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Visconti, Giambattista Antonio; Visconti, Ennio Quirino
Il Museo Pio-Clementino (Band 4): Bassirilievi del Museo Pio-Clementino — Rom, 1788

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https://doi.org/10.11588/diglit.3454#0008
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VII
che v' era pretto i Gnossj il Coro d' Arianna , del quale Omero neJI' Iliade fece men-
zione lavorato su d'un marmo bianco [i]: n*^ Kwo-<nW U ^ 6 nìrAputìm XoPès, 3^
Or sé avevasi per verìjìmile in Grecia , che un bqssoril/evo in marmo potesie aseri-
ver/i a Dedalo siorito un mezzo fecolo avanti la guerra Trqjana ; a quale eBrema e re*
motijjìma antichità non dee rifaìire la prima origine delle arti del disegno prejso quel po-
polo meraviglioso ì Anche Dibutade precederà dunque ì tempi Borici, // cui tipo o basi
sorilievo fi consermo in Corinto fino alla distruzione di quella città per L. Mummio :
e non farà Hata oseitanza di Plinio il riserire a quel remotijjìmo artefice i primi pajsi
della plqftica 9 ma difattenzione piuttofto de moderni cronologi che non hanno ardito nelle
lor tavole riportarlo nemmen così avanti che corrijpondejfe a tempi ante-Omerici.
Vii nio \y\ ci parla delle masehere fulle tegole ejìreme de templi lavorate dallo Jìefo
artesice in bajsìrilievi sittili 9 che fur poseia usate anche in Italia , ed ebbero da Latini
il nome d' antefìxa £5] • Indi V arte passb, giujìa lo ftesio autore, ad ornare di simil
lavoro il timpano ancora de templi , e ciò corrijponde a quel che Pindaro accenna ("4I
della invenzione satta da' Corintj di rappresentar delle aquile in que' triangoli 3 onde-»
i srontespizj 0 fafligia trafero il nome d' "Asroì , e d* "Ast^t* [5 ~J . Quetfa parte fu
nella Greca architettura il luogo dove ssoggio con maggior pompa il bossorilievo ; e sur ce-
lebri que' di Fidia nel Partenone in Atene [6] , que d'Alcamene nel tempio di Giove
Olimpico [7] , que di Praffitele nel tempio f ercole a Tebe JYJ , que di PrqffìtL*
e d'Andro/iene nel tempio Delsico [9]. I barrili evi del timpano del Partenone^ che fuffì-
Bevano quajì intatti a tempi di Spon che li deserife, e de quali ora qualche avanzo
pur ci rimane, erano lavorati a gran rilievo, quafiì altrettante Statue dispofte in com-
posizione e applicate fu f un campo marmoreo . La lor mole rendeali men sragili,
e la loro situazione abbaBanza cu/loditi per non aver d'uopo alla lor durevole conserva-
zi one di ejjerne le sigure attaccate al sondo in tutte le lor parti, 0 poco rìsaltate dal mar-
mo , prattica oservata in quasi tutti ì bajsìrilievi di minor mole che sien del buon tempo,
Se ne adornarono eziandio le pareti esieri ori delle celle de templi a guisa di sregio nella
lor sommìtà 9 e le metope del cornicione Dorico. Il Partenone d' Atene d' ambedue sissatti
usi tuttavia ne sa sede. Indi i sregi ancora degli altri ordini sur decorati di basioriìievo ,
onde il nome di zosoro a quel membro si derivo .
Sin da principi de ir arte il bafsorilievo su trasportato dalla plaftica ad arricchire^
i lavori metallici ; quindi ebbe origine quel ramo di tale arte cui su dato il nome parti-
colare di Toreutica , e che dipoi abbraccio peranco i baffirilievi , anzi le sculture d* avorio ,
attesochè quefto nobile materiale solea connettersi coìr ero nelle opere di maggiore impor-
tanza . Lasciando a parte sissatti lavori in cui Fidia e Policleto siorirono, e risiringendo-
Tom.IK b a
mi
[t] Boeotica cap.XL. [6] Pausanìa Attica XXIK
[2] Luogo cìt. [7] Pau/ama El. /. X.
[3] Vello v. antesìxa. [8] Paufama Boeotica XI.
[4] Olymp. od. XIII. v. 29. [9] Paufania Phocica XIX.
[j] Vedansi le Spiegazioni della tavola XLIIL pag.%%, (d).
 
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