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Zanotti, Giampietro [Hrsg.]; Tibaldi, Pellegrino [Ill.]; Dell'Abate, Nicolò [Ill.]
Le Pitture Di Pellegrino Tibaldi E Di Niccolò Abbati Esistenti Nell'Instituto Di Bologna — Venezia, 1756 [Cicognara, 3464]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28442#0029
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VITA
DI NICCOLO' ABBATI*


ERCHE chi ha fin qui inteso quanto si è detto dei
due insigni pittori intorno all’opere loro dipinte nell’
Instituto, e qui incise e pubblicate a comun bene-
fizio, potrebbe invogliarli di avere qualche notizia
della loro vita, io succintamente e quello che ne ho
trovato scritto, e che ho estimato esser vero, solle-
citamente esporrò; e in ciò fare darò la precedenza
all’Abbati sopra il Tibaldi, come nel naicere gli fu
data dalla natura .
Da certo Giovanni di famiglia Abbati nacque in Modona 1 Niccolò
l’anno della incarnazione del Verbo 1512. Fatto giovinetto, e sentendosi
pieno di un vivo talento verso Y arte del Disegno, se la mise a studiare
nell’accademia di Antonio Begarelli2 pur Modonese, scultore insigne
e tanto che lo Hello Correggio il chiamò non poche volte a fargli i
modelli 4 di ciò che avelse a dipignere , e una tale scelta è un grande
argomento del molto che il Begarelli valea . Nè qui alcuno si maravi-
gli che nell’accademia d’un insigne scultore Niccolò il disegno appren-
dete, da che chi quello intende che sia disegno, ben ravviserà che nel-
la proporzione e simetria, e nella scienza di ciò che facciano i muscoli
e le

1 Modonese viene egli chiamato da Giorgio Vasari, scrit-
tore contemporaneo, nelle sue Vite de Pittori, si in quella
di Benvenuto Garofalo par. 3. voi. 2. pag. 556. come nell’
altradi Franecsco Primaticcio pag. 799. ed'vz^ Firerrze 1568.
Ch’ ei folle poi della famiglia Abbari , ce lo dimollra
Lodovico Vedriani nella Raccolta de Pittori Modonejì, Mo-
dona 166z. 40. e particolarmente allorché fa menzione di elio
Niccolò pag. 62. e di Pietro Paolo Abbati , fratei di lui
pag. 68. E secondo la notizia che ci diè ilSig. Manette Parigi-
no, del di cui merito avremo qui innanzi a parlare, vi è un al-
tro monumento che lo conferma di tal famiglia, ed è una sua
piccola , ma bellissima fìampa rappresentante un Parnaso,

che al tempo suo gli fu intagliata da Stefano De Laulne ,
segnata Nic. Abbati. 1569. Veggasi la nota 19.
2 Dell’ittessa Accademia era pure il famoso Antonio Al-
legri, detto il Correggio , con altri insigni artefici, dal Ve-
driani annoverati in parlando di Francelco Bianchi pag. 39.
3 Alcune sue statue di terra vedute dal rinomato Buo-
narroti il mollerò a dire : Se quejìa terra diventale mar-
mo, guai alle flatue antiche . V. nelle Vite del Vasari quel-
la del Buonarroti par. 3. voi. 2. pag. 779. e fegg. ed. eie.
4 Lo alserisce il Vedriani nella Bessa memoria eh’ e’ fa del
Begarelli pag. 50.
 
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