VITA DI MARIOTTO AÈBERTINELLI. h
colgono il sangue di Christo , opera lauorata in fresco, e con diligenza , e con
amore, & assai ben condotta. Ma non parendo , che i Frati del mangiare a loro
modo li trattasfero , alcuni suoi giouani, che seco imparavano l'arte , non lo sa-
pendo Mariotto, haueuano contrafatto la chiane di quelle fincst re , onde si por-
ge a'Frati la paranza, la quale nsponde in camera loro, & alcune volte seci eta-
niente , quando a vno , e quando a vn'akro rubbauano il mangiare . Fù molto
remore di quella cosa tra'Frati, perche delle cose della gola si riserirono cesi be-
ne, come gli altri; ma facendo ciò i garzoni con molta deprezza , & essendo te-
nuti buone persone , incolpauano coloro alcuni Frati, che per odio 1'vn dell'al-
tro il facessero , dotte la cosa pur si scoperse vn giorno . Perche i Frati, accioche
il lauoro si finisse, raddoppiarono la piatanza a Mariotto, & a'suoi garzoni, i
quali con allegrezza, e risa finirono quell'opera . Alle Monache di San Giulia-
nodi Firenze fece la tauola dell' Aitar maggiore , che in Guaifonda lauorò in
vna sua stanza , insieme con vn'altra nella medesima Chiesa d'vn Crocifissocon
Angeli, e Dio Padre , figurando la Trinità in campo d'oro a olio. Era Mariotto ,," “A"'
personainquietissima, e carnale nelle cose d'amore , e di buon tempo nelle cose s™'°,'fò"
del viuere, perche venendogli in odio le soffissichere, e gli stillamenti di cer- """"^
nello della Pittura, & essendo spesfo dalle lingue de'Pittori morso , come è con-
tinua vsanza in loro , e per heredità [Mantenuta , si r soluette darli a più balla , e
meno faticosa , e più allegra arte ; Et aperto vna bellissima hostera fuor della
porta San Gallo , & al ponte vecchio . 1 Drago vna tauerna, & hosteria , fece
quella molti meli, dicendo, che haueua prela vn'arte,la quale era senza mufco-
li, scorti , prospettve , e quel ch'importa più , senza biasmo, e che quella , che
haueua lanciata, era contraria a quella , perche imitata la carne , & il sangue, e
questa faceua il sangue, e la carne, e che quiui ogn' bora si lentiua, hauendo
buon vino, & a quella ogni g orno si lentiua biasimare . Ma pure venutagli an- , "^ m
co quella a no:a,rimorso dalla viltà del mestiero, ritornò alla Pittura , doue fe- '
ce per Firenze quadri, e Pitture in casa di Cittadini. Elauorò a Gio.Maria Ben-
intendi trè ssoriettedi suamano, & in caia Medici, per la creatione di Leon°
Decimo, dipinse a olio vn tondo della sua arme , con la Fede , la Speranza , e la
Carità, il quale sopra la porta del Palazzo loro slette gran tempo. Prese a fare
nella Compagnia diS. Zanobio a lato alla Canonica di Santa Maria del Fiore,
vna tauola della Nontiata, e quella con molta fatica conduce, Haueua fatto sar
lumi a polla , & in sù l'opera la volle lauorare, per potere condurre le vedute,
che alte, e lontane erano abbagliate, diminuire , e crescere a suo modo. Eragli
entrato infantala, che le Pitture ,che nondnueuano rilievo, e forza ,&inhe- ^ ^ „,%
me anche dolcezza , non fussino da tenere in pregio , e perche conosceua , eh' , Pi"ure
elle non si poteuano fare vscire del piano senza ombre, le quali hauendo trop- "s^"' "^
paosctirità , restano coperte , e se son dolci non hanno forza , e gli harebbe vo- %&,, ''
luto aggiugnere con la dolcezza vn certo modo di lauorare, che l'arte fino al- "'
Ihora non gl parerla , che hauesfe fatto a suo modo ; onde , perche se gli porse
occasione in quell'opera di ciò (are, si mise a far perciò fatiche straordinariC -^
le qualisi conoscono in vnDio Padre , che è in aria , & alcuni putti , che son_,
molto rileuati dalla tauola , per vno campo scuro d'vna prospettiua , ch'egli vi
fece col cielo d'vna volta intagliata a meza botte, che girando gli archi di quel-
la, e diminuendo le linee al punto, và di maniera in dentro , che pare di rilieuo,
oltre che vi sono alcuni Angeli , che volano spargendo fiori , mólto gratioL
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colgono il sangue di Christo , opera lauorata in fresco, e con diligenza , e con
amore, & assai ben condotta. Ma non parendo , che i Frati del mangiare a loro
modo li trattasfero , alcuni suoi giouani, che seco imparavano l'arte , non lo sa-
pendo Mariotto, haueuano contrafatto la chiane di quelle fincst re , onde si por-
ge a'Frati la paranza, la quale nsponde in camera loro, & alcune volte seci eta-
niente , quando a vno , e quando a vn'akro rubbauano il mangiare . Fù molto
remore di quella cosa tra'Frati, perche delle cose della gola si riserirono cesi be-
ne, come gli altri; ma facendo ciò i garzoni con molta deprezza , & essendo te-
nuti buone persone , incolpauano coloro alcuni Frati, che per odio 1'vn dell'al-
tro il facessero , dotte la cosa pur si scoperse vn giorno . Perche i Frati, accioche
il lauoro si finisse, raddoppiarono la piatanza a Mariotto, & a'suoi garzoni, i
quali con allegrezza, e risa finirono quell'opera . Alle Monache di San Giulia-
nodi Firenze fece la tauola dell' Aitar maggiore , che in Guaifonda lauorò in
vna sua stanza , insieme con vn'altra nella medesima Chiesa d'vn Crocifissocon
Angeli, e Dio Padre , figurando la Trinità in campo d'oro a olio. Era Mariotto ,," “A"'
personainquietissima, e carnale nelle cose d'amore , e di buon tempo nelle cose s™'°,'fò"
del viuere, perche venendogli in odio le soffissichere, e gli stillamenti di cer- """"^
nello della Pittura, & essendo spesfo dalle lingue de'Pittori morso , come è con-
tinua vsanza in loro , e per heredità [Mantenuta , si r soluette darli a più balla , e
meno faticosa , e più allegra arte ; Et aperto vna bellissima hostera fuor della
porta San Gallo , & al ponte vecchio . 1 Drago vna tauerna, & hosteria , fece
quella molti meli, dicendo, che haueua prela vn'arte,la quale era senza mufco-
li, scorti , prospettve , e quel ch'importa più , senza biasmo, e che quella , che
haueua lanciata, era contraria a quella , perche imitata la carne , & il sangue, e
questa faceua il sangue, e la carne, e che quiui ogn' bora si lentiua, hauendo
buon vino, & a quella ogni g orno si lentiua biasimare . Ma pure venutagli an- , "^ m
co quella a no:a,rimorso dalla viltà del mestiero, ritornò alla Pittura , doue fe- '
ce per Firenze quadri, e Pitture in casa di Cittadini. Elauorò a Gio.Maria Ben-
intendi trè ssoriettedi suamano, & in caia Medici, per la creatione di Leon°
Decimo, dipinse a olio vn tondo della sua arme , con la Fede , la Speranza , e la
Carità, il quale sopra la porta del Palazzo loro slette gran tempo. Prese a fare
nella Compagnia diS. Zanobio a lato alla Canonica di Santa Maria del Fiore,
vna tauola della Nontiata, e quella con molta fatica conduce, Haueua fatto sar
lumi a polla , & in sù l'opera la volle lauorare, per potere condurre le vedute,
che alte, e lontane erano abbagliate, diminuire , e crescere a suo modo. Eragli
entrato infantala, che le Pitture ,che nondnueuano rilievo, e forza ,&inhe- ^ ^ „,%
me anche dolcezza , non fussino da tenere in pregio , e perche conosceua , eh' , Pi"ure
elle non si poteuano fare vscire del piano senza ombre, le quali hauendo trop- "s^"' "^
paosctirità , restano coperte , e se son dolci non hanno forza , e gli harebbe vo- %&,, ''
luto aggiugnere con la dolcezza vn certo modo di lauorare, che l'arte fino al- "'
Ihora non gl parerla , che hauesfe fatto a suo modo ; onde , perche se gli porse
occasione in quell'opera di ciò (are, si mise a far perciò fatiche straordinariC -^
le qualisi conoscono in vnDio Padre , che è in aria , & alcuni putti , che son_,
molto rileuati dalla tauola , per vno campo scuro d'vna prospettiua , ch'egli vi
fece col cielo d'vna volta intagliata a meza botte, che girando gli archi di quel-
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oltre che vi sono alcuni Angeli , che volano spargendo fiori , mólto gratioL
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