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https://doi.org/10.11588/diglit.1427#0400
II B R O 11 Vili. 19<3
Io»t«,fe quai sono più alte che le Dorice. Ma non com-
Prendo > per che non si puotefsein queftiportichifare il
Qdo del tetto a limilo, il che neramente li darebbe ua-
^ezza. Et in amédue quegli incolonati sacettansì le co-
W di tale grossezza . Ne le Doriche la grosezza da
^SJ0 occupaua due quintedecime parti di tutta la lun-
ibezzi. con la base CT il capitello . Le Ioniche e Zorin-
7ie Pighauano per grossezza da basso uri'ottaua parte
e "uzza di tuttosi tronco de la colonna: il rimanente sa
CCK«/Ì come ne i tempre faceuansì portichi uicini a lui
*"«o muro con luoghi da sedere honorati,oue li togati e
Hhsofi disp'utauano di cose degne. Et eranm sedili per
'" st<tte,e per lo uerno.ln quelle che uoltauino uerso bo-
''^erAquilone sedeuano la siate, e nel uerno oue batte
u<t '"' So/e3e nonsosfiauano uenti. Per ciò quelle del ucr-
n° «''ano rinchiuse da 1 lati con intieri muri, ma quelle
c '< siate Iettato"! muro per (ottenere il tetto,baueuano
Wc>,/ò borea sineftre, onero saceuanfì incoronatela onde
Pu°teudsiuedcre il marcii montijl lago,<& ogni ameni*
2 ' Parimente saceuano portico a la deftra ey ah fini*
'*" ^Ipasseggiatoio, er altri seddi da uenti efìrinsechi
CUoperti li quai riceuejsero il Sole da mattina e da mez
~° dì da lapiazza di mezZo.Ermo quefìi sediti & uarie
y0e,alcuni saceuanfì di mezzo cerchio, altre a dritta
'!<r^Cr amendue con ugnali mifure corrijfondeuano al
Pitico. Ld larghezza de l'opera era per la metà de la
^ezza.Diuidcuasì la larghezza in otto partirei sé
J im*no à Varascuoperta di mezzo, e una per porti-
°'Sfacendo li sediti à mezzo cerchio,!! fuo diametro
apMa due quinte parti de la piazza scuoperta. Ma il
muro
Io»t«,fe quai sono più alte che le Dorice. Ma non com-
Prendo > per che non si puotefsein queftiportichifare il
Qdo del tetto a limilo, il che neramente li darebbe ua-
^ezza. Et in amédue quegli incolonati sacettansì le co-
W di tale grossezza . Ne le Doriche la grosezza da
^SJ0 occupaua due quintedecime parti di tutta la lun-
ibezzi. con la base CT il capitello . Le Ioniche e Zorin-
7ie Pighauano per grossezza da basso uri'ottaua parte
e "uzza di tuttosi tronco de la colonna: il rimanente sa
CCK«/Ì come ne i tempre faceuansì portichi uicini a lui
*"«o muro con luoghi da sedere honorati,oue li togati e
Hhsofi disp'utauano di cose degne. Et eranm sedili per
'" st<tte,e per lo uerno.ln quelle che uoltauino uerso bo-
''^erAquilone sedeuano la siate, e nel uerno oue batte
u<t '"' So/e3e nonsosfiauano uenti. Per ciò quelle del ucr-
n° «''ano rinchiuse da 1 lati con intieri muri, ma quelle
c '< siate Iettato"! muro per (ottenere il tetto,baueuano
Wc>,/ò borea sineftre, onero saceuanfì incoronatela onde
Pu°teudsiuedcre il marcii montijl lago,<& ogni ameni*
2 ' Parimente saceuano portico a la deftra ey ah fini*
'*" ^Ipasseggiatoio, er altri seddi da uenti efìrinsechi
CUoperti li quai riceuejsero il Sole da mattina e da mez
~° dì da lapiazza di mezZo.Ermo quefìi sediti & uarie
y0e,alcuni saceuanfì di mezzo cerchio, altre a dritta
'!<r^Cr amendue con ugnali mifure corrijfondeuano al
Pitico. Ld larghezza de l'opera era per la metà de la
^ezza.Diuidcuasì la larghezza in otto partirei sé
J im*no à Varascuoperta di mezzo, e una per porti-
°'Sfacendo li sediti à mezzo cerchio,!! fuo diametro
apMa due quinte parti de la piazza scuoperta. Ma il
muro