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Venturi, Adolfo
Storia dell'arte italiana (Band 2): Dall'arte barbarica alla romanica — Milano, 1902

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https://doi.org/10.11588/diglit.14299#0138
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— 108 —

le gemme ovali o poligone alternate con le tonde, le file di
perline contornano ogni cosa. Ora, in tutta questa decora-
zione può vedersi lo scadimento dell'arte classica, ma pure
in tanta pompa e nelle irti superficie e nell'inesperienza pri-
mitiva si vedrà il gusto barbarico.

Le reminiscenze orientali, che lasciano traccia nelle arti
medioevali, derivano in parte da Bisanzio, ma principalmente
sono un riflesso dell'arte dei barbari, ricordi del loro luogo
d'origine. La decorazione animalistica non è importata dalla
Grecia, ed è propria dei Germani in quella particolare sua
forma primitiva medioevale, dove passano in rassegna i gri-
foni, i centauri che tengono del marthicore orientale, i ser-
penti, i leoni, i guepardi. Questi animali riempiono gli spazi
e prendono un'importanza che nell'arte classica non ebbero
mai. E la rigida stilizzazione di tutto, dell' uomo e della belva
e della pianta, nella forma che trovasi nelle industrie bar-
bariche, tale da rendere irriconoscibile ogni cosa vivente,
può derivare dalla inattitudine progressiva degli artefici ; ma
i barbari ne fornirono primi l'esempio.

I barbari s'incontrarono con gli artefici romani in cerca
d'effetti coloristici; ma essi avevano già fatto gran prò dei
trafori in lamine sovrapposte a un fondo liscio, per ottenere
forti effetti di luce e di ombre ; dello sbalzo ne' metalli, perchè
la luce si riflettesse sopra superficie oblique; dell'incasso di
granati e di vetri nell'oro, e dello smalto. Il Riegl vede in
tutte queste forme tecniche l'arte della Decadenza romana,
non quella barbarica delle migrazioni; mentre tra l'arte che
cerca la fuggita potenza nei forti effetti e quella primitiva
che si allieta di contrasti di luce, d'iridescenza e di splendori,
vi è un riscontro, ma come tra una femmina che si mette in
pompa per nascondere le rughe del vizio e degli anni, e una
fanciulla che avviva la sua bellezza fresca e forte.

L'arte romana iniziò i barbari, ma essi ridussero a loro
talento mezzi e forme, che diffusero dovunque arrivò la loro
saetta o la loro lancia.
 
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