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Visconti, Filippo Aurelio [Editor]; Guattani, Giuseppe Antonio [Editor]; Nibby, Antonio [Editor]
Il Mvseo Chiaramonti aggivnto al Pio-Clementino (Band 2): Con in fine le incisioni e le illustrazioni di due statue di bronzo recentemente acquistate — Rom, 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.3591#0007
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venire qualche oggetto , che se non avesse fatto dimenticare, almeno aves-
se potuto alleggerire la perdita de'capilavori trasportati in terra straniera.
Savissimi provvedimenti erano questi-, che furono ardentemente secondati
dall'illustre monsig. Alessandro Lante, allora Tesoriere generale, e poscia
Cardinale di santa Chiesa. Laonde in poco pili dì un triennio si vide aperto un
nuovo e ricco Museo di lapidi e di sculture , che fu ordinato nel lun-
ghissimo corridore orientale di Bramante , il quale fu giustamente intitola-
to MUSEO CHI AMMONTI dal nome di famiglia del gran pontefice ,
che l'aveva per così dire creato , onde distinguerlo dal Pio-Clementino, che
era stato 'raccolto nei due pontificati antecedenti di Clemente XIV e Pio VI.
Fu allora, che ad imitazione di quanto si era operato pel Museo Pio-Cle-
mentìno, venne pubblicato il primo volume di questa nuova raccolta da Fi-
lippo Aurelio Visconti, e Giuseppe Antonio Guattani, al quale questo ser-
ve di seguito.

Non appena Roma cominciava a gioire di questo nuovo tesoro, e ad
asciugare le lagrime per le perdite sofferte , che nuove calamità si adden-
sarono, nuove strettezze sopraggiunsero, le quali interruppero la comin-
ciata intrapresa : che anzi il venerando pontefice, rapito poco dopo egli stes-
so dalla insolenza militare , andò per un quinquennio soggetto alle dure vi-
cende dell'esilio. In questo intervallo il nuovo Museo, se non soffrì dila-
pidazioni , non ottenne neppure accrescimento di sorte alcuna , <? solo al-
cune piccole lapidi, ch'erano rimaste ne magazzini, furono aggiunte ^ alla
gran raccolta, e collocate secondo il metodo già stabilito dal Marini.

Dopo quel turbine, restituito Pio VII alla sua sede , rivolse subito
le sue cure al perfezionamento della opera con tanto successo incominciata,
e con tanto rammarico interrotta : ed assistito sempre dal Canova , di cui
conosceva il disinteresse, e il caldissimo e verace amore che nudriva per
le arti e Per Roma sua nuova patria , raccolse nuovi monumenti, onde giun-
gere allo scopo desiderato. Frattanto nuovi e straordinaru avvenimenti si
preparavano , che inaspettatamente doveano far ritornare in Roma gli og-
getti preziosi quattro lustri innanzi involati, e Canova fu dal pontefice de-
stinato ad andarli a ricevere, e con gaudio universale , ed, indicibile con-
solazione dell'ottimo Pio , si videro collocati dì nuovo nella sede loro primiera.

Dopo questo fortunatissimo evento, quel gran pontefice non si ristette
dall' impegno di r accorr e i monumenti dispersi, ed impedirne la distrazio-
ne in paesi stranieri, ed ordinò che si facesse ricerca* e si acquistassero tut-
ti
 
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