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Vasari, Giorgio; Carlo Manolessi Erben [Contr.]
Delle Vite De Piv Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Prima, e Seconda) — In Bologna: Per li Manolessi Stampatori Camerali, 1681

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.72518#0057

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SCVLTVRA. 5,
di due terzi rame, &vn terzo ottone, secondo l'ordine Italiano. Gli Egitti;
da'quali quella Arte hebbe origine, mercenario nel bronzo i due terzi ottone,&
vn terzo rame. Del metallo elletto , che è degli altri più fine , si mette due parti
rame, e la terza argento. Nelle campane per ogni cento di rame xx. di Ragno:
& artiglierie per ogni cento di rame,dieci di Ragno,accioche il suono di quel-
le sia più squillante, & vnito. Bessaci hora àd insegnare , che venendo la figura
con mancamento; perche solle il bronzo cotto, o sottile , omancasse in qualche Mododirìm^
parte,il modo dell'innestarui vn pezzo. Et in quello caso lieui l'artefice tutto diare aidi^
quanto il trillo,che è in quel getto, e facciaui vna buca quadra cattando la sotto fati del getter
squadra; di poi le aggiuRi vn pezzo di metallo attuato a quel pezzo , che venga
in fuora quanto gli piace . E commetto appunto in quella buca quadra col mar-
tello tanto le percuota, che lo salli, e con lime, e ferri faccia sì ,che lo pareggi, e Del far gettò
finisea intatto. Hora volendo l'artefice gettare di metallo le figure picciolc_> piccioli,
quelle si fanno di cera, o hauendone di terra, o d'altra materia, vifà sopra il catto
digedò, come alle grandi , etutto il cauo si empie di cera. Ma bisogna , che il
catto da bagnato: perche buttandoti! detta cera , ella si rappiglia per la freddezza
dell'acqua, e del cauo. Di poi, suentolando, e diguazzando il cauo, si vota la ce-
ra, che è in mezo del cauo : di maniera , che il getto resta voto nel mezo : il qual
voto, o vano riempie l'artefice poi di terra, & vi mette perni di ferro. Quello»
terra seruepoi per anima ; ma bisogna lasciarla seccar bene. Da poi fà la cappa>
come all'alare figure grandi, armandola , e mettendovi le cannelle per li venti, la
cuoce di poi , ene caria la cera ; e cosi il cauo retta netto , sì che agevolmente si
pedono gittate. Il ùmile si fa de'bahì, e de'mezi rilieui, e che d'ognialtra cosa di'
metallo . Finiti quelli getti , l'artefice di poi , con ferri appropriati , cioè Bulini, Motto dì d—
Ciappole, Strozzi, Cefelh, Puntelli, Scarpelli, e Lime, lieua dove bisogna; e do- compimento
ve bisogna spigoe all'indentro, e rinetta le baue; e con altri serri, che radono,ra- al getto.
schia, e pulisce il tutto con diligenza , & ultimamente con la pomice gli dà il pu-
limento. Quello bronzo piglia col tempo per se medesimovn colore , che trae
in nero, e non in rollo, come quando li lauora . Alcuni con olio lo fanno venire Diuersi colere
nero ; altri con l'aceto lo fanno verde ; & altri con la vernice li danno il colore di del bron^
nero; tale che ogn'vno lo conduce, come più gli piace.. Ma quello, che veramen-
te è cosa marauigliosa, è venuto a tempi noRri quello modo di gettar le figure.
Così grandi, come picciole, in tanta eccellenza , che molti maestri le fanno veni-
re nel getto in modo pulite, che non si hanno a rinettare con ferri, e tanto sottili Essetto delle
quanto è vna coslola di coltello.. E quello, che è più alcune terre, e ceneri,che terre per fe
a ciò s'adoperano, sono venute in tanta finezza , che si gettano d'argento, e d'oro gettifenlifa
le ciocche della ruta, & ogni altra lottile herba, o fiore agevolmente, e tanto be-
ne, che così belli rieseono come il naturale. Nel che si vede questa arte edere ire
maggior eccellenza, che non era al tempo degli antichi..
De' Coni d'acciaio per sare, le medigli di bronzo d'altri metalli, e com©
elle si sanno di essi metalli, di pietre orientali, e di
Carnei. Cap. XII.
Volendo fare le medaglie di bronzo, d'argento, od'oro, come già le fe- come ssfi^fè
cero gli antichi , debbe l'artefice primieramente con punzoni di ferro, chino le m^
ntagliare di rilievo i punzoni nell'acciaio indolcito a fuoco, a pezza per pez- dn per fòr
izo ;Come per esempro la testa sola , di rilievo ammaccato in vn punzone solo m^agute
d'àcr
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