%n del fadio.
Fù chiamate
difapolo della,
natura,
Inuentionì eri
pricciofe, e me
do di rappre
^ Donna,
°°>h^
con po^
iSan Fra
noi Batik
. parte Gà
tiene^
Isili Popi
vicino#
in Dotili
, dentei
inire ^
da Fra^
Due nell^
a^M V 1 XA MI U 1 CJ 1 1 U. jg
^MN le si vede vino il desiderio dell'acque, bee,stando chinato in terra a vna fonte,,
poi,, con ^randissimo , e veramente marauiglioso affetto , in tanto , che parquasi vna
perdona viua, che bea.
&'( ' Vi sono anco molte altre cose dignissìme di considerazione, nelle q nati , per
tyss non esser lungo non mi difendo altrimenti. Batti, che tutta quella opera acqui-
& , stò a Giotto fama grandidìma, per la bontà delle figure , e per l'ordine , propór- Gioito aortite
che r zione, viuezza, & facilità, che egli haueua dalla natura,eche hauéua , mediante fa sama con
,b°lo Audio fatto molto maggiore , e sapeua in tutte le cose chiaramente dimostra- ^"/e opere por
:to,°^ re. E perche oltre quello, che haueua Giotto da natura, fù studiosissimo, & an- l“^<mtà ^le
@l"^ dò sempre nuoue cose pensando, e dalla natura cariando, meritò d'esser chiama- ty"'^ '°r*
d,^ to Difcepolo della natura,e non d'altri.Finice le sopradette storie, dipinse nel me- ,"' ' ^°'°,
sM desilo luogo, ma nella Chiesa di sotto,le facciate di sopra , dalle bande deil'Al- „,;%%%
tar maggiore, e tutti quattro gl' angoli della volta di sopra, doue è il Corpo di naturale , e
S.Francesco, e tutte con inuenzioni capricciose, e belle . Nella prima è S, Fran- per In cerk.
cesco glorificato in Cielo,con quelle virtù intorno,che a voler esser perfettamen-
te nella grazia di Dio, sono richiede. Da vn lato l'vbbidienza mette al collo d'vn
Frate, che le dà inanzi ginocchioni, vn giogo, i legami del quale sono tirati da_a
"'P^ certe mani al Cielo : &: mostrando con vn dito alla bocca , silenzio , hà gnocchi a
Giesù Chrido , che verfa fangue dal costato. Et in compagnia di quella virtù so-
nola prudenza, &Thumiltà, per dimodrare, che doue è veramente l'vbbidienza._
a sempre l'humiltà , e la prudenza , che fa bene operare ogni cosa. Nel secondo forare a/„
èngolo è la castità, la quale,standosiin vna fortini ma rocca, non si lascia vincere ^vir%
ne da regni, ne da corone, ne da palme, che alcuni le presentano. A piedi di co^
stei è la Mondizia , che laua persone nude : & la fortezza và conducendo genti a
lauarsi, & mondarti: Appresso alla castità è da vn lato la penitenza , che cacciar
Amore a lato, con vna disciplina , efà fuggire la immondizia . Nel terzo luogo è
la pouertàda quale và co i piedi scalzi calpestando le spine;hà vn cane che le ab*
baiadietro, e intorno vn putto, che letira sallì ,& vn'altro , che le và accollando
con vn bassone certi spini alle gambe. E quella pouertà si vede esser quitti sposa-
ta da S. Francesco mentre Giesù Christo le tiene la mano, essèndo presenti , non
senzamisterio la Speranza, e la Castità. Nel quarto, & vltimo de i detti luoghi è
vn S. Francesco pur glorificato , vestitocon vna tonicella bianca da Diacono , e
come trionfante in Cielo in mezozvna moltitudine d'Angeli, che intorno gli
fanno Coro, con vno stendardò , nel quale è vna Croce con lette stelle. Et in al-
to è lo Spirto Santo. Dentro a ciascuncrdi quelli angoli sono alcune parole la- Pitture d@
tine,che dichiarano le storie. Similmente,oitre i detti quattro angoli , sono nel- Af' '" pest^
le facciate dalle bande Pitture bellidìme, e d&essere veramente tenute in pregio, fa
sì per la perfezzione, che si vede in loro,esi per edere date con tanta diligenza tom^^
lauorate, che si sono insine a hoggi conserirne ftesche; in quelle storie è il ritrae „msrefa,
to d'elio Giotto molto ben fatto , e sopra la porta della Sagrestia è di mano del T^L di vn
medesimo, pusa freseo, vn S.Francesco,che riceue le diramate, tanto affettuoso, s. Francefco
edinoto, che a me pare la più eccellente Pittura,che Gionofacesie in quell'ope- ve' dirupi de
re, che sono tutte veramente belle, e lodeuoli. Finito dunque, che hebbe per vl- Vernìn fa^
timo il detto S.Francesco sene-tornò a Firenze,doue giunto dipinse, per mandar "^ ^" ^s
a Fisa, in vna Tauola vn S.Francesco nell'horribile sallo della Vernia,Con straor- S^I" 'f.
rione , eper la
feruti
Aerato,
Binaria diligenza: perche, oltre a certi paesi, pieni d'alberi, e di (cogli, che fècola
nuouain que'tempi,si vede nell'attitudini di S.Francefco,checon molta proi rez-
za riceue ginocchioni le stimmate, vifardentissìmodesideiio d ^iccuerle, & info
rito'
Traodo d0»~
geraipAofa
Fù chiamate
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senzamisterio la Speranza, e la Castità. Nel quarto, & vltimo de i detti luoghi è
vn S. Francesco pur glorificato , vestitocon vna tonicella bianca da Diacono , e
come trionfante in Cielo in mezozvna moltitudine d'Angeli, che intorno gli
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