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Vasari, Giorgio; Carlo Manolessi Erben [Contr.]
Delle Vite De Piv Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Prima, e Seconda) — In Bologna: Per li Manolessi Stampatori Camerali, 1681

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https://doi.org/10.11588/diglit.72518#0282

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Ita SEC ONDA PARTE
re prouisione : parendo a Lorenzo ogn'hora'mille anni di tornare a Firenze: pafc
titoli dunque felicementa a la sua patria si ridalle . Erano già comparii moltifo
restieri, e fattoli conoscere a Consoli dell'arte ; da' quali furono eletti di tutto il
numero , sette maestri , tre Fiorentini , e gli altri Toscani ; e fu ordinato loro vna
prouisione di danari, e che frà vn' anno ciascuno douesse , hauer finit ^ vno
ftoria di bronzo della medesima grandezza , eh' erano quelle della prima portar
per saggio . Et elellero , che detto si facesse la Boria quando Abraam sacrifi-
fica Isaac suo figliuolo • Nella quale pensarono douere temere i detti Maestri,
che inoltrare , quanto a le difficoltà dell' arte , per edere Boria , che ci vàdentro
paefi, ignudi, vediti, & animali. Esi poteuono far le prime figure di rilieuo, eie
seconde di mezo, e le terze di bailo. Furono i concorrenti di questa opera Fi-
lippo di ser Btunellescó, Donato, e Lorenzo di Bartoluccio Fiorentini, & Iacopo
dalla Quercia Senese, e Nicolò d'Arezzo suo creato , Francesco di Valdambrina,
e Simone da Colle detto de' Bronzi , i quali tutti dinanzi a Consoli promessono
dare condotta la storia nel detto tempo , eciascuno alla sua dato principio, COQ
ogni studio , e diligenza metteuano ogni lor forza , e sapere per pallate d'eccel-
lenza l'vn l'altro , tenendo naseoso quel , che faceuano secretissimamente, per .
non raffrontare nelle cose medesime. Solo Lorenzo, che haueua Bartoluccio,
che lo guidaua, e li faceua far fatiche , molti modelli , innanzi , che si risoluessino
di mettere in opera nelluno, di continuo menaua i Cittadini a vedere, e tal bora i
foreBieri, che passauano , se intendeuano del mestiero , per sentire l'animo loro ,,
i quali pareri furon cagione , ch'egli conduce vn modello molto ben lauorato ,e
senza nessun dissetto - E così fatte le forme, e gittatolo di bronzo , venne be-
nissimo, onde egli con Bartoluccio suo padre lo rinettò, con amore , e patien-
za tale , che non si poteua Condurre ne sinire meglio. E venuto il tempo,che_,
si haueua a vedere a paragone , fu la sua, e le altre di que'maestri finite del tut-
to, e date a giudicio dell'arte de' mercatanti, perche veduti tutti da i Conso'i, e da
& e^dica^ molti altri Cittadini, furono diuersi i pareri, che si fecero sopra di ciò . Erano con-
periti:me c°r' in Firenze molti forestieri , parte Pittori , e parte Scultori , & alcuni orefici„
detti• i quali furono chiamati da i Consoli a douer dar giudicio di quelle opere insieme
\x con gli altri di quel mestiero , che habitauano in Firenze . Il qual numero fiì di
54. persone, e ciaseuno nella sua arte peritissimo. E quantunque fussino infra di
loro disserenti di parere , piacendo achi la maniera di vno, a chi quella di vn' al-
tro, si accordauano nondimeno , che Filippo di ser Btunellesco , e Lorenzo di Bar-
toluccio hauessino, e meglio , e più copiofa di figure migliori, composta , e finita^
Consideratie. la storia loro : che non haueua fatto Donatola sua , ancora che anco in quella^
w^ta/ifa ''"e gran disegno. In quella di Iacopo dalla (Quercia erano le figure buone , mà.
gi degl: aree- n°n haueuano finezza , se bene erano fatte con disegno , e diligenza. L'opera
§ti.F di Francesco di Valdambrina haueua buone teste, & era ben rinetta, mà era nel
componimento conftisa. Quella di Simon da Colle era vn bel getto , perche_>
ciò fare erasua arte, mà non haueua molto disegno. Il saggio di Nicolò d'Arez-
zo, che era fatto con buona prattica haueua le figure tozze, & era mal rinetto.
Solo quella Boria , che per saggio fece Lorenzo , la quale ancora si vede dentro
all' udienza dell'arte de'mercatanti , era in tutte le pare perfettissima. Haueua
tutta l'opera disegno, & era benissìmo compoBa. Le figure di quella maniera
erano suelte, e fatte con grazia , & attitudini bellissime, & era finita con rancia
ffiprefer'fa diligenza, che pareua fatta non di getto, e rinetto con serri ,mà col fiato. Dona-
i^mfé. co , e Filippo visto la diligenza , che Lorenzo hauena vsata nell'opra sua , si tiro-
ron
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