Venuti, Domenico: I tempi di Pesto: deser eseguito d'ordine di sua maestá la regina delle Due Sicilie (Rom, 1805)

Arti, e la conservazione dtgl! antichi monumenti. Ma
la semplicità dell'opera, e la vera srrada di render Pe-
sto alla dovuta celebrità , con rappresentarne esatte--le
sue rovine , ecciterà all' imitazione i dotti , e risolve-
rà tantosto una questione dopo tanti sforzi ,, e contra-
dizioni ancora indecisa.

Imperciocché considerata la giustezza delle proporzio-
ni ,- confrontata la sublimità dello stile cogli avanzi
più celebri della Greca $'..%■ Romania .magnificenza j si
potrà ancora riconoscere quale, dovesse essere, anterior-
mente , "dà quella serie, cognita di grandi imprese, che
distìnsero le due più grandi Capitali avanti 1' epoca
della loro conosciuta grandezza . .Ecco il luogo oppor-
tuno alle ricerche erudite , ecco il campo delle lettera-
rie tenzoni. Giacché fissato doversi la gloria di Pesto
ricercar -nelle sue rovine., resterà dipoi libero ad ognu-
no rintracciarne i'òjfigihe , stabilir se è possibile l'epo-
ca del suo ingrandimento, decidere fra i dubbj , che
nascono dall' oscurità degli, antichi Scrittori , Ne sarà
quindi inutile mostrar nei seno Possidoniate gì' indizj
della celebre spedizione Argonautìca (ir), o rintracciar
nel bosco dì Diana il luogo ove era quella pietra su-
perstiziosa , dalla cui fama tirato Ercole (io) , vi ap-
prodò . Anche quelle ammirabili acque atte secondo

(15) Strab. Geograp. Hb. I. pag. su, et !ib. 5. pag. 2J8.;
(io") Diodor. Biblioth. Hìst. Hb. IV. pag. 165.