Alberti, Leon Battista: I Dieci Libri De L'Architettvra Di Leon Battista De Gli Alberti Fiorentino ...: La commodità, l'utilità, la neceßità, e la dignità di tale opera [...] (Vinegia, 1546)

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«o irf tabtete in più cose, esi^queslo masimamente è
dirimile,che ùbicte tanto meno ciste tarme uiene roda
to,che'i pino,quanto del pino il sugo è di quello de labie
te più dolce. Io a tutti prepongo il larice,ilquale de le sa
briche il peso sermamente,e per lungo tempo softenta,co
me altroue, ej in Vinegia ne le porte del palazzo hab*
biamo notato.Et assermano che da quello tutti i cornea
di che da gli altri alberi uengono, fi possono pigliare;
perche gli è neruoso e tenace,ne la tempera fermo, e di
tarlino teme.Gli è opinione danttchi,che quesìo da sio
go fi difenda,e quafi non ne sia osfeso.Anzi commandos
no che centra quel luogo,ondcfi teme disuogo,tai-ole di
larice ui si pongano. Io tuttauia Vho'ucduto■'ardere, ma
inguisi che mi parata ilfuogo da quello ejscr cocciàio,
CT hauuto in difyrczzo. V» difetto è in quello che ba-
gnato d'acqua di mare,da le tarme uiene rodato. Dicono vlin. hb.
che traui di rouere e duhuo non sono buoni,per la trop= é.crf.40.
P<* grauezza,ey che quafi de sejlcfi cedono al peso, et
si Piegano. Quelli etiàdio che sono più atti à rompersì
che àsenderfi non sono per traui utili,c0mc sidino.il si*.
co U tigUa ilsclzo e fimili.W arra fi de la palma una ucr
tu mirabile,che ella control peso lieuasi,& al contrario
si piega, ilgiunipcro in traui sottoi coperto pofliedi
tutti ù'migHcre,e dice Vlìniojhc quello è col cedro di MiuliB.
Mcdcjimanatura,mapiù fodo. Asfermano ctiamdio Idi l6-c->ó-
Uo ^are infiniti anni .crii busso tra principali annone
fano-La casìagnacomc che s'apra e torga,tuttaui.i non
* Col»p!(tmto tra queste opere,che al coperto fcjl ^
°>to. Qommendanfi sommamente l'idiuo saluxtico.pcr
«■ incdcsima ragionerie del cipr esso dicemmo,*? egli no
e 3 satte