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Vasari, Giorgio; Bellotti, Michele [Oth.]
Ragionamenti Del Signor Cavaliere Giorgio Vasari Pittore E Architetto Aretino Sopra Le Invenzioni Da Lui Dipinte In Firenze Nel Palazzo Di Loro Altezze Serenissime: Con Lo Illustriss. Ed Eccellentiss. Signore D. Francesco Medici Allora Principe Di Firenze ... — In Arezzo: Per Michele Bellotti Stampat. Vescov., 1762

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https://doi.org/10.11588/diglit.72028#0056
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g8 RAGIONAMENTI
6. De! suo imperio non si fa scettro, emendo principale capo di tutti gli Dei;
il fulmine se gli fa , perchè egli , come Padrone del Cielo, co' fulmini per-
cuote la terra; e le tre punte, come s'è detto, puniscono non solo i su*
perbi, ma ancora gli altri, che errano.
P. Fu certo grande uomo; poreità, che sola si concede al sommo Fattore.
G. Spesso interviene, che si adora tale uomo per Iddio, che è una bestia , ed
è grandissima empietà, e ignoranza; ma per tornare, quelli abitò il Monte
Olimpo, e ricevè in ospizio tutti li Re, e Principi de' popoli, e venivano
a lui tutti quelli, che avevano liti, ed erano con giudizio retto da lai deci-
se; rimunerò , e accarezzò grandemente quelli, che con industria fussono
inventori delle novità, che portarono utile alla vita umana ; ed egli fu di
infinite inventore per salute, e comodo de'suoi popoli; divise gl' Imperj
con Fratelli; e ad amici, e parenti donò ; lasctò leggi, ordini, e coitami da
ottimo Principe.
P. Quello averlo fatto sopra tutti gli Dei, pur si vede che lo meritava ope-
rando bene, che ne dite?
G. Egli è veto; e certo è, che anche con astuzia aggiunse gloria alla sua
grandezza, la quale ho fatta in quello quadro grande verso la finestra, e
l'ho finta vecchia, con acconciatura di capo, dentrovi due ale, e tra i
capelli canuticci due serpi, e nella sinistra mano una lucerna accesa.
R Dove salciate voi lo specchio, che ella tiene nella delira, guardandovi^
dentro? ditemi un poco i suoi lignificati.
G. Sempre nelle persone, che vivono assai, è lo (perimento, e 1'astuzia ; le
due serpi sono attorno al capo per la prudenza, e le due ali per il tempo
palato, che è già volato via; lo specchio si mette per il presente, e la
lucerna accesa per il futuro, antivedendo per vigilanza il tutto-
P. Bella fantasia ; ma ditemi, che femmina è quella, che nella delira mano
ha quelle palme, e nella sinistra quel trofeo, e quelle altre armi attorno?
G. Signor mio, quella è figurata per la gloria, e quell'altra è la liberalità ,
come vedete in quell' altro quadro, con quel bacino in mano pieno di de-
nari, gioje, catene d'oro , rivefciandole in giù, che si fece adorare come fece
Giove, e diventò gloriosissima.
P. Mi piace; ma che figurate voi questo bel giovane armato all' antica con
quelle corone di lauro, di quercia, di gramigna, con tanti trofei, e tan-
te palme, e olive intorno?
G. Quello è fatto per l'onore, che acquistano gli uomini , che per fatiche d'
armi ricevono le ccrcne navali, rolfrali, o murali, i quali animosamente
combattendo, si fanno sopra gli altri onorati, come se fussero Iddii; e per-
chè quelle quattro virtù furono larghe nel sommo Giove, si mostra la via
a' Principi , che vadano imitando queste quattro virtù.
P. Sono satisfatto; ternate alle Borie, lo veggo qui nel fregio, che s'aggira
intorno alla camera, tanti putti naturali ignudi, che reggono in varie at-
titudini il palco, e quelli quattro paesi, che cosa sono?
G. In uno è Giove trasformato in Cigno, del quale, abbracciandolo Leda, e
ingravidata di esso, ne nacque poi Caslore, e Polluce, ed Elena; nelli altri
vi sono sacrifizj di più animali fatti dalli uomini al sommo Giove.
P, Tutto
 
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