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https://doi.org/10.11588/diglit.1427#0077
DE LAECH3TETTVRA
gli l fare opera alcunajaqualc a la natura de le cose re
Natura, pugni.Quando che de la natura la sorza, come che à le
siate,pojloui un conirrapesosia impedita,?? a sorza dal
suo corso ritrattatila pure e di cotal manierale tutto
ciò che le resijìe,c da noia suole abbattere e cacciare da
sé. Et ogni cosa contro di sé ofdnat amente rizzata, con
lunga e contìnua restfìenza,co'l tanpo,con laecreseere
indebolìfcc e caccia a terra. Quante opere da humana.
induflria satte leggiamo zS'uedìamo per nìuna altra catt
sa non hauer duratole che con la natura de le cose co
tendeano.Chi non si beffa di colui jhc satto con nauiso
pra'l mare un ponte di caualcar sui mare dissegnaua:
onero più tosso chi non ha in odio la sua pazzia. Il por*
to di Claudio uicino adB.oiiia,e quello dì Adriano pres
so à Terracina,opcre in ogni sua parte per altro eterne
tuttauìa le ueggiamo già sa gran tempo,chiuse consab*,
bla ne le bocche &1 empiuto il porto essere del tutto an*
date à rouina,non cessando il mare di continuo di darle
noia e di dì in di diroccandole.che pensitu che sarà, oue
' tempito de le acque , onero de le rupi la grieue rouina
uorraì ribatteretilche ejsendo così,dci auertirc, che non
ti metti àsare opera,laquale con la natura de le cose no
si conucnga.Qchbesì appresso considerareiche non pigli
alcuna impresajaquale poi nonposii ad esfetto codurre.
chi nonharrebbe biasimato Tarqumio de Romani Re,
sé i Dei ad ampliare la citta non hauejscro fauorito,ese
nel crcsccnte Imperio le facoltà à cotal magnifica ope*
r'<! non hauejse à pusficienzasoccorso,che ne sondamene
ti del tempio tutta lajpcsa dclasabrica hauefse gìttatos
Vi s'tiggìngne poi che non solamentc quello che parti di
poter
gli l fare opera alcunajaqualc a la natura de le cose re
Natura, pugni.Quando che de la natura la sorza, come che à le
siate,pojloui un conirrapesosia impedita,?? a sorza dal
suo corso ritrattatila pure e di cotal manierale tutto
ciò che le resijìe,c da noia suole abbattere e cacciare da
sé. Et ogni cosa contro di sé ofdnat amente rizzata, con
lunga e contìnua restfìenza,co'l tanpo,con laecreseere
indebolìfcc e caccia a terra. Quante opere da humana.
induflria satte leggiamo zS'uedìamo per nìuna altra catt
sa non hauer duratole che con la natura de le cose co
tendeano.Chi non si beffa di colui jhc satto con nauiso
pra'l mare un ponte di caualcar sui mare dissegnaua:
onero più tosso chi non ha in odio la sua pazzia. Il por*
to di Claudio uicino adB.oiiia,e quello dì Adriano pres
so à Terracina,opcre in ogni sua parte per altro eterne
tuttauìa le ueggiamo già sa gran tempo,chiuse consab*,
bla ne le bocche &1 empiuto il porto essere del tutto an*
date à rouina,non cessando il mare di continuo di darle
noia e di dì in di diroccandole.che pensitu che sarà, oue
' tempito de le acque , onero de le rupi la grieue rouina
uorraì ribatteretilche ejsendo così,dci auertirc, che non
ti metti àsare opera,laquale con la natura de le cose no
si conucnga.Qchbesì appresso considerareiche non pigli
alcuna impresajaquale poi nonposii ad esfetto codurre.
chi nonharrebbe biasimato Tarqumio de Romani Re,
sé i Dei ad ampliare la citta non hauejscro fauorito,ese
nel crcsccnte Imperio le facoltà à cotal magnifica ope*
r'<! non hauejse à pusficienzasoccorso,che ne sondamene
ti del tempio tutta lajpcsa dclasabrica hauefse gìttatos
Vi s'tiggìngne poi che non solamentc quello che parti di
poter