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Vasari, Giorgio; Carlo Manolessi Erben [Contr.]
Delle Vite De Piv Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Prima, e Seconda) — In Bologna: Per li Manolessi Stampatori Camerali, 1681

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.72518#0107

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VITA D'ARNOLFO. „
chic delle mura della loro Città l'anno 1 284. e fecero secondo il disegno di lui di Fiorenti
mattoni, e con vn semplice tetrodi sopra la loggia ,&ipilastrid'Or San Miche- fabbricarono
le, dotte si vendeua il grano: ma deliberarono per suo consiglio il medesimo an- 'ultimo cer«
no, che rouinò il Poggio de ' Magnuoli; dalla colla di S.Giorgio sopra S. Lucrar
nella via de' Bardi , mediante vn decreto publico , che in detto luogo non si mu- ty^^'X^?
rasie più , ne sifacesse alcuno edifitio giamai , attesoche per i relassì delle pietre, Imnocmfe
che hanno sotto gemiti d'acque, sarebbe sempre pericoloso qualunque edificio coniglio, che
vi si facete , la qual cosa esser vera , si è veduto a giorni nostri con rouina di mol- non ti fabbri-
ti edifitij , e magnifiche case di gentil'huomini. L'anno poi 1285. fondò la Log- caffè più nel
nia , e Piazza de' Priori : e fece la Capella maggiore , e le due , che la mettano in
mezo, della Badia di Firenze , ridonando la Chiesa, & il coro , che prima mol-
to minore hauetia fatto fare il Conte Vgo fondatore di quella Badia, e facendo
.per lo Cardinale Giouanni de gli Orsini , Legato del Papa in Toscana , il campa-
nile di detta Chiesa, che fù secondo l'opere di que'rempi, lodato assai, come che
non hauesse il silo finimento di macigni , se non poi l'anno 1350. Doppociò fù
fondata col suo disegno l'anno 1294. la Chiesa di S. Croce; doue hanno 1 Frati
Minori : la quale condusse Arnolfo tanto grande nella nauata del mezo, e nelle
due minori , che con molto giudicio, non potendo fare sotto'1 tetto le volte _,,
per lo troppo gran spatio , fece fare archi da pihstro, a pilastro , e sopra , e quel-
li tettiafrontespitio ; per mandar via l'acque piouane con docced^ pietra mura-
ta sopra detti archi, dando loro tanto pendio , che fussero sicuri, come sono i
tetti dal pericolo dell' infracidare. La qual colà , quanto fù nuoua , & ingegno-
sa ,tanto fù vule, e degna d'essere hoggi consederata . Diede poi il disegno de'
primi chiostri del Conuento vecchio di quella Chiesa ; e poco appressò fece le-
uare dintorno al tempio di S. Giouanni , dalla banda di suori tutte Marche , e sc-
polture , che vi erano di marmo , e di macigno, e metterne parte dietro al cam-
panile nella sacciata della Calonaca , allatoalla compagnia di San Zanobi :'e rin-
crostar poi di marmi neri di prato , tutte le otto facciate di fuori di detto San Gio-
uanni , leuandone i macigni , che prima erano fra que' marmi antichi. Volendo
in quello mentre i Fiorentini mitrare in Valdarno di sopra il Catello di San Gio-
vanni, e Castel Franco, per comodo della Città, e delle vettovaglie , mediante
imercati, ne fece Arnolfo il disegno l'anno 1295.E sod^fece di maniera così in
quella, come hatieua fatto nell' altre cose, che fù fitto Cittadino Fiorentino.
Doppo quelle cose, deliberando i Fiorentini, come racconta Giouan Villani nel¬ Fece il m*
le lue Historie di fare vna Chiesa principale nella loro Città , e farla tale, che per àello , e afe
grandezza , emagnificenza ,non si porcile desiderare , ne maggiore , ne più bel- £"° ^ S.Mon
la dall'industria, e potere de gli huom.'ni, fece Arnolfo il disegno, & il model- Fiore.
lo del non mai a bastanza lodato tempio di Santa Maria del Fiore , ordinando,
che s'incostrasse di fuori tutta di marmi lavorati , con tante cornici, pilahri , co-
lonne , intagli di fogliami , figure , & altre cose, con quante ella hoggi si ved<_,
malmeno della sila perfezione _, DiHgen%anel
marauigl oso, fù quello , che _, /"" 'fr^
:iole Chiese, e case, che l'erano "
intorno, nel fare la pianta , che è bellishma, fece con tanta diligenza , e giu-
^icio sare i fondamenti di sì gran fabbrica larghi, e profondi , riempendogli
vi buona materia, cioè di ghiaia, ©calcina, e di pietre grolse in fondo , la do-
ue ancora la piazza si chiama lungo i fondamenti, che eglino hanno benis- Solennità nei
limo potuto, come hoggi si vede, reggere i peti della gran machina della-, dar printipo.
Cupo-

Fu fatto Cito
ladine Fio»
rentino.

condotta , le non interamente , a vna gran part
E quello, che in ciò fù sopra tutte l'altre cose
incorporando oltre Santa Reparata,altre pio
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