Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Vasari, Giorgio; Bellotti, Michele [Oth.]
Ragionamenti Del Signor Cavaliere Giorgio Vasari Pittore E Architetto Aretino Sopra Le Invenzioni Da Lui Dipinte In Firenze Nel Palazzo Di Loro Altezze Serenissime: Con Lo Illustriss. Ed Eccellentiss. Signore D. Francesco Medici Allora Principe Di Firenze ... — In Arezzo: Per Michele Bellotti Stampat. Vescov., 1762

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.72028#0052
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
34 RAGIONAMENTI
Trittolemo, è il dominio datovi dal Duca vostro Padre, e Signore, acciò
polliate distribuire a' vostri servidori, e amici il bene, che Iddio, ed egli vi
provvede.
P. Ho tutto inteso, e mi sono piaciute assai; ora finiamo quello ragionamen-
to. Vogliamo entrare in quello scrittojo per finire questo che manca?
G. Entriamo. Questo scrittojo, Signor Principe, il Duca se ne vuole fervire,
per quelli ordini di cornice, che girano attorno, e che posano in su que-
lli pilastri, per mettervi sopra statue piccole di bronzo, come V. E. vede,
che ce n'è una gran parte, e tutte antiche , e belle; fra queste colonne ,
e pilastri, e in queste cadette di legname di cedro terrà poi tutte le sue
medaglie, che facilmente si potranno lenza confulione vedere, perchè le
greche saranno tutte in un luogo, quelle di rame in un' altro, quelle d'ar-
gento da quefl'altra banda, e cosi quelle d'oro.
P. Che si metterà in questo quadro di mezzo fra queste colonne?
G. Si metteranno tutte le miniature di Don Giulio , e di altri Maestri ec-
cellenti , e pitture di cole piccole, che sono filmate gioje nell' esser loro ;
e sotto quelle cadette appiè di tutta quest' opera Daranno gioje di diver-
se sorti, le conce in questo luogo, e quelle in rocca in quest'altro; e in
quelli armarj di sotto grandi i cristalli orientali, li sardoni , corniole, e
cammei daranno; in quelli più grandi metterà anticaglie, perchè, come sà
V E., n'ha pure assai, e tutte rare.
P. Mi piace assai, ed è bene ordinato; ma sarannoci tante figure di bron-
zo , che empino tanti luoghi , quanto rigira tre volte questo scrittojo , e
questi ordini, che avete fatto per quelle.?
G. Sarannovi, e fra 1'altre quelle, che sono date trovate ad Arezzo , con
quel Lione che ha appiccato alle spalle quel collo di capra antico.
P. Non dicono costoro, Giorgio, che ella è la chimera di Bellorofonte fat-
ta da'primi Etruschi antichi?
G. Signor sì, ma di questo ne ragioneremo altra volta, come ne darà l'oc-
catione, quando saremo nella Sala di sotto, dove ella è posta.
P. Or dite su adunque del quadro grande, che avete dipinto in questo cie-
lo; che figura è quella?
G. Signore, quella è una delle nove Muse detta Calliope figliuola d'Apollo;
nè ci ho fatte 1' altre otto sorelle, perchè in quella saranno gli frumenti
loro; quella alza , come vedete, il braccio ritto al Cielo, e con la teda im-
petra grazia , e seienza per l'altre sue sorelle; ha uno Frumento antico
da sonare in mano, per la sonorità della voce, e lotto i piedi uno oriuolo,
dinotando, che camminando nella continuazione delli fiudj, il tempo s'
acquista.
P. Perchè li fate voi tanti Frumenti attorno, e tanti suoni con la palla del
mondo appresso.? quelle acque dietro alle spalle, e quel monte, e quel bo-
sco, dichiaratemeli un poco..
G. Quello è il monte Castalio, limpido, e chiaro per le seienze, le quali vo-
glie no essere chiariffime, e abbondanti; il boseo si fa per la solitudine, vo-
lendo tutte le seienze avere quiete, e riposo, fuggendo li romori delle cor-
ti, e le avarizie del Mondo.

r. Di
 
Annotationen