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Visconti, Giambattista Antonio; Visconti, Ennio Quirino
Il Museo Pio-Clementino (Band 4): Bassirilievi del Museo Pio-Clementino — Rom, 1788

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https://doi.org/10.11588/diglit.3454#0007
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VI

lineis circumscripsit : quibus pater eius impressa argilla typum fècit [i]. Ma ciocché
pone fuor di dubbio la mia qfserzione è l'uso che fanno i Greci di queBo vocabolo :
e tacendo il luogo di Strabone accennato nel tomo 11. I e., e molti di Paufania che co-
llantemente ufa in tal ftgniftcato la voce tutto? per tutta la fua opera , rilevati da me
alla pag.75. (b) del pr e/ente volume : ne fcelgo uno dello feriti or e medejìmo che non ìaseia
luogo a queflione . Descrivenio egli il tempio di Proferpina 9 fovrannomata Aso-ttóiw presfo
Megalopoli in Arcadia , così ne va enunciando i portici e i bassirihevi \if\ : StW rè km
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noxósiioc è AvKÓpT*. Porticus ad dexteram est, & in pariete TYPI e candido marmo-
re , in altero Parcae sunt elaboratae ... in altero vero Hercules. . . Inter eos quos
percensui TYP0S tabella est ... In typis qui sequuntur Nymphae sunt & Panes ,
in quarto vero Polybius Lycortae.
QueBo Jìgnisicato della voce TYPVS omefso da LeJJìcogrqsi Greci e Latini la cagio-
nato qua e là equivoci e false interpretazioni . Intanto può rijletterfì , che queBa voce
divenuta in tale occqjìone tecnica , ebbe origine , come gran parte , da idee comuni
e volgari. TuW prendesì alcuna volta dagli Scrittori per /' imprejsìone rilevata che fanno
fulla cute le battiture , e che vibex da Latini fu detta . La connejjìone di fìmiglianza
di Jijsatte ve/ligia co' mezzi rilievi è facile ad immaginar/i. Tantoppiu meritarono queflo
nome i bajirilievi di argilla , che dal calco appunto del cavo originale vennero esprejjì,
e che poi a maggior diflinzione , dijfondendojì e perfezionandojì V arte fur detti EQypa.
Non v ha cofa che faccia argomentare /' essrema antichità delle arti del difegno
in Grecia , quanto la remotijjìma età de bafflrilievi . Qucfla maniera di /culture non pub
e/Sere Bata la primordiale dell' arte. // primo paJSo della imitazione dee ejsere flato quello
che si propose esprimere le sigure isolate quali in natura appari/cono , e quali veggiamo
tentarjì in materie facilmente trattabili per fin dà fanciulli. V arte del baJSorilievo è men
femplice , come compofla dalla scultura , e dal difegno in piano de' contorni , eh' è il pri~
mo elemento della pittura. Il Conte di Caylus \j§ refi a con ragione ammirato , che
Plinio riferisea a Dibutade Corintio nomato poc anzi i principi della plastica , non fup-
ponendo coBui più antico de tempi fiorici. Offerva 'egli , che la toreutica de metalli ,
che per la deserizione dello seudo d Achille dovè eJSere ante-Omerica , non pub supporsì
fennon di lunga mano posteriore alla plaftica. Ma v ha argomenti d' antichità anche
maggiore oltre i dedotti dal Cqylus. Omero BesSo fa menzione del Coro d'Arianna , opera
di Dedalo , che si conser-vava a suoi tempi in Gnofto [4] . Paufania che vissè nel secon-
do secolo dell' Era criBiana , al cui tempo durava ancora quel monumento , e infegncL*
ctì era un bafìorilievo di marmo. Parlando egli delle opere di Dedalo , che sujjìsìevano
ancora a suoi giorni , per la maggior parte Jìmulacrì di legno ( ?<jW ) , aggiunge,
che

\

[1] Lib.XXXV. cap.XIL §. XI//7.
[2] Arcad. XXXVIL

[3] Memoires de l'Academie des inscriptions, tomo XXVI, in 4.^.302,
[4] H» 2- v. 590.
 
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