DELLA
souirfene a
far l'ombre .
Elitre confoto
catione nel
far colore .
6o
hauere vn cartone disegnato con proffili , doue siano i contorni delle pieghe de'
panni , e delle figure , i quali dimollrino doue si hanno a commettere i vetri ; di
poi si pigliano i pezzi de' vetri , rossi , gialli , azurri , e bianchi, e si scompartisco-
no secondo il dileguo , per panni , ò per carnagioni , come ricerca il bisogno. E
per ridurre ciascuna piassra di essi vetri alle misure dileguate (òpra il cartone si
Legnano detti pezzi in dette piastre, posate sopra il detto cartone, con vn pennel-
lo di biacca ; & a ciascuno pezzo s'assegna il suo numero , per ritrouargh più fa-
cilmente nel commettergli, i quali numeri finita l'opera , si {cancellano. Fatto
Comefargli. quello, per tagliargli a misura, si piglia vn ferro appuntato affocato, con la punta
w i vem A del quale hauendo prima con vna punta di smeriglio intaccata alquanto la prima
miJurA , e co- superficie doue si vuole cominciare , e con vn poco di sputo bagnatemi , lì và con
mesi rimino esso ferro lungo que' d'intorni, ma alquanto diseosto. Et a poco a poco mouen-
'conterai. do il predetto ferro il vetro si inclina , e si spicca dalla piatita . Di poi , con vna_^
punta di smeriglio si và rinettando detti pezzi, e levandone il superfluo; e con vn
ferro, che e' chiamano Grilatoio, onero Topo, si vanno rodendo i d'intorni dise-
gnati, tale ch'e' verghino giudi da potergli commettere per tutto . Così^unque "
Composiiione commellì i pezzi di vetro, insù vna tavola piana si difendono sopra Teatrone, e
ài materie per si comincia a dipignere per i panni l'ombra di quelli , la quale vuol'q/Tere di sca-
glia di ferro macinata , e d'vn'altra ruggine , che alle cane del ferro si trova , lv
quale e rolla , onero matita rolla , e dura macinata , e con quelle h ombrano le
carni , cangiando quelle col nero , erosso , secondo che fà bisogno. Ma primo
ènecessario alle carni velare con quel rollo tutti i vetri , e con quel ^ero fare il
medesimo a panni , con temperargli con la gomma , a poco a poco dipignendoli,
& ombrandoli come stà il cartone. Et appreso,dipinti, che e' sono , volendoli
dare lumi fieri si hà vn pennello di serole corto, e lottile, e con quello si graffiano
i vetri in sù il lume, eleuafi di quel panno , che haueua dato per tutto il primo
colore ; e con 1'adiciuola del pennello si và lumeggiando i capelline barberi pan-
, '" '' casamenti, e paesi come tu vuoi. Sono però in quella opera molte difticul-
'' ' e"' '" ne "e"a Pu° mettere varij colori sùl vetro, perche legnando sù vn
WAtticA. colore rollo, vn fogliarne, ò cola minuta,volendo, cheaffuoco venga colorito
d'altro colore si può Squamare quel vetro quanto tiene il fogliame , con la punta
^'vn ferro , che leni la prima scaglia del vetro , cioè il primo suolo , e non la passi,
perche facendo così , rimane il vetro di color bianco, e se egli dà poi quelróssò
fatto di più miliare, che nel cuocere mediante lo {correre, diventa giallo. E que-
sto si può fare sù tutti i colori , ma il giallo meglio riesee sui bianco, che in altri
colori, 1'azurrb a campirlo, diuien verde nel cuocerlo, perche il giallo, e l'a-
zurro mescolati , tanno color verde. Quello giallo non si dà mai se non dietro,
doue non è dipinto , perche mescolandosi , e seorrendo guaderebbe , e si meseo^
Darebbe , con quello il quale cotto rimane sopra grolle s rollo , che rasehiato via
Come soue^con vn ferro, vi salcia giallo . Dipinti, che sono i vetri , vogliono esser medi in-^
^o i vetri vna teghia di ferro con vn suolo di cenere settacciata , e calcina cotta mescolata:
Boriti. & a suolo, a suolo i vetri parimente distesi, e ricoperti dalla cenere istessa, polpo-
sri nel sornello, il quale a fuoco lento a poco a poco riscaldati, venga a infocarli la
cenere, e i vetri, perche i colori, che vi sono sù infocati, inrugginiseono, e (corro-
no, e fanno la presa sui vetro. Et a quello cuocere bisogna vsare grandillima di-
ligenza, perche il troppo fuoco violento, li farebbe crepare,& il poco non li cuo-
cerebbe . Ne si debbono cauare finche la padella , òteghia doue e' sono non si
vede tutta di fuoco, e la cenere con alcuni saggi sopra, che si vegga quando il co-
lore
souirfene a
far l'ombre .
Elitre confoto
catione nel
far colore .
6o
hauere vn cartone disegnato con proffili , doue siano i contorni delle pieghe de'
panni , e delle figure , i quali dimollrino doue si hanno a commettere i vetri ; di
poi si pigliano i pezzi de' vetri , rossi , gialli , azurri , e bianchi, e si scompartisco-
no secondo il dileguo , per panni , ò per carnagioni , come ricerca il bisogno. E
per ridurre ciascuna piassra di essi vetri alle misure dileguate (òpra il cartone si
Legnano detti pezzi in dette piastre, posate sopra il detto cartone, con vn pennel-
lo di biacca ; & a ciascuno pezzo s'assegna il suo numero , per ritrouargh più fa-
cilmente nel commettergli, i quali numeri finita l'opera , si {cancellano. Fatto
Comefargli. quello, per tagliargli a misura, si piglia vn ferro appuntato affocato, con la punta
w i vem A del quale hauendo prima con vna punta di smeriglio intaccata alquanto la prima
miJurA , e co- superficie doue si vuole cominciare , e con vn poco di sputo bagnatemi , lì và con
mesi rimino esso ferro lungo que' d'intorni, ma alquanto diseosto. Et a poco a poco mouen-
'conterai. do il predetto ferro il vetro si inclina , e si spicca dalla piatita . Di poi , con vna_^
punta di smeriglio si và rinettando detti pezzi, e levandone il superfluo; e con vn
ferro, che e' chiamano Grilatoio, onero Topo, si vanno rodendo i d'intorni dise-
gnati, tale ch'e' verghino giudi da potergli commettere per tutto . Così^unque "
Composiiione commellì i pezzi di vetro, insù vna tavola piana si difendono sopra Teatrone, e
ài materie per si comincia a dipignere per i panni l'ombra di quelli , la quale vuol'q/Tere di sca-
glia di ferro macinata , e d'vn'altra ruggine , che alle cane del ferro si trova , lv
quale e rolla , onero matita rolla , e dura macinata , e con quelle h ombrano le
carni , cangiando quelle col nero , erosso , secondo che fà bisogno. Ma primo
ènecessario alle carni velare con quel rollo tutti i vetri , e con quel ^ero fare il
medesimo a panni , con temperargli con la gomma , a poco a poco dipignendoli,
& ombrandoli come stà il cartone. Et appreso,dipinti, che e' sono , volendoli
dare lumi fieri si hà vn pennello di serole corto, e lottile, e con quello si graffiano
i vetri in sù il lume, eleuafi di quel panno , che haueua dato per tutto il primo
colore ; e con 1'adiciuola del pennello si và lumeggiando i capelline barberi pan-
, '" '' casamenti, e paesi come tu vuoi. Sono però in quella opera molte difticul-
'' ' e"' '" ne "e"a Pu° mettere varij colori sùl vetro, perche legnando sù vn
WAtticA. colore rollo, vn fogliarne, ò cola minuta,volendo, cheaffuoco venga colorito
d'altro colore si può Squamare quel vetro quanto tiene il fogliame , con la punta
^'vn ferro , che leni la prima scaglia del vetro , cioè il primo suolo , e non la passi,
perche facendo così , rimane il vetro di color bianco, e se egli dà poi quelróssò
fatto di più miliare, che nel cuocere mediante lo {correre, diventa giallo. E que-
sto si può fare sù tutti i colori , ma il giallo meglio riesee sui bianco, che in altri
colori, 1'azurrb a campirlo, diuien verde nel cuocerlo, perche il giallo, e l'a-
zurro mescolati , tanno color verde. Quello giallo non si dà mai se non dietro,
doue non è dipinto , perche mescolandosi , e seorrendo guaderebbe , e si meseo^
Darebbe , con quello il quale cotto rimane sopra grolle s rollo , che rasehiato via
Come soue^con vn ferro, vi salcia giallo . Dipinti, che sono i vetri , vogliono esser medi in-^
^o i vetri vna teghia di ferro con vn suolo di cenere settacciata , e calcina cotta mescolata:
Boriti. & a suolo, a suolo i vetri parimente distesi, e ricoperti dalla cenere istessa, polpo-
sri nel sornello, il quale a fuoco lento a poco a poco riscaldati, venga a infocarli la
cenere, e i vetri, perche i colori, che vi sono sù infocati, inrugginiseono, e (corro-
no, e fanno la presa sui vetro. Et a quello cuocere bisogna vsare grandillima di-
ligenza, perche il troppo fuoco violento, li farebbe crepare,& il poco non li cuo-
cerebbe . Ne si debbono cauare finche la padella , òteghia doue e' sono non si
vede tutta di fuoco, e la cenere con alcuni saggi sopra, che si vegga quando il co-
lore