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Vasari, Giorgio; Carlo Manolessi Erben [Contr.]
Delle Vite De Piv Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Prima, e Seconda) — In Bologna: Per li Manolessi Stampatori Camerali, 1681

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https://doi.org/10.11588/diglit.72518#0374

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CT SECONDA PARTE
passati Lazaro Vasari essete stato Pittore famoso ne'tempi suoi ; non solamente
nella sua patria, mà n tutta Toscana ancora. Eciònon certo senza cagione, co-
me potrei móstàr chiaramente, se come hò fatto de gli altri , mi fiÙTe lecito,
parlare liberamente di lui. Mà perche, emendo io nato del Angue suo, si potreb-
be ageuolmente credere, che io in lodandolo passàssii termini •, lasciando da par-
Laguro Vfr te i meriti suoi, e della famiglia , dirò semplicemepte quello, che io non pollo, e
fari famiglia non debbo in niun modo tacere, non volendo mancare al vero, d'onde tutta peri-
re di Pietro de i'historia. Fù dunque Lazaro Vasan Pittor Aretino amicssìmo di Pietro della
della Fran- Francesca dal Borgoa San Sepolcro , e Tempre praticò con esso lui, mentre egli
lavorò, come si è detto, in Arezzo: Ne gli sù cotale amicitia,come sperio adiuie-
ne, se non di giouamento cagione: pere oche,doue prima Lazaro attenderla so-
lamente a far figure picciole, per alcune cofe , secondo , Aie allora si costumapa;
Sue Pittare à 'diede a far cole maggiori, mediante Pietro della Francesca. E la prima opera
frefa. in fresco,fiì in San Domenico d'Arezzo nella seconda Capella a man manca , en-
trando in Chiesi, vn San Vincenzo, a pie del quale dipinse inginocchioni,se Q
Giorgio suo figliuolo giouanetto , in habiti honorati di que'rempi, che si racco-
mandano a quel Santo,essendesi il giovane con vn coltello inauertentementc _,
percesso il viso. Nella quale opera , se bene non è alcuna inscrittione , alcuni ri-
cordi nondimeno de' vecchi di casa nostra , e l'arme , che vi è de' Vasari , fanno,
che così si crede fermamente . D ciò sarebbe senza dubbio slato in quel Con-
vento memoria, mà perche molte volte per i Soldati sono andate male le Ceratu-
re , & ogni altra colà , non me ne maraviglio. Fù la maniera di Lazaro tanto li-
mile a quella di Pietro Borghese , che pochissima differenza frà l'vna, e l'altra si
conosceua. E perche nel (uptemposi coilumaua aliai dipignere nelle bardede'
Vfodi Pitture cavalli varij lavori, e paramenti d'imprese, secondo , che coloro erano,che L/
j'?° °se portavano , fù incò Lazaro buonissimomaedro, e minimamente essendo suo
de CAM# : ۥ proprio sar figurine picciole con molta gratta, le quali in corali arhesi molto bene
onofamente'" ' accomodavano. Lauorò Lazaro per Nicolò Piccinino , e per i suoi Soldati , e
da Labaro. Capitani molte cose piene di storie ,e d'imprese , che furono tenute in pregio, e
Sue opere di con tanto suo vtile , che furono cagione, mediante il guadagno , che ne traeva^,
pregio , e di che egli ritirò in Arezzo vna gran patte de' suoi fratelli ; i quali attendendo a'Ie
guadagno misture de' vari di terra , habitauano in Cortona. Tirossi parimente incisa Lu-
all Artesice. Ca Signorelli da Cortona suo nipote , nato d'vna sua sorella , il quale , essendo di
buono ingegno , acconciò con Pietro Borghese , accioche imparasse l'arte della
Pittura , il che benissimo gli riuscì , come al tuo luogo ridirà. Lazaro dunque at^
tendendo a studiare continuamente le cose dell'arte , ri sece ogni giorno più ec-
Suoi difogni, celiente, come ne dimofìrano alcunidifegni di sua mano molto bnoni , che sono
. nel nostro libro. E perche molto si compiaceua in certe cose naturali , e piene
d'affetti, nelle quali esprimeua benissimo il piagnere,il ridere, il gridare, la pam
lenita curio- ra> il tremito, e certe rimili cose, per lo più,le sue Pitture son piene d'uwentioni
sornente gli così fatte : come si può vedere in vna Capellina dipinta a freseo di suamancine
assetti @fy„ San Gimig nano d'Arezzo, nella qualè vn Crocifislo , la Nostra Donna , S.Gio-
rali. vanni , e la Maddalena a piè della Croce , che in vare attitudini piangono così
vivamente , chegli acciusfarono credito, e nome frà i suoi Cittadini. Dpinse
Drappo urti- in sui drappo , per la Compagnia di Sant'Antonio della medesima Città vn Gon-
si"oJo in A- salone , che ri porta a processione , nel quale fece Giesù Chrflo alla colonna ntr
"«'• do, e legato con tanta vivacità , che parche tremi , e che tutto risletto nell<_,
(palle sosterisca con incredibile humilità , e pacienza le percosse , che due Giu-
1 dei
 
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