Alberti, Leon Battista: I Dieci Libri De L'Architettvra Di Leon Battista De Gli Alberti Fiorentino ...: La commodità, l'utilità, la neceßità, e la dignità di tale opera [...] (Vinegia, 1546)

II'B.R O IX. 2iq
Ma forma. Md qudi de le drtigiouino àiArchitetto,®1
gli sìdno di tutto ncccjjdriesono ld pitturd,e ld mathtma.
tica.De le dltre dottrine non mi piglio grò. curdi/che egli
lesdppid ò nò.Chi dirvi che t Architetto debbe essergiu*
reconsulto,per che le leggi di ribdttere le acque,di porre
li confini,?? dltre sìmili cose, hdnno effetto nclfabricd*
re, sura bessdto dd me. Non ricerco anchora che egli sio.
perito afirologo,per chele librarie sé hdnno a porre iter
trdmontdnd, e li bagni dd occidente. Ne che jìd musìco,
per che si pongono ne i thedtri udjì risuonanti- Ne rheto*
rico,per che debbe primd informare colui, che pigli afa
re l'edisiao,per che la dottrina il consiglio, e la diligen-
Zd gli dark la ma di parlare con prudenza CT accommo
datamente : il che e ne teloquenza la principale uertu.
No« sìa però muto ò sordo. Mafia che del publico ò priua
to edisicio non occupi le aperture,non la grondana, non
li condititi ne la uia contro linterditto . E che sappid li
nomi deli ue.nti,e da qualparte uengano . Tuttauìanon
lo biasemerose ne sarà meglio issrutto.Mail poeta pìtie
trd con men danno mancare di pittura, e mathematica,
che di uocc,e de lesìUabe,neso direse baili hauerne da--
to medioaiprecetti. Confejso che mi sono uavitc in ani-
mo assai sorme di edisici] ,le quai io comendaua somma*
mente,ma poi che le ridusii in hnee,ui truauai greui er-
fori,magnamente in quella partc,chepiu midilettaua.
E da mtouo pensandoni;c mi surando con numeri il dijse-
&10,conobbi e npresì la mia poca diligenza. Facendone
poi modellile riuedendo il tutto, compresì tal fiata che'l
numero anchorx mhaucua ingannato. No uoglio che egli
fìa Zeusì ne la pitturai Sicomaco ne i numeri, ò Archi
mede