la doppiezza delle colon-
ne; Ma così volle Messer Giouanni Delfini , che la fece fare . Mentre ,che M^ Ciucio del
chele si godeua nella patria vn tranquill'otio, e l'honore,eriputatione,che le sue Vasare /opro
honorate fatiche gli haueuanoacquistate, gli sòprauenne vna nuoua, che l'ac wadeesse.
coròdi maniera, che finìil corso della sua vira. Ma perche meglio s'intenda il d'M^
tutto, e si sappiano in quella vita tutte le belle opere de'San Micheli , dirò alcu-
ne cose di Gio.Girolamo, nipote di Michele.
Costui adunque, il quale nacque di Paolo fratello cugino di Michele , essen Gio. Girolamo
do giouane di bellissimo spirito ,fù nelle cose d'architettura con tanta diligenza fa nipote da
instrutto da Michele, e tanto amato, che in tutte l'imprese d'importanza,e mal- '"' mstrum
Imamente di fortificatione, lo voleua sempre seco,perche diuenuto in breuc_, ™l1 architi
tempo, con l'aiuto di tanto Maettro in modo eccellente,che si poteua commet-
bergli ogni difficile impresa di fortificatione , della quale manièra d'architettura
si dilettò in particolare, fu da i Signori Venetiani conosciuta la sua virtù , & egli Stipendiate
messò nel numero de i loro Architetti, ancorché fusse molto giouane , con buo- per Architetto
na prouisione; e dopo mandato bora in vn luogo , & bora in vn'altroa riuedere, ^ Venenani.
e rassettare le Fortezze del loro dominio, e tal'hora a mettere in esecutione i di-
legni di Michele suo Zio. Ma oltre a gli altri luoghi, si adoperòcon molto g u- Sue sortisica-
dicio, e fatica nella fortificatione di Zara,e nella marauigliosa Fortezza di S.N1- tieni '" Zara,
colò, in Sebenico,come stè detto , posta in sù la bocca del porto ; La qual For- B iu Seleni:
tezza,che da lui sù tirata sù da i fondamenti, è tenuta, per Fortezza priuata, vna "•
delle più forti, e meglio intesa, che si polla vedere • R fotmò ancora con suo di-
segno, e giudicio del Zio, la gran Fortezza di Cotfù , riputata la chiaue d'Italia^
da quella parte; In quelle, dico, rifece Gio.Girolamo i due torrioni,che guarda- Sformo
no versoterra , facendogli molto maggiori , e più forti ,che non erano prima , e "
con le cannoniere , e piazze scoperte , che fiancheggiano la foss< alla moderna, ~ '
secondo 1'inuentione del Zio. Fatto poi allargare le fosse molto p ù,che non cia-
to,fece abbassare vn colle,ch'essendo vicino alla Fortezza pareua, che la 'opra-