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Visconti, Giambattista Antonio; Visconti, Ennio Quirino
Il Museo Pio-Clementino (Band 4): Bassirilievi del Museo Pio-Clementino — Rom, 1788

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https://doi.org/10.11588/diglit.3454#0015
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BASSIRILIEVI
DEL MUSEO
P IOCL E M E N T IN O



T A V O L A L IL IILIV. V. VL VII E VIIL
CANDELABRI <*>
QUesti due superbi Candelabri elegantiisimi neir invenzione e negli ornamen-
ti , squisiti neIT elocuzione degl' intagli e de* baslìrilievi , dissinti
^i ■■■ ' per Ja mole a scgno che può comprendere chiunque li mira ,
giusta T osTervazione di Tullio (a) , non all' apparato de' privati banchetti , ma
alla decorazione di qualche ampJissimo tempio elTere flati destinati \ sono i monu-
menti da quali ci piace incominciare la descrizione delle antiche sculture a bailori-
lievo, che si adunano in tanta copia nel Museo Pio - dementino. L' eccellenza
non solo delle sei immagini scolpite nelle are sottopostevi chiedeva queflo primo
luogo 9 ma P ordine mitologico sin dal cominciamento prescrittoci 1' esiggeva ; rap-
presentandone alcune fralle più antiche e venerate Deità del paganesìmo.
Quindi è , che dopo aver osTervato nella prima tavola il disegno d'uno de Can-
delabri , nelle tre ièguenti ci si presentano i baslìrilievi che sono scolpiti ne' tre lati
della sua base o ara. E così nella tavola quinta si ha la figura del secondo Candela-
bro , come nelle altre tre che sieguono , i disegni de bassìrilievi che lo abbellirono.
Un' ara triangolare forma il basamento de Candelabri. E' appoggiata questa
su tre zampe di fiera, che polano sovra un gran plinto pur triangolare ornato di qual-
che membro di architettura. Le tre zampe non fan rimanere traforo alcuno nel
marmo, come nell'are di altri candelabri si vede (£) , ma scolpite su d'un pezzo
unito, lasciano fra loro tre spazj , riempiti con buon guflo d' alcuni fogliami
disposti con simmetria.
Tom.lK A Gli

BASSI
RILIEVI

(*) Alti il primo palmi io. e once quattro, il secondo palmi io. to su cui posano, e 'I tronco dell'ara j isolate sono àncora ne'do-
scarsi . ' dici candelabri scolpiti a bassòrilievo nel portico della Rotondi "
(a) Cic. in Verr. lib. IV. §. 28: Candelabrum ea magnitudine, ut in- Ne' nostri Candelabri questa parte è aggiunta modernamente
selli gì pojjet, non ad homìnum apparatum, /ed ad ampliami templi or- ta bensì da un' ara antica trovata a Napoli, e trasportata in Inoh'ltC°PU"
namentum ejje jaBum ..->". , . r . ' T ^ndi manca nd rarae che ne ha <*"<> Winckelmann ne' ìommelti
(b) In un candelabro; la cui base e riportata dal Caylus tom. I. Inditi n.30., e in quelle figure che ne ha pubblicate 1 S P ■
.lxxxii. , le tre zampe sono isolate, e lasciano un vuoto fra '1 plin- Commentarla de antiq. scalptor. nelle tavole aggi un

Pi

aggiunte tomo I. e il.
 
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