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https://doi.org/10.11588/diglit.1427#0313
DB LARCHITBTTVRA
meéocrementessretto. Venso anchorache fìa attenuto,
che non intuendo copiti di lunghe pietre, l'Architetto ts*
ser slato asìretto afabricare con più corte colonne, €
uedendo che serma, a k uaghezza de l'opra hauer fatto
sotto le colonne li muretti per leuarlo à la debita altci
za.Perche consederandole opere comprendevo le colo
ne non haucr gratia ne t pertichi'jtoit essenio a certa >»s
sura, tughe e grosse.Circa di quefto dicono.Tarai glisst
dj tra. le colonne disparijnettendo numero pari de le &
lonne.L'apertura di mezzo che è innanzi a la portai
quanto più larga, ouc dei fare gli Ipacij più siretti,Pl"
glia le colonne più sottih,e ne i più larghe usale più gW
sé. Cesi modererai la grojsczza de le colonne da gli &
tcrualli,e gli inta-uatti da le colonne.perche ne IcsgW
colonne non saranno gli interuatti più slr etti d'unac0*
toma, e mezza per grossezza .Nei larghi non pi* *.
tre,a1 tre parti di otto duna colonnare gli eleganti^
glterai iljpacio di due colonne, e la quarta parte </"'
Ha. Ne i mediocrementeJpesii di due,ne i mediocre^11
te larghi di tre. Ma gli interuatti che saranno nesuo1 °
dini in mezzo, fxeciansi più larghi la quarta parte., •
i stti.Md io per le misure de ai'M'
edisici] ho compreso quefte aperture di mezzo non) j
gli altri. Così dicono itti Ma io per le mi su)
in ogni luogo con la medejìma ragione.Ver che ne « ^
ghifyacij,qua(ì mimo de buoni Architetti ha pò»14 •
siij^acij di mezzo la quarta parte più che le ^fL
li maggior parte la duodecima parte più liseccr°'s s
dentemente in uero, acciò chc'l traue per la sm m
lunghezza non sx rompa per lo peso.-Molti U seC .* \
seka parte più ne le altre aperture , & 4r"^,
meéocrementessretto. Venso anchorache fìa attenuto,
che non intuendo copiti di lunghe pietre, l'Architetto ts*
ser slato asìretto afabricare con più corte colonne, €
uedendo che serma, a k uaghezza de l'opra hauer fatto
sotto le colonne li muretti per leuarlo à la debita altci
za.Perche consederandole opere comprendevo le colo
ne non haucr gratia ne t pertichi'jtoit essenio a certa >»s
sura, tughe e grosse.Circa di quefto dicono.Tarai glisst
dj tra. le colonne disparijnettendo numero pari de le &
lonne.L'apertura di mezzo che è innanzi a la portai
quanto più larga, ouc dei fare gli Ipacij più siretti,Pl"
glia le colonne più sottih,e ne i più larghe usale più gW
sé. Cesi modererai la grojsczza de le colonne da gli &
tcrualli,e gli inta-uatti da le colonne.perche ne IcsgW
colonne non saranno gli interuatti più slr etti d'unac0*
toma, e mezza per grossezza .Nei larghi non pi* *.
tre,a1 tre parti di otto duna colonnare gli eleganti^
glterai iljpacio di due colonne, e la quarta parte </"'
Ha. Ne i mediocrementeJpesii di due,ne i mediocre^11
te larghi di tre. Ma gli interuatti che saranno nesuo1 °
dini in mezzo, fxeciansi più larghi la quarta parte., •
i stti.Md io per le misure de ai'M'
edisici] ho compreso quefte aperture di mezzo non) j
gli altri. Così dicono itti Ma io per le mi su)
in ogni luogo con la medejìma ragione.Ver che ne « ^
ghifyacij,qua(ì mimo de buoni Architetti ha pò»14 •
siij^acij di mezzo la quarta parte più che le ^fL
li maggior parte la duodecima parte più liseccr°'s s
dentemente in uero, acciò chc'l traue per la sm m
lunghezza non sx rompa per lo peso.-Molti U seC .* \
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