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Visconti, Giambattista Antonio; Visconti, Ennio Quirino
Il Museo Pio-Clementino (Band 3): Statue del Museo Pio-Clementino — Rom, 1790

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https://doi.org/10.11588/diglit.3453#0014
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MUSEO PIO-CLEMENTINO

STORIA
ROMANA

Non accade far attenzione a] tronco di palma appostovi sull' esempio di pa-
recchj antichi, essendo ancor questo aggiunta moderna del ristauratore .
Del sito onde la fìatua fu disTotterrata non è memoria ; Tappiamo bensì, che
si conferva va già nella ragguardevole collezione ora dissipata della casa Verospi.
TAVOLAI!
GENIO D* AUGUSTO n
IN sembianze giovanili col capo velato e la toga indossò, ed anche col cornu-
copio nella manca, tale in somma qual'è il simulacro che ci si presenta , ve-
diamo il Genio d'Augusto in compagnia de Lari rappresentato in una eruditissìma
ara scritta del Pio-Clementino (0) , ed un Genio simile in una pittura dell' Erco-
lano (£) : tale finalmente ci vien descritto quello, che apparve a Giuliano e nelle
Gallio, e nella Persia, prima dell'ultima sua giornata (r). Non è dunque dubbio,
che il soggetto della bella statua non fìa il Genio d'un Cesare , e sé ossserviamo
il carattere della sua fiionomia, e la disposizione de' suoi capelli non sia il Genio
appunto dell' avventurato Ottaviano. Che simulacri e culto ottenebro i Genj de' Ce-
sari non abbisogna di nuove dimostrazioni, dopo tanti monumenti che ce lo atte-
diano (d). Le colonie Campane Ipecialmente, dal qua! suolo proviene queflo nobil
marmo , sembrano aver piucchè le altre regioni onorato colle flatue i Genj de' fon-
datori dell' Impero, poiché esisteva già a Pozzuolo una base di simulacro coli' epi-
grafe del Genio di Giulio Cesare (e).
L'aver dato al Genio d'Augusto fattezze in parte simili a quelle di lui me-
desimo, è ssata una ben intesa , non so sé io dica, adulazione t> avvertenza del no-
stro artefice, fondata e solla dottrina che allor correva (/) de genj particolari delle
persone , e sull' esempio de' poeti, che ravvisarono in quella d' Augusto un Genio
benefico , anzi un Dio , commossi a far ciò e dalla vastità de' suoi talenti, e dalla ce-
lerità ed ampiezza della sua invidiata fortuna (g).
Queflo simulacro può riguardarli come unico . E' scolpito in bel marmo
di Grecia con singolar gusto , e con maeflrla degna di quel celebrato secolo.
La sua grandezza quasi colossale, la sua integrità, e specialmente il soggetto lo ren-
dono
(*) Alto palmi dodici con tutto il plinto. E" acquisto fatto per or- (e) Reinesio ci. i. n. CLxiv.
dine diN.S. felic. regnante. Era già a Napoli predò i Duchi di Co- (/) Molto di ciò che riguarda i Genj sì delle persone comede'luo-
lubrano . ghi, trovati adunato dagli Accademici Ercolanesi nella nota (6) alla
(a) Può vederti nel tomo iv. di quest" opera tav.XLV. s iscrizione tav.xxxiv. , e (17) tav. xxxvin. del I. tomo , e nella nota Q) tav. x.
aveva : laribvs avgvstis genio avgvsti &c. del v. delle Pitture,
(6) Tom-iv. Pitture tav. xiir. (g) Augusto è appellato da Orazio iv. od.xv. v.43: Tutela praesens
(O Ammiano Marcellino lib.xxv. cap.i i: Vidit squalìdìus [Iulianus] Italiae dominaeque Romae . Ora il nome di Tutela era, come osserva
speciem ìllam Gemi public! , quam cum ad Augujlum jurgeret culmen conjpe- il Fabbretti Inscript. cap.i 1. pag-79* » impiegato propriamente a denotare
xit in Galliis-,wlatam capite cum cornucopia per aulaea trijìius diseedentem . i buoni Genj presidi de' luoghi. Quindi dal poeta medesimo è detto al-
(d) Vedali a proposito di quel d' Augusto il eh. Marini nelle sue trove praefens divus [libili- od.V. v.s. ] . Anche l'Imperator Gallieno
dotte osservaziotu sui citato monumento del Museo Pio-Clementino affettò d'esser riguardato come il Genio del Popolo Romano, e non
riprodotte più copiosamente nel nostro iv. volume nelle note alla ta- son rare in mezzano bronzo le sue monete ove s'intitola : Genius Po-
vola xlv- Si aggiungano le iscrizioni pressò Muratori LXXVI. 7., dove pulì Romani intrans urbem. Del culto predato ad Augusto e al suo
si parla del Genio d'Augusto , e l'altra presio il Masfei Mujl Vero». Genio parla dottamente il Noris Cenot. Pif. dissert.I. cap.IV. Vedali an»
pag. 249. n.2. , dov' è menzione di quel di Gordiano. <ora la nota (e) della tavola antecedente.
 
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