LIBRO IX. 209
tabile,chesegli ha da porre, debbonsì Accomodare in tal
%.msa,che paiano nasciute ne i luoghi più eccoci, e come
accoppiate .Tenero gli antichi tanto conto di quefla
Pwi uguglianza, che uolferosare corrijpondentia nel
porre le tauole di marmo,ne la quantita,qualita, sigu-
ra/ito e colore Mar auigliomi assai di quell'egregia in= Coturni
duflria de gli antichi,i quai mettendo le siatile altroue, ^antichi
c ne Usommità, de i tempij,hebbero riguardo cheposta*
^e una da un lato,queUa che si metteua a tincontro, non
fujje per linea ò materia dirimile. Veggiamo slatue di
carri da due er quattro cauaìli, con quelli che li guida*
«o.er altri che ftanno amirar e,tanto corriJpondenti,&
limili,che puotiamo dire lartefìcio in que&o hiuer uin*
io la naturale le cui opere non ueggiamo un naso simi
le à laltro.Tanto sìx detto quai sia la bellezza, di quai
Parti ella consìttale con quai numeri e termini l'habbino
possa li noflri maggiori.
bc alcuni uitij più greui de t Architettura. Cap.8.
REtta ch'io raccolga alcune breui ammonitioni, le*
quai shanno da ojseruare come leggi, in ciaseuno
^lamento e comparatane di bellezze0 in tutta l'Ar
chtettura. E sarà quetlo un raccogliere quell'epilogo,
c^prometteuano.E perche dichno che fhannoda fug
&e li uitij tutti,dimoftreremo quali sieno li uitij impor-
taMi. Alcuni uitij naseono dal consiglio,e da la mente,co
"?e dalgiudicio e da l'elettione,altri da la mano del fa-
bro-Gii errori del consiglio,e delgiudicio sono per loro
n4tura,e di tempo primi,& indi più greui,e più disfida
D li da
tabile,chesegli ha da porre, debbonsì Accomodare in tal
%.msa,che paiano nasciute ne i luoghi più eccoci, e come
accoppiate .Tenero gli antichi tanto conto di quefla
Pwi uguglianza, che uolferosare corrijpondentia nel
porre le tauole di marmo,ne la quantita,qualita, sigu-
ra/ito e colore Mar auigliomi assai di quell'egregia in= Coturni
duflria de gli antichi,i quai mettendo le siatile altroue, ^antichi
c ne Usommità, de i tempij,hebbero riguardo cheposta*
^e una da un lato,queUa che si metteua a tincontro, non
fujje per linea ò materia dirimile. Veggiamo slatue di
carri da due er quattro cauaìli, con quelli che li guida*
«o.er altri che ftanno amirar e,tanto corriJpondenti,&
limili,che puotiamo dire lartefìcio in que&o hiuer uin*
io la naturale le cui opere non ueggiamo un naso simi
le à laltro.Tanto sìx detto quai sia la bellezza, di quai
Parti ella consìttale con quai numeri e termini l'habbino
possa li noflri maggiori.
bc alcuni uitij più greui de t Architettura. Cap.8.
REtta ch'io raccolga alcune breui ammonitioni, le*
quai shanno da ojseruare come leggi, in ciaseuno
^lamento e comparatane di bellezze0 in tutta l'Ar
chtettura. E sarà quetlo un raccogliere quell'epilogo,
c^prometteuano.E perche dichno che fhannoda fug
&e li uitij tutti,dimoftreremo quali sieno li uitij impor-
taMi. Alcuni uitij naseono dal consiglio,e da la mente,co
"?e dalgiudicio e da l'elettione,altri da la mano del fa-
bro-Gii errori del consiglio,e delgiudicio sono per loro
n4tura,e di tempo primi,& indi più greui,e più disfida
D li da