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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Secondo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72521#0045
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GIO. BATTISTA AD'R^A'NI.
golarissima. Serbauasi in nomadi mano di quel Timoteo vna Diana nel tempio
di Apollo Palatino alla qual figura , che venne jen^ ,risece la tesia Evandro
Silvio. Fu ancora digran maraviglia vn'Hercole di Menestrato, & vna Eco- Mormori-
te nel tempio di Diana di Eseso di marmo talmente rilucente, che isacerdoti del " '" '"" °
tempio solevano avvertire chi vi entrava , che non mirafero troppo sife quella
imagine,però che dal tropposplendore la vista renerebbe abbagliata.Furono an-
co nello antiporto di Mtbene posse le tre Gratie ,le quali non si devono alcuna
delle altre sigure pofporre;le quali si dice,che surono opera di vn Socrate no quel Socr^e>e Ms
pittore, ma un'altro, btnebe alcuno voglia, che sia il medesimo,cbe il dipintore. ""ef^0^
Di quel Mirone ancora.il qual nel sar di metallo sù cotanto celebrato si vedetta
a Sminili vna vecchia ebra di marmo fra le altre buone sigure molto celebrata.
Msinio Politone come nelle altre cose sù molto sollecito, & ijquifao così anco si '"^ffr^ d#
ingegnò,che le cose da lui satte a lunga memoria su/sero singolari,e riguardeuoli, ^'"^ Solite,
e le adornò di molte sigure d'ottimi artesici ragunàdole da ciascuna parte;le qua- ' °
li chi volete ad vna ad vna raccontare harebbe troppo , che scriuere. M i in frà
le molto lodate pi si vedevano alcuni Centauri,i quali via se portavano 'Ninse, e
le Muse,e Bacco, e Giove,e l' Oceanie Zete, & Busone,e molte altre opere di
eccellentiffimi maessri; medesimamente nella loggia di Ottaviasorella di Mugu.
sio,era va Apollo di mano di Flijco Radiano, & vna Latona,&Vna Diana, le "'"?; "^
none Musse,& vn'altro Apollo ignudo, fyno de quali quello,che sonava la Lira
si credeva essere opera di Timarchide. Dentro alla loggia di Ottavia nel tempio
di Giunone,era la Giunone slessa di mano di Dionisio,e di T?olicle;vn'altra P*ene.
re,cbe era nel medesimo luogo di Filisico; l' altre sigure,che vi si vedevano erano Di°"is°> ^
opera di Graffitele , e molte altre nobili statue di ottimi maeslri . Fù per il luogo '"" ''
dotte ella era pofla [limata molto bella opera vn carro con quattro cavalli , &
Apollo, e Diana sopraui d'vna pietra sola ;i quali uLugusso in bonore di Ottavio
Padre suo baueua cosagrato nel colle Palatino sopra l'arco in vn tépio adorno di
molte colonne;e quesso si diceva essere flato lavoro di Lisia. Nel giardino di Ser
uilio surono molto lodati vn Apollo di quel Calatide chiaro mafflro,& vn Cal. Lisi* Calami
lichene , quel che scrtsse la sioria di Mlefandro Magno di mano di Mlmsifb ato. ^>& Amsi-
Di molti aìtri,che si conosceuaper l'opere,cbe erano slati nobili maeflri,e smar- Comedi mal.
rito il nome per il gran numero delle opere,e degli artesici,cbe insinite,& insiniti timtfc,jm;
surono. Come anco macò poco,che non si perderono coloro si buoni maessri li qua ,;„.
Ssormarono quel Laocoo e di marmo,il quale sù a Roma nel palano di tito Im- sterna del
peradore opera da uguagliarla a qual si voglia celebrata di pittura,ò di [cultura, L^conte sat-
od'altro;doue d'vn mede simo marmo sono ritratti il padre,e due sigliuoli co due ^ ^ A^^
sermenti; i quali gli legano,& in molti modi gli ssringono,come premagli haueua doro,Poliporo
dipinti sergilio Poetati quali boggi in Roma si veggono anco saldi in Belvedere, ^ Anteno-,
& il ritratto d'effi in Firenzenel cortile della casa "de'Medici ,il qual lavoro in- "''
siemesecero .Agesandro<Polidoro,& Mtenodoro Rodiani degni per quesso lavo-
ro solo d'edere a paro degli altri celebrati lodati. Furono i palagli degli Imperi-
dori Romani di sigure molto buone adornati di Cratero^itodoro^Poh !ette,Her- '
molao,e d'vn'abro Inodoro,e d' ^temone molto buoni maestri;& il Pdteon di Z^or^^di.
olgrippa boggi chiamato la Ritorta sornirono di molto belle sigure DiogeneMtbe molte fatue
wese, e Cariatide . Sopra le colonne del qual tempio , & in luogo molto alto nel fatte d^ fa-
srontespi^o f'àle molte erano celebrate molte opere dicossoro; ma per l'altea; getti eccetto,
ga dove elle 'uronopoftel^ bontà,e bellezza d'esse non si poteva così be e drfcer- ti,
nere . In queslo ^nio era vn Hercole al quale i Cartaginesi cmticaméte Sacrifica-
vano bhh. ane vittime ; innanzi , che si entrane nel tempio si vedevano da buoni
mae-
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