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Visconti, Giambattista Antonio; Visconti, Ennio Quirino
Il Museo Pio-Clementino (Band 4): Bassirilievi del Museo Pio-Clementino — Rom, 1788

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https://doi.org/10.11588/diglit.3454#0006
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V

PREFAZIONE
*
\J ueBo quarto volume , la cui edizione , come su avvertito nella prefazione del fecondo,
si fremette a quella del terzo , contiene circa la metà delle antiche sculture a bassorilie-
vo , che arricchirono il Museo Vio-dementino , e tutte slettano alle varie clajjì delle di-
vinità del pagane/imo.
Il metodo delle spiegazioni è precifamente lo Besso tenuto ne precedenti volumi.
La copia maggiore d* erudite ricerche che quefto genere di monumenti somminiftra m ha
indotto a rimandar nelle note ogni più minuta indagine , riserbando nel tefìo folamente
le più ejfenziali. Si è provveduto con ciò e alla curìosità degli Budiofì ed al lor commodo,
eftenuando in tal guifa la mole e il peso del gran volume , onde contenendo un asfai
maggior numero d' osservazioni, non sojse poi mm trattabile degli antecedenti. Siccome
non mi fa d'uopo che d'altro rimanga prevenuto il leggitore , m apprositterò di questa
opportunità per trattenerlo con alcune rìflesìoni generali fu V origine e gli tifi delle an-
tiche sculture a bqsorilievo , argomento delibato appena da que scrittori che hanno illw*
Brato ex-profejfo la Boria delle arti Greche .
1 baffi-rilievi formano la più ricca , la più varia , la più certa elase di tutta
V antichità sigurata. Qui le immagini han potuto più facilmente confervare i lor sirn-
boli ed attributi retti della tavola di marmo che serve loro di fondo , e meno espoBi
che non lo fieno V eBremità delle sigure isolate. Qui le figure Befie unite nella Boria
medefima rimangono meno equivoche , e vengon determinate e sichi ari te una dall' altra
vicendevolmente , e tutte dal sioggetto principale. Qui s apprendono molte ignote circqfìan-
ze delle antiche savole , si ravvifa il guso del comporre antico , fi riconoseon le copie
delle più celebri dipinture.
Con che nome dijìinguejser gli antichi queslo genere di scultura non è certo sra
gli eruditi', alcuni chiamano con poca accuratezza i basìrilievi Anaglypha, parola gene-
rica , ufata soto adiettivamente , e di signisic azione non abbaflanza determinata : altri abu-
Jivamente Toreumata , vocabolo cti esiprime nel Suo proprio signisicato i foli basìrilievi
esieguiti in metallo o in avorio , e che col cesello fi conducevano , inteso alcuna volta
da Greci per rópoc. Credo d' efere il primo ad aver avvertito sì nel tomo li. di quefty opera
tavola B. num.iz. pag.108., s) e più chiaramente alla tav.XXXVlIl. pag.*j$. nota (b)
del presente , che il proprio vocabolo ufiato da Greci per indicare il hqsiorilievo su tvttos ,
e che typus su anche da Latini sicrinori ufùrpato nel sensio ftesio .
Ver queBi ultimi , oltre il luogo ivi recato di Cicerone nelle lettere ad Attico dove
parla de basìrilievi chiamandoli typos quos teftorio includa! ; merita offervazione anche
il pqssò di Plinio , // quale desicrivendo il ritratto a baforilievo sittile , che sece Dibutade
Corintio del suo genero , dice che la siglia , umbram ex facie eius ad lucernam in pariete
Tom.lK b Jincis
 
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