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https://doi.org/10.11588/diglit.1427#0352
ti B R O ■•VII. -1 I&J
\TEngo horaà le memorie de gli antichi. Voglio ho
* ra per trito diporto esser più giocondo, chequan^
™P<trlauamotutt'boradi misure e numeri. Ma saro bre
We "si parlare a mio potere. Qmndo li nofbri maggiori
""to lì nìmici jludiauano di ampiare le forze de l'im-
snio,metteuano segni e temini,con li quali manifcsiaua
110''l'corso de la uettoria, e diuideuano dal terreno de
n!>nici ilpxesé con arme acquisiato.lndi nacquero li ter-
™"' e k colonne ,e simili scgni,à discerncre li paefi truo
^i-Indi rendédo gratieàìi Dei, offenuano à quelli par
* de le Jpoglie,e con la religione mossrarono le publiche
^grezze,laonde rizzarono altari,e capette,& altre co
'c/fccro <t quefto essetto. Determinarono poi di lasciare
teoria a descendenti ; Jludiando di ejser conosciuti di
'^kj cbesujscro predicate le lorouertu da l'kumana
jneratione.?erciò ueggiamo {foglie,ssatue,titoli,e tra
Y fa loro patti, per [are la loro fama ittuftre. Li loro
%i?tti,no tanto quei che haueuano in qualchecosagio
." ° * la patria,ma etimdio quei ches uedeuano felici,
Jttfono li {ignori quanto era lecito loro per lesactil-
r '^a in quefto furono uarij gli effetti.Libero padre pò
ln ^dia a consini del suouidggio pietre poco lontane
* <so l'altra^ alti alberiji cui trochi erano dhettcra
c°«cteì. Git argonauti nel uiaggio rizzarono un
inr?*Altan Prf0 * tijsnutchh. Paufania ad Hippari
Ponto fece una tazza di metallo grasfa sei ditale ca-
e c disei cento amsore . Alejsxndro presso ad Alceftc
, e oltre l'Qccano,rizzò dodici altari di gran pie tre
9«°nsC-Es ^ lattai cius e di muro lungo scjsantajkiij
/w°go,oKe era siato con leffercito. Dario satti gli m
loggiamenti
\TEngo horaà le memorie de gli antichi. Voglio ho
* ra per trito diporto esser più giocondo, chequan^
™P<trlauamotutt'boradi misure e numeri. Ma saro bre
We "si parlare a mio potere. Qmndo li nofbri maggiori
""to lì nìmici jludiauano di ampiare le forze de l'im-
snio,metteuano segni e temini,con li quali manifcsiaua
110''l'corso de la uettoria, e diuideuano dal terreno de
n!>nici ilpxesé con arme acquisiato.lndi nacquero li ter-
™"' e k colonne ,e simili scgni,à discerncre li paefi truo
^i-Indi rendédo gratieàìi Dei, offenuano à quelli par
* de le Jpoglie,e con la religione mossrarono le publiche
^grezze,laonde rizzarono altari,e capette,& altre co
'c/fccro <t quefto essetto. Determinarono poi di lasciare
teoria a descendenti ; Jludiando di ejser conosciuti di
'^kj cbesujscro predicate le lorouertu da l'kumana
jneratione.?erciò ueggiamo {foglie,ssatue,titoli,e tra
Y fa loro patti, per [are la loro fama ittuftre. Li loro
%i?tti,no tanto quei che haueuano in qualchecosagio
." ° * la patria,ma etimdio quei ches uedeuano felici,
Jttfono li {ignori quanto era lecito loro per lesactil-
r '^a in quefto furono uarij gli effetti.Libero padre pò
ln ^dia a consini del suouidggio pietre poco lontane
* <so l'altra^ alti alberiji cui trochi erano dhettcra
c°«cteì. Git argonauti nel uiaggio rizzarono un
inr?*Altan Prf0 * tijsnutchh. Paufania ad Hippari
Ponto fece una tazza di metallo grasfa sei ditale ca-
e c disei cento amsore . Alejsxndro presso ad Alceftc
, e oltre l'Qccano,rizzò dodici altari di gran pie tre
9«°nsC-Es ^ lattai cius e di muro lungo scjsantajkiij
/w°go,oKe era siato con leffercito. Dario satti gli m
loggiamenti