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https://doi.org/10.11588/diglit.1427#0384
LIBRO Vili. l8ì
tkudb . Accrescìuta la città, gli antichi lasciauam in
piedi k porte uecchie per altre cause, e sorsè ancorale*
C{" ehesussero per un riparo contro nimici. E per che
va quell'opera in luogo celebre, lui appendeuano le pi*
&ktefpoglie de nimici,*® isegm di uettoria.lndi si co-
"linciarono ad ornare gli archi jnettendoui breuislatue,
*? bi&oric. faticheremo Varco acconciameti,oue la uia
"^H fine,ò nel foro,ò in una uia regale : e chiamo con
f« nome la uia più degna de h città . Varco si come il
ponte harrà tre me. Per quella di mezzo aneleranno li
ledati, per le altre due anderanno le madri er j parenti
"accogliere lietamente l'esserato uettonoso. Oue edisi
wrai arco, h linea de l'ara lungo la uia sard per la me
* di quella che taglia la ma attrauersata da la ietta à
a wiibra.là quella linea per trauerso non sìa meno lun=-
& à cinquanta gomiti. Queii'opra è molto sìntile à li
P°'iti, ma consìtte solamete dì quattro pila feri e tre aper
fe-De U più certa linea de sara,chc è lungo la uia,la-
wrasìi al Uto de l'ava uerso'lforo lottaua parte, e da
."'fro lato dì dietro del lato de l'ara parìmetesx lascìerx
Wtaua, parte. L'altra linea de (ara che trauersa la uia,
■1 Guiderà in otto moduli,due sé ne daranno d> l'apertu*
<* di mezzo,uno per pilaftro,?? uno per apertura da le
< !J*-J l*ti de li pilaki di mezzo,che heuano al dritto
i°jtenere l'arco di mezzo.saranno alti due moduli,c la
Z* parte di un modulo. A quel modo medesìmosì lene
«ino j itfi £e ie aperlure ja ic bande.E si ri feriranno à
p °!° stxtàj con sìmìle misura. La uolta ne le aperture
Pìln m^° * arco ' G'' ortuimnti ne la sommità de li
^i sotta l'arco f assomigliermno al capitello Dori-
co,
4
tkudb . Accrescìuta la città, gli antichi lasciauam in
piedi k porte uecchie per altre cause, e sorsè ancorale*
C{" ehesussero per un riparo contro nimici. E per che
va quell'opera in luogo celebre, lui appendeuano le pi*
&ktefpoglie de nimici,*® isegm di uettoria.lndi si co-
"linciarono ad ornare gli archi jnettendoui breuislatue,
*? bi&oric. faticheremo Varco acconciameti,oue la uia
"^H fine,ò nel foro,ò in una uia regale : e chiamo con
f« nome la uia più degna de h città . Varco si come il
ponte harrà tre me. Per quella di mezzo aneleranno li
ledati, per le altre due anderanno le madri er j parenti
"accogliere lietamente l'esserato uettonoso. Oue edisi
wrai arco, h linea de l'ara lungo la uia sard per la me
* di quella che taglia la ma attrauersata da la ietta à
a wiibra.là quella linea per trauerso non sìa meno lun=-
& à cinquanta gomiti. Queii'opra è molto sìntile à li
P°'iti, ma consìtte solamete dì quattro pila feri e tre aper
fe-De U più certa linea de sara,chc è lungo la uia,la-
wrasìi al Uto de l'ava uerso'lforo lottaua parte, e da
."'fro lato dì dietro del lato de l'ara parìmetesx lascìerx
Wtaua, parte. L'altra linea de (ara che trauersa la uia,
■1 Guiderà in otto moduli,due sé ne daranno d> l'apertu*
<* di mezzo,uno per pilaftro,?? uno per apertura da le
< !J*-J l*ti de li pilaki di mezzo,che heuano al dritto
i°jtenere l'arco di mezzo.saranno alti due moduli,c la
Z* parte di un modulo. A quel modo medesìmosì lene
«ino j itfi £e ie aperlure ja ic bande.E si ri feriranno à
p °!° stxtàj con sìmìle misura. La uolta ne le aperture
Pìln m^° * arco ' G'' ortuimnti ne la sommità de li
^i sotta l'arco f assomigliermno al capitello Dori-
co,
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