più ordinato,e
giudicioso Ar-
chitetto dopo
il Brunellef-
co.
Aiuto Dana
fello nel latto.
vna statua.
Statua di S.
Gio. in Firen.
{e molto le.
data .'
Modello d'vn
Condotto di
gran commo.
di , & orna,
menti.
,246 ShCUNDAPAKEE
:?^^^ ne nelle virtù , viuerà honoratamente tutto il tempo di sua vita , e non hauerà bfc
, sogno ne gli virimi anni d andarli procacciando miseramente il viuere .
Attese dunque Michelozzo nella sua giouanezza con Donatello alla Scultu-
Studiar arce ™ Se ancora al disegno ; e quantunque gli si dimostrasse difficile, s'andò sempre
della Scalea, nondimeno aiutando con la terra, con la cera, e col marmo , di maniera , che nel-
,#. 1'opere , ch' egli fece poi , mostrò sempre ingegno , e gran virtù . Mà in vuq
P creduto il auanzò molti, e se stesfo, cioè , che dopo il Brunellesco, fù cenutoil più ordinato
Architettore de' tempi suoi , e quello, che più agiatamente dispensasse. & acco-
modale 1'habitatroni de' Palazzi: Conuenti , e Case , e quello, che con piu giu-
dicio le ordinasse meglio, come a suo luogo diremo : di cottui si valse Donatello,
molti anni, perche haueua gran prattica nel lauorare di marmo, 'e nelle cosede'
getti di bronzo , come ne fà fede in S. Giouanni di Firenze nella sepoltura, che fù
fatta , come si dille , da Donatello per Papa Giouanni Coscia , perche la maggior
ro d'vnafepol. parte fù códotta da lui,& vi si vede ancora di sua mano vna statua di braccia due,
tura, e visece e mezo d'vna Fede, che v'è di marmo molto bella, in compagnia d'vna Speranza,
e Carità fatta da Donatello, della medesima grandezza , che non perde da quelle.
Fece ancora Michelozzo sopra alla porta della sagrestia, & opera dirimpetto a S.
Giouanni, vn S. Giouannino di tondo rilieuo, lauorato con diligenza ; il qualfù
lodato assai. Fù Michelozzo tanto famigliare di Cosimo de' Medici, che cono-
seiuto l'ingegno suo, gli fece fare il modello della Casa, e Palazzo, che è sui canto
Palalo per di via Larga di cotta a S. Giouannino, parendogli, che quello, che haueua fatto
Cofano Medi- ( come si disse) Filippo di Set Brunellesco fusse troppo sontuoso, e magnifico,e da
ci• recargli frà i suoi Cittadini più tosto inuidia,che grandezza,ò ornamento alla Cit-
tà , ò commodo a se : per il che piaciutoli quello , che Michelozzo haueua fatto,
con suo ordine lo fece condurre a perfettione in quel modo,che si vede al presen-
te, con tante vtili, e belle comodità , e gratiosi ornamenti quanto si vede , i quali
hanno maestà, e grandezza nella simplicità loro : e tanto più merita lode Miche-
lozzo , quanto quello fù il primo ,che in quella Città fusse slato fatto con ordine
moderno, e che hauesse in fe vno spartimento di stanze, vtili, e bellissime,le can<
tine sono canate meze sotto terra cioè 4. braccia,e tré sopra, per amore de lumi,
e accompagnate da canone, e dispensè . Nel primo piano terreno sono due corti-
li con logge magnifiche, nelle quali rispondono salotti, camere, anticamere, scrit-
toi, deliri, stuffe,cucine,pozzi, fcale segrete, e publiche agiatissiine. E sopra cias-
cun piano sono habitationi, & appartamenti per vna famiglia , con tutte quelle
commodità,che possono badare non che a vn Cittadino priuato,com' era allhora
Cosimo, mà a qual si voglia splèdidissimo,& honoratislìmo Rè,onde a' tempi no-
stri vi sono allogiati comodamente Rè, Imperatori, Papi,e quanti Illustriss. Prin-
cipi sono in Europa,co infinita lode,così della magnificenza di Cosimo,come del*
la eccellente virtù di Michelozzo nell'Architettura. Essédo l'anno 1455. Cosimo
mandato in esilio, Michelozzo, che lo amaua infinitamente, e gli era fidelissimo,
spontaneamente lo accópagnò a Venezia,e seco volle fempre mentre vi slette di-
morare, là doue oltre a molti disegni,e modelli, che vi fece di habitationi prillate,
e publiche ; ornamenti per gli amici di Cosimo , e per molti gentilhuomini ; fece
luifà molte Per ordine,& aspese di CosimoJa libreria del Monasterio di S.Giorgio maggiore,
opre , eia Li- 'n°^ de' Monaci neri di Santa lustina, che fù finita, non solo di muraglia, di ban*
braria di s. C§% di legnami,& altri ornamenti, mà ripiena di molti libri. E quello fù il tratte'
Giorgio mag^ nimenro, e lo spasso di Cosimo in quell' esilio ,del quale essendo l'anno 14;4°"'
gore. chiamato alla patria, tornò quali trionfante : e Michelozzo con esso lui. Standoti
dun-
Accompagni
Cosimo a Ve-
neQa nel fuo
efilio •
giudicioso Ar-
chitetto dopo
il Brunellef-
co.
Aiuto Dana
fello nel latto.
vna statua.
Statua di S.
Gio. in Firen.
{e molto le.
data .'
Modello d'vn
Condotto di
gran commo.
di , & orna,
menti.
,246 ShCUNDAPAKEE
:?^^^ ne nelle virtù , viuerà honoratamente tutto il tempo di sua vita , e non hauerà bfc
, sogno ne gli virimi anni d andarli procacciando miseramente il viuere .
Attese dunque Michelozzo nella sua giouanezza con Donatello alla Scultu-
Studiar arce ™ Se ancora al disegno ; e quantunque gli si dimostrasse difficile, s'andò sempre
della Scalea, nondimeno aiutando con la terra, con la cera, e col marmo , di maniera , che nel-
,#. 1'opere , ch' egli fece poi , mostrò sempre ingegno , e gran virtù . Mà in vuq
P creduto il auanzò molti, e se stesfo, cioè , che dopo il Brunellesco, fù cenutoil più ordinato
Architettore de' tempi suoi , e quello, che più agiatamente dispensasse. & acco-
modale 1'habitatroni de' Palazzi: Conuenti , e Case , e quello, che con piu giu-
dicio le ordinasse meglio, come a suo luogo diremo : di cottui si valse Donatello,
molti anni, perche haueua gran prattica nel lauorare di marmo, 'e nelle cosede'
getti di bronzo , come ne fà fede in S. Giouanni di Firenze nella sepoltura, che fù
fatta , come si dille , da Donatello per Papa Giouanni Coscia , perche la maggior
ro d'vnafepol. parte fù códotta da lui,& vi si vede ancora di sua mano vna statua di braccia due,
tura, e visece e mezo d'vna Fede, che v'è di marmo molto bella, in compagnia d'vna Speranza,
e Carità fatta da Donatello, della medesima grandezza , che non perde da quelle.
Fece ancora Michelozzo sopra alla porta della sagrestia, & opera dirimpetto a S.
Giouanni, vn S. Giouannino di tondo rilieuo, lauorato con diligenza ; il qualfù
lodato assai. Fù Michelozzo tanto famigliare di Cosimo de' Medici, che cono-
seiuto l'ingegno suo, gli fece fare il modello della Casa, e Palazzo, che è sui canto
Palalo per di via Larga di cotta a S. Giouannino, parendogli, che quello, che haueua fatto
Cofano Medi- ( come si disse) Filippo di Set Brunellesco fusse troppo sontuoso, e magnifico,e da
ci• recargli frà i suoi Cittadini più tosto inuidia,che grandezza,ò ornamento alla Cit-
tà , ò commodo a se : per il che piaciutoli quello , che Michelozzo haueua fatto,
con suo ordine lo fece condurre a perfettione in quel modo,che si vede al presen-
te, con tante vtili, e belle comodità , e gratiosi ornamenti quanto si vede , i quali
hanno maestà, e grandezza nella simplicità loro : e tanto più merita lode Miche-
lozzo , quanto quello fù il primo ,che in quella Città fusse slato fatto con ordine
moderno, e che hauesse in fe vno spartimento di stanze, vtili, e bellissime,le can<
tine sono canate meze sotto terra cioè 4. braccia,e tré sopra, per amore de lumi,
e accompagnate da canone, e dispensè . Nel primo piano terreno sono due corti-
li con logge magnifiche, nelle quali rispondono salotti, camere, anticamere, scrit-
toi, deliri, stuffe,cucine,pozzi, fcale segrete, e publiche agiatissiine. E sopra cias-
cun piano sono habitationi, & appartamenti per vna famiglia , con tutte quelle
commodità,che possono badare non che a vn Cittadino priuato,com' era allhora
Cosimo, mà a qual si voglia splèdidissimo,& honoratislìmo Rè,onde a' tempi no-
stri vi sono allogiati comodamente Rè, Imperatori, Papi,e quanti Illustriss. Prin-
cipi sono in Europa,co infinita lode,così della magnificenza di Cosimo,come del*
la eccellente virtù di Michelozzo nell'Architettura. Essédo l'anno 1455. Cosimo
mandato in esilio, Michelozzo, che lo amaua infinitamente, e gli era fidelissimo,
spontaneamente lo accópagnò a Venezia,e seco volle fempre mentre vi slette di-
morare, là doue oltre a molti disegni,e modelli, che vi fece di habitationi prillate,
e publiche ; ornamenti per gli amici di Cosimo , e per molti gentilhuomini ; fece
luifà molte Per ordine,& aspese di CosimoJa libreria del Monasterio di S.Giorgio maggiore,
opre , eia Li- 'n°^ de' Monaci neri di Santa lustina, che fù finita, non solo di muraglia, di ban*
braria di s. C§% di legnami,& altri ornamenti, mà ripiena di molti libri. E quello fù il tratte'
Giorgio mag^ nimenro, e lo spasso di Cosimo in quell' esilio ,del quale essendo l'anno 14;4°"'
gore. chiamato alla patria, tornò quali trionfante : e Michelozzo con esso lui. Standoti
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Accompagni
Cosimo a Ve-
neQa nel fuo
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