DE L A R C H I T E T T V R A
Uso ddsilosofi che tati* è mojjb incerchio dal ribatte
re de la uoce,comefa V acquatiti adoui entro alcuni co
sa,& comprendeuano come ne la cithara,e ne le conila
li masimamente boscosejxt uoce douentam piusonord t
chiar4,,oue li cerchi del mouimento gonsiàdosi percoted*
no à qualche cosaja quale li ribattcua, come una batti)
che [alta indietro.Per lo quAle ribattimento quei cere®
sisaceua.no piujpesiì, e più robusti, cojì ordinarono®
san lì theatri in cerchio. Et acciò chela uoce non fw
ritenutale non peruenisse à lasommità del theatrosi'
cero li gradi in tal guisa,che tutti li cantoni fiorii infì>
si potèsscro con una lìnea dritta cuoprire,e ne gli and<*
ti di sopra secero un portico,uerso la piazza di meZ,Z°,
del theatroja cui sronte fusse con aperture isp'edita.e "'
dietro lo rinchiudeuano con un muroj& leuauano dir',
pralportico comeunajponda in luogo disoccojOuesij!
ducessero li cerchi de le gonsiate uocidequai satte]j?w
dal portico/ujscro riceuutein queWarìa tener-a ,&W
giermente ribattute. Vi aggiugneumo poi per sare off*
bra er aiutare le uoci un uelo,che cuóprijse tuto il th^
tro.Erd queilo portico mirabilmente sabricato . WrC!'1
àsoflenere quefeo/e hsottometteano dx la parte dir
ri del theatro dtri incolonati e portichi,c saceuanfì «"f
pij ne ì maggiori the*tri,.icciò che non fussero bagnai
chi ui caminauaja la pioggia portata col surore dew^
ti.Le aperture egli incolonnati sottopofli à quefìi Pr"
mi portichi faceuansì non come dicimoneitempijf
le basiliche,ma di murosodo e fermo ■, pigliando i "nC
menti da gli archi trionfanti. Parleremo di quefrt & 1° <
to primieramente.in queRiportichi farai le aperta'
tincoW
Uso ddsilosofi che tati* è mojjb incerchio dal ribatte
re de la uoce,comefa V acquatiti adoui entro alcuni co
sa,& comprendeuano come ne la cithara,e ne le conila
li masimamente boscosejxt uoce douentam piusonord t
chiar4,,oue li cerchi del mouimento gonsiàdosi percoted*
no à qualche cosaja quale li ribattcua, come una batti)
che [alta indietro.Per lo quAle ribattimento quei cere®
sisaceua.no piujpesiì, e più robusti, cojì ordinarono®
san lì theatri in cerchio. Et acciò chela uoce non fw
ritenutale non peruenisse à lasommità del theatrosi'
cero li gradi in tal guisa,che tutti li cantoni fiorii infì>
si potèsscro con una lìnea dritta cuoprire,e ne gli and<*
ti di sopra secero un portico,uerso la piazza di meZ,Z°,
del theatroja cui sronte fusse con aperture isp'edita.e "'
dietro lo rinchiudeuano con un muroj& leuauano dir',
pralportico comeunajponda in luogo disoccojOuesij!
ducessero li cerchi de le gonsiate uocidequai satte]j?w
dal portico/ujscro riceuutein queWarìa tener-a ,&W
giermente ribattute. Vi aggiugneumo poi per sare off*
bra er aiutare le uoci un uelo,che cuóprijse tuto il th^
tro.Erd queilo portico mirabilmente sabricato . WrC!'1
àsoflenere quefeo/e hsottometteano dx la parte dir
ri del theatro dtri incolonati e portichi,c saceuanfì «"f
pij ne ì maggiori the*tri,.icciò che non fussero bagnai
chi ui caminauaja la pioggia portata col surore dew^
ti.Le aperture egli incolonnati sottopofli à quefìi Pr"
mi portichi faceuansì non come dicimoneitempijf
le basiliche,ma di murosodo e fermo ■, pigliando i "nC
menti da gli archi trionfanti. Parleremo di quefrt & 1° <
to primieramente.in queRiportichi farai le aperta'
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