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Verazi, Mattia; Sacchini, Antonio; Dauvigny, Louis Aimé [Hrsg.]; Scotti, Josué [Hrsg.]; Karl Eugen <Württemberg, Herzog> [Gefeierte Pers.]
Callirhoe: Ein Singspiel, welches an dem hohen Geburts-Fest, Seiner Regierenden Herzoglichen Durchlaucht, zu Würtemberg auf der grossen Herzoglichen Schaubühne in Ludwigsburg vorgestellet worden — Stuttgart, 1770 [VD18 14074370]

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https://doi.org/10.11588/diglit.26822#0116
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XI2

BALLO SECONDO.

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L/e donzelle del feguito di Calliroe, con leggiadre danfe
intorno al rogo aggirandoli, fan l’introduzzione del ballo.

Il gran facerdote fi avanza. L’immortalità, ch’ei
promette al nome di quella, che fra di loro non ricuferà
per la principefla immolarli, deflanelle accefe menti così
vive fiamme d’onore, che della preferenza tutte reciproca-
mente fi contrariano il vanto.

Ad opporli al generofo difegno folleciti, ed affannofi
accorrono i nobili Affini, alle cui nozze le donzelle di Me-
dia fon già deflinate. Combattute le amorofe vergini da’
repugnanti affetti d’ambizione, & d’amore ad intiepidirli, &
a vacillare incominciano.

Una però dell’altre più rifoluta, da potente fa natiimo
di gloria ternamente agitata, di mezzo alla fluttuante fchie-
ra fiaccandoli, volontaria preferitali a compire il fagrifìzio
propollo; & in poter de’facri minillri coragiofamente ab-
bandonali.

S’accende allora un’ altra volta il rogo, nell’ atto che
de’fagri arredi fi adorna, e velie la vittima. Rapido vola il
fuo tenero amante per trattenerla. Ma inefficaci fon le
fue preghiere, non an più bufato incanto i folpiri. Polfono
ben le lue fmanie fpremer dall’amate pupille qualche pieto-
fa filila di pianto ; ma l’alma forte non cede a’reiterati affai»
ti della più violenta paffione.

Prefi
 
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