to, è da gl™ altri de' quali si è insine a qui ragionato ; si andana continuando il m&
desimo modo di fare se ben conosceuano gli artefici , che nelle Pittuiea tempera
''"" lo s mancauano l'opere d'vna certà morbidezza, e viuacità soche harebbe potuto arre-
' care , trottandola , più gratia al disegno, vaghezza al colorito , e maggior facilità
nell' vnire i colori insieme, hauendo eglino sempre vsato di tratteggiare 1' opere
. loro , per punta solamente di pennello: Mase bene molti haueuano.sofisticando,
vartedfcol- cercato & tal cosa, non però haueua ninno trottato modo, che buono fusse;ne
'di dib^rr v'ando vernice liquida, o altra sorte di colori mescolati nelle tempere. E fràrnok
° ti, che cotali cose, o altre limili prouarono, ma in vano , furono Aiesio Basso
uinetti , Pisello , e molti altri, a ninno de' quali non riuseirono 1' opere di quella
bellezza, e bontà , che si erano invaginato . E quando anco hauessìno quello, che
cercauano, trottato, mancaua loro il modo di fare , che le figure in tauola posassi-
no, come quelle, ehe si fanno in muro , & il modo ancora di poterle leuare , lenza
se n'andasse il colore , e eh' elle reggessino , nell' essere maneggiate , ad ogni per-
cola . Delle quali cose, ragunandosi buon numero d' artefici, haueuano senzo
flutto , molte volte disputato. Quello medesimo desiderio haueuano molti ele-
ttati ingegni, che attendeuano alla Pittura fuor d' Italia, cioè i Pittori tutti di Fram
eia, Spagna , Alemagna, e Prbuincie. Auuenne dunque stando le cose in quelli
Assetto delln termini, che lauorando in Fiandra Giouanni da Bruggia , Pittore in quelle parti
vernice in & molto stimato, per la buona pratica, che sihaueua nel mestierp acquistato, cheti
m tauola di mife a prouare diuerse sorti di colori , e come quello , che si dilettarla dell'alchi-
Gio^a Brug- mja , a far di molti olj, per far vernici , & altre cose secondo i ceruelli de gli hoo-
^" * mini sofistiQi, come egli era. Hora hauendq vna volta frà l'altro durato grandissi-
mafatica itsdipignere vna tauola , poiché 1' hebbe con molta diligenza condotta
a fine, le diede la vernice , e la mise a leccar al Sole, come si costuma : Ma ò per-
che ilcaldo busse violente , ò forsè mal commesso il legname, ò male Cagionato ,
la detta tauola si aperse in sulle commettiture di mala sorte . La onde , veduto
Giouanni il nocumento, che li haueua fatto il caldo del Solo , deliberò di far sì,
che mai più gli farebbe il Sole così gran danno nelle sue opere. E cosi recatoli
non meno a noia la vernice , che il lauorare a tempera, cominciò a pensare di tro-
uar modo di fare vna sorte di vernice , che seccadè all' ombra , senza mettere al
-Sole le sue Pitture. Onde poiché hebbe molte cose (perimentate, e pure, e mef-
colate insieme , alla fine trouò , che 1' olio di seme di lino , e quello delle noci , frà
tèli, somentai tanti , che n' haueua prouati ; erano più seccatiui di tutti gii altri . Questi dun-
eon vfo vàie que bolliti con altre sue misture, gli fecero la vernice , che egli, anzi tutti i Pittori
,e,la vernice del Mondo haueuano lungamente di siderato. Dopo fatto sperienza di molte al-
^ Gio, tre cofe, vide, che j| mescolare i colori con quelle sorti d'olij, daua loro vna tem-
pera molto forte ; e che secca non solo non temerla l'acqua altrimenti , ma accen-
derla il colore tanto forte , che gli daua lustro da per se senza vernice . E quello,
che più gli parue mirabile fù, che si vniua meglio , che la tempera infinitamente .
Per cotale inuentione rallegrandoli molto Giouanni, si come era ben ragionerie-
Z' inuentione le, diede principio a molti lauori, e n' empiè tutte quelle parti con incredibile pia-
sPublic^ con cere de' popoli, & vtile suo grandissìmo , il quale aiutato di giorno in giorno dal-
"^° ''" ' la sperienza, andò facendo tempre cose maggiori, e migliori. Sparla nonmol-
'0"è to dopo la fama dell' inuentione di Giouanni, non solo per la Fiandra, ma per l'I¬
talia, e molte altre parti del Mondo , mise in desiderìo grandissimo gli artefici di
sapere in che modo egli desse all'opere sue tanta persezione. I quali artefici,
perche vedeuano l'opera , e non (apeuano quello , che eghfiadoperasfe , erano
desimo modo di fare se ben conosceuano gli artefici , che nelle Pittuiea tempera
''"" lo s mancauano l'opere d'vna certà morbidezza, e viuacità soche harebbe potuto arre-
' care , trottandola , più gratia al disegno, vaghezza al colorito , e maggior facilità
nell' vnire i colori insieme, hauendo eglino sempre vsato di tratteggiare 1' opere
. loro , per punta solamente di pennello: Mase bene molti haueuano.sofisticando,
vartedfcol- cercato & tal cosa, non però haueua ninno trottato modo, che buono fusse;ne
'di dib^rr v'ando vernice liquida, o altra sorte di colori mescolati nelle tempere. E fràrnok
° ti, che cotali cose, o altre limili prouarono, ma in vano , furono Aiesio Basso
uinetti , Pisello , e molti altri, a ninno de' quali non riuseirono 1' opere di quella
bellezza, e bontà , che si erano invaginato . E quando anco hauessìno quello, che
cercauano, trottato, mancaua loro il modo di fare , che le figure in tauola posassi-
no, come quelle, ehe si fanno in muro , & il modo ancora di poterle leuare , lenza
se n'andasse il colore , e eh' elle reggessino , nell' essere maneggiate , ad ogni per-
cola . Delle quali cose, ragunandosi buon numero d' artefici, haueuano senzo
flutto , molte volte disputato. Quello medesimo desiderio haueuano molti ele-
ttati ingegni, che attendeuano alla Pittura fuor d' Italia, cioè i Pittori tutti di Fram
eia, Spagna , Alemagna, e Prbuincie. Auuenne dunque stando le cose in quelli
Assetto delln termini, che lauorando in Fiandra Giouanni da Bruggia , Pittore in quelle parti
vernice in & molto stimato, per la buona pratica, che sihaueua nel mestierp acquistato, cheti
m tauola di mife a prouare diuerse sorti di colori , e come quello , che si dilettarla dell'alchi-
Gio^a Brug- mja , a far di molti olj, per far vernici , & altre cose secondo i ceruelli de gli hoo-
^" * mini sofistiQi, come egli era. Hora hauendq vna volta frà l'altro durato grandissi-
mafatica itsdipignere vna tauola , poiché 1' hebbe con molta diligenza condotta
a fine, le diede la vernice , e la mise a leccar al Sole, come si costuma : Ma ò per-
che ilcaldo busse violente , ò forsè mal commesso il legname, ò male Cagionato ,
la detta tauola si aperse in sulle commettiture di mala sorte . La onde , veduto
Giouanni il nocumento, che li haueua fatto il caldo del Solo , deliberò di far sì,
che mai più gli farebbe il Sole così gran danno nelle sue opere. E cosi recatoli
non meno a noia la vernice , che il lauorare a tempera, cominciò a pensare di tro-
uar modo di fare vna sorte di vernice , che seccadè all' ombra , senza mettere al
-Sole le sue Pitture. Onde poiché hebbe molte cose (perimentate, e pure, e mef-
colate insieme , alla fine trouò , che 1' olio di seme di lino , e quello delle noci , frà
tèli, somentai tanti , che n' haueua prouati ; erano più seccatiui di tutti gii altri . Questi dun-
eon vfo vàie que bolliti con altre sue misture, gli fecero la vernice , che egli, anzi tutti i Pittori
,e,la vernice del Mondo haueuano lungamente di siderato. Dopo fatto sperienza di molte al-
^ Gio, tre cofe, vide, che j| mescolare i colori con quelle sorti d'olij, daua loro vna tem-
pera molto forte ; e che secca non solo non temerla l'acqua altrimenti , ma accen-
derla il colore tanto forte , che gli daua lustro da per se senza vernice . E quello,
che più gli parue mirabile fù, che si vniua meglio , che la tempera infinitamente .
Per cotale inuentione rallegrandoli molto Giouanni, si come era ben ragionerie-
Z' inuentione le, diede principio a molti lauori, e n' empiè tutte quelle parti con incredibile pia-
sPublic^ con cere de' popoli, & vtile suo grandissìmo , il quale aiutato di giorno in giorno dal-
"^° ''" ' la sperienza, andò facendo tempre cose maggiori, e migliori. Sparla nonmol-
'0"è to dopo la fama dell' inuentione di Giouanni, non solo per la Fiandra, ma per l'I¬
talia, e molte altre parti del Mondo , mise in desiderìo grandissimo gli artefici di
sapere in che modo egli desse all'opere sue tanta persezione. I quali artefici,
perche vedeuano l'opera , e non (apeuano quello , che eghfiadoperasfe , erano