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Vasari, Giorgio; Carlo Manolessi Erben [Mitarb.]
Delle Vite De Piv Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Prima, e Seconda) — In Bologna: Per li Manolessi Stampatori Camerali, 1681

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https://doi.org/10.11588/diglit.72518#0159

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VITA DI PIETRO LAVRATI. 63

% fornimmo dellafoauola:tutte veramente belle,e condotte con buonissima ma-
niera . Questa tauola, battendo io rifatto tutto di nuouo a mie spese, e di mia roa-
no , l'Altar maggior di detta Pieue , è Rata posta sopra l'Altar di S. Chiistofano a „so„@.
pièdella Chiesa. Nè voglio, che mi paia fatica di dire in quello luogo, con que- Insedi
Loccasione, e non fuor di proposito, che mollo io da pietà Christiana,e dall'af r^o di fa
fettone, che io porroaquesta veneranda Chiesa Collegiata , & antica , e per ha- nano , & ^
nere io in quella apparato nella mia prima fanciullezza i primi documenti, e per- sue/fo.
che in ella sono le reliquie de miei palati, che mollo dico da quelle cagioni,Q. àndmaChte
dal parermi , che ella fussè quasi derelitta , l'hò di maniera reflaurata , che si può
dire, ch'ella sia da morte tornata a vita; perche oltre all'hauerla illuminata,eslen- ° '" m^ra*
do oscurissima,con hauere accreseiute se finente,che primavi erano, e fattone
dell'alare ; hò senato anco il Coro, che essendo dinanzi occuparla gran parte della ausoe';er^
; 11 Chiesa, econ moka sodisfattione dique'Signori Canonici ,postolo dietro l'Altar fato Bhà 1
1'*! maggiore.!! qua'e Altare nuouo,elsédo isolato,nella tauola dinàzihà vn Christo, faurata.
" " che chiama Lieti o,& Andrea dalle reti,e dalle parte del Coro, è in vn'altra tauola
S. Giorgio, che occlude il serpente . Dagli lati sono quattro quadri, & in ciascuno
d'essi due Santigrandi quanto il naturale . Sopra poi, e da basso nelle predelle,è
vna infinità d'altre figure , che per breuità non si raccontano . L'ornamento di
quello A tare è alto braccia tredici, e la predella alta braccia due. E perche den-
eroe voto,e vi si và con vna scala, per vno vscetto di ferro molto bene accommo- " ess° Altere
dato , vi si ferbano molte venerande reliquie, che di fuori si possono vedere per '{'/,;;,'
ro l'anii due grate, che sono dalla parte dinanzi, e frà l'altre vi è la tetta di S. Donato Ve-' ^^^^
fcouo,e protettor di quella Città; & in vna cassa di mischio di braccia tre, lo
quale hò fatta fare di nuouo, sono l'ossa di quattro Santi . E la predella dell'A ta-
re,che a proportione lo cinge tutto intorno intorno , hà dinanzi il tabernacolo,
lettoli ouerociborio del Sagramento di legname intagliato, e tutto dorato , alto braccia
tre in circa,il quale tabernacolo è tutto tondo, e si vede così dalla parte del Coro,
come dinanzi.E perche no hò perdonato nè a fatica,nè a spefa nessuna,parédomi Altare
esser tenuto a così fare in honor di Dio, quella opera, per mio giudice ,hà tutti ™™^
quegli ornamenti d'oro, d'intagli,di pitture, di marmi, di treuertini , di mischi,e soh'");
di porfidi, e d'altre pietre, che per me si sono in quel luogo potuti maggiori . Ma ?„,f%fyj
tornando horamai a Pietro Laurati ; finita la tavola , di cui si è di sopra ragionato, ^ & marmi •
lauorò in S. Pietro di Roma molte cose, che poi sono state rouinate per tare lu Dmersi altri
fabrica nuoua di S. Pietro. Feceancora alcune opere in Cortona , & in Arezzo, lauort & Eie-
oltre quelle, che si son dette ; alcun'aire nella Chiesa di Santa Fiora, e Lucilio, "'•
monaherio de' Monaci neri, & in particolare in vna Capelli vn S. Tomaso, che
pone a Christo nella piaga del petto la mano,
^"h '" discepolo di P erro Bartolomeo Bologhini Sanese , il quale in Siena, & in^ F" fa dé/c^
'pnr# "" luoghi d'Italia lanorò molte tauole . Etin Firenze è di tua mano quella ,che 1>°1° Bam!°"
" d^ °n All'altare della Capella di S. Siluestro in S. Croce . Furono le pitture di co- ™° Boloso
atytf fioro intorno a gl'anniidi nostra sallire i„o.& nel miolibrotante volte citato, si °,,3 0 di
d vn» "'' vn 'hsegnodi man di Pietro,doue vn Calzolaio, che cuce, con semplici,ma ,„,„ ^,„
% e# "^u^hssimi lineamenti , mostra grandissimo affetto , e qual fusse la propria ma- co„ lineami.
d"W "'" ^Pietro : il ritrattodel quale era di mano di Bartolomeo Bologhini in vna „ fenilici, «
D^i# tau°'a m Siena , quando non sono molti anni , lo ricattai da quello nella maniera, WHrssli.

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Fine della Pitadi Tietro Latrati ,

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