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Venuti, Domenico
I tempi di Pesto: deser eseguito d'ordine di sua maestá la regina delle Due Sicilie — Rom, 1805

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https://doi.org/10.11588/diglit.990#0025
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2S

Queste , oltre che imitano esattamente la nobiltà
dell' antico stile , sono poi adattatissime a dar X idea
di quelle virtù , che adornando i Regnanti ai quali
sono dirette , formano all' istesso tempo la felici-
tà de Popoli soggetti, e f ammirazione delle stranie-
re Nazioni. Se il luogo lo tollerasse , si potrebbe faci-
lissimamente mostrarne la coerente verità , che sì vede
per altro chiara, al solo udirne, o leggerne le parole.

I modelli dei Trofei sono del Sìg. Filippo Albaccì-
ni giovane di grande abilità nella Scultura già cognito
in Roma per il Diomede colossale, e 1* Achille mori-
bondo al naturale, opere esegnite con grande intelligen-
za di disegno , e gusto di belle forme , e che si am-
mirano in gesso nello studio del Sig. Cerio suo Padre.

TEMPIO PRIMO.

II Tempio grande sì crede dedicato a Nettuno, quan-
tunque nessun indizio vi si scorga, di tale, o di altra
divinità . La congettura si fonda probabilmente nel
culto , che in particolar modo esercitavano i Pestani
verso questo Nume, e le medaglie lo confermano, e
il nome di Possidonia dato alla Città .

L' Archittettura, è Dorica, secondo le più vere os-
servazioni pubblicate nel Tomo I. delle memorie sulle
Belle Arti. {33)

(3J) Ch. Sig. Ca». Onofrio Boni.

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