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VITA DI GIULIANO DA MAIANO.
si di marmo: Benedetto si Raua.in Firenze, attendendo a lauorardi Tarsia, perche Sub nipote la
gli apportaua maggior guadagno,ehe l'altre arti non faceuano. Quando Giulia- t«>radtarfa
no da M. Antonio Roteilo Aretino, Segretario di Papa Paolo I I. fù chian aioà mFire?
Roma al seruino di quel Pontefice , doue andato , gli ordinò nel primo cortile del
palazzo di S. Pietro le logge di treuertino, con tre ordini di colonne ; la prima nel
piano da bailo , doue stà hoggi il piombo, & altri vfficj: la seconda di sopra doue Galiano và
stàil datario, & altri prelati: eia terza, & vltima, doue sono le stanze,cheispon- ÀR'ma,esuoi
dono in sul cortile di S.Pietro , le quali adornò di palchi dorati , e d'altri ornamen-
ti. Furono fatte ùmilmente col suo disegi o le logge d marmo doue il Papa dà a
benedizione, il che fù lauoro grandissimo come ancor hoggi si vede . Mà quello,
ch'egli fece di Rupenda marauiglia più , che altra cosa fù il pah zzo , eh fece per
quelPipa'insicue con la Chiesa di S. Marco di Roma -, doue andò vna infinità di
treuertini, che furono canati, secondo, che si dice, di certe v gne , vicine all'arco di
Costanrino, che veniuano à esfere co^tr forti de' fondamenti di quella parte del
colosfeo,ch'è hoggi rouinara, fm-'e per hauer allentato quell'edificio . Fù dal me-
desimo Papa mandato Giuliano alla Madonna di Loreto , doue rifondò, e fece
molto maggior il corpo di quella Chiesà ,che prima era picciola , e sopra pilastri
alla saluatica ; mà non andò più alto , il cordone , che vi era : Nel qual luogo con-
dulie Benedetto suo nepore, il quale , come si dirà, voltò poi la cupola . Dopo es-
sendo forzato Giuliano à tornare à Napoli , per finire 1'opere incominciate, gli fù
allogata dal Rè Alfonso vna porta vicina al Camello, doue andauano più d'ottanta
figure, le quali haueua Benedetto à lauorar in Firenze: mà il tutto , per la morte di
quel Rè, rimate imperfetto, e ne sono ancora alcune reliquie in Firenze nella M-
sericordia, & alcune altre n'erano al canto alla macine a'tempi nostri ; le quali non
sòdoue hoggi si ritrovino . Mà inanzi , che morisse il Rè, morì in Napoli Giulia-
nodi età di 70. anni, e fù con ricche esequie molto bonorato , hauendo il Rè fat-
to vestire à bruno 50.huomini , che l'accompagnarono alla sepoltura , e poi dato
ordine, che gli fusse fatto vn sepolcro di marmo. Rimase polito nell'auuiamento
suo, il quale diede fine a'canali per l'acque di Poggo reale . E Benedetto atten-
dendo poi alla Scultura passò in eccellenza, come si dirà , Giuliano suo zio : e fu
concorrente nella giouanezza sua d'vno Scultore , che faceua di terra , chiamato
Modanino da Modena , il quale lauorò al detto Alfonso vna Pietà con infinite^
figure tonde, di terra cotta colorite; le quali con grandissima viuacità furono
condotte , e dal Rè fatte porre nella Chiesa di Monte Oliueto di Napo-
li, Monasterio in quel luogo honoratissimo • Nella quale opera è
ritratto il detto Rè inginocchioni, il quale pare veramente
più ,che vino; onde Modanino fù da lui con grandislì-
mi premij rimunerato. Mà morto ,che sù ,come
si è detto il Rè, Polito , e Benedetto se ne 1*1-
Torna a N&Ì
poli.
Lavori Ama
porta nmasi
impersetti®
Morte diGiu^
frano , e sua
fepoltura ho-
notevole.
del nipote nel-
la Scultura.
tornarono à Firenze : Doue non molto
tempo dopo,se n'andò Polito die-
tro à Giuliano per fempre;
furono le Sculture , e
Pitture
di costoro circa gli anni di nostra
salute 1447.
Pine della Vita di Giuliano da Malano .
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PIE-