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Wilpert, Joseph
I sarcofagi Cristiani Antichi (Band 2,1): Testo — Rom, 1932

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https://doi.org/10.11588/diglit.2081#0058
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§ I. - AW rict'vr titilli! rtihiiitm il ramo li'u,

CAPO II.

NOÈ NELL'ARCA.



i dti personaggi del Vecchio Testa-
subito i pittori delle cata-
o già nell'ipogeo dei Flavii e nella ■ cap-

ici coperchio

a di Noe non



pella greca ■■; quest'ultin

e la colomba. Del i

barca, ma sempre d'una cassa, arca, capsa, risia, ifi3MT°i'
tcvtjrix,), Ao>vof. Si direbbe perciò presa a prestito dall'arte
classica, e cioè dalle rappresentazioni di Deucalìone e Pirra,
o di Danae e Perseo. In entrambi questi miti si tratta invero
dì personaggi gettati ili mare entro una cassa e salvati, ap-
punto come Noè, nell'arca. Ma l'or™, Kt,i,.iT.h, aveva la stessa
l'orma per pagani i- cristiani, onde le sur immagini nell'arte
cristiana dovevano di necessità offrire una grande rassomi-
glianza con quelle pagane. È quindi, per dir poco, inutile
parlare d'un 'prestito dall'arte classica nelle rappresenta-
zioni di Noè.

L'arca, come tutte le casse, ha serratura e coperchio, e
questo è alzato, secondo le parole del testo sacro: « ... ape-
riens Noè tectum arcae» '. Essendo un particolare relativa-
mente secondario, il coperchio è alle volte omesso. L'esempio
più perfetto della ki^mtm si trova sul sarcofago di Velletri,
dove è perfino munita dì piedi (lai: IV, 3). Così la vediamo
di solito sulle chiusure marmoree di loculi. Siccome la con-
figurazione dell'arca non varia, una grande uniformità nelle
rappresentazioni di Noe lu ['inevitabile conseguenza.

Le sculture rimontano al secolo li. Il più antico esempio
si trova sul sarcofago laterancnse 110 (tav. IX, 3); ivi l'arca
galleggia sulle onde del mare in cui '.enne gettato Giona, il
che si ripete spesso. Avendo le due scene in sostanza lo
stesso significato simbolico, il loro accoppiamento non desta
meravìglia, come non si potè neanche evitare che l'imma-
gine di Noè assumesse l'apparenza di un soggetto secon-
dario: su diciotto sculture pubblicate dal Carnicci3, in sette
di esse l'arca galleggia nel mare di Giona *. Però il motivo, di
riunire le due scene, sembra essere presso gli artisti anzi-
), per guadagnare spazio.

§ I. - Noè riceve dalla colomba
il ramo d'ulivo.

Tranne il sarcofago del Museo di Treveri, eccezionale
in tutto, e di cui parleremo in ultimo, l'arca porta soltanto
Noè. La composizione è esclusivamente romana; non se ne

In due soli i
pari del r

né in Gallia, né in Spagna, né in Africa,
oè apre le braccia in atto di preghiera, al
nelle rappresentazioni di Giona '. Di 50-
-ivolto da un lato, protende le mani per ricevere dalla
colomba il ramoscello d'ulivo, simbolo della pace che si im-
plora per i defunti, prefigurati da Noè.
voto suonerebbe: 'Libera, Domine, ani

sicut libe-

:i Noe a dilu*

■t dona

chiaro significalo simbolico ci spiega perchè sul
luliane, del secolo in (tav. LVII, 5), il patriarca
nalinentc, sostituito dalla definita che sta nell'ari
aperte nel gesto di preghiera.

Per la medesima ragione s'incontrano spesse
delle lastre sepolcrali figure di defunti 0 defunt
quali la colomba porti



figure sono influenzate dalle immagini di Noè, Rarissime
sono in scultura; se ne conosce un solo esempio, oggi sparito.
Era su un sarcofago decorato di stridili e dì colonne ai due
angoli.

Rene Grousset lo vide « hors de la porte San Lorenzo,
au n° 7 d'un divertìcolo qui va rejoindre le cimetière «. Ne
dà la seguente descrizione; « A chaque estremile une colon-
nette a chapiteau composite. Au centre, dans toute sa hau-
teur, figure orante, la lète mie, les chevcu\ retombant de
chaque coté do visage, vèto d'une tnnique longue sans Cein-
ture et a largcs manches. .\ l'angle droit du carré occupé
par ccttc ligure, une colombe volc vers elle uvee un rameajj
dans le bec » '. Bene a proposito il Grousscl cita, per il gruppo
dell'orante colla colomba, la graziosa lapide trovata dal
de Rossi a S. Callisto1, e pubblicata anche dal Garruccì:,
sulla quale si legge il solo nome della defunta: SIPHNH',
che è come una interpretazione del ramo d'ulivo apportatole
dalla colomba. Un bell'esemplare del Museo delle Terme
ne diamo a fig, 140. La fig. 141 riproduce un Noè graf-

raw. 301,1:307,1; 308,1:318, 3:321,+;318,1:356, i; 368.1
; 383.3:384, .,(.0:397.3.4. %tf>-

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