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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 47.1919

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Boralevi Mancinelli, Bice: Di alcune teste scopadee nel Museo Nazionale Romano delle Terme
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https://doi.org/10.11588/diglit.14889#0049
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DI ALCUNE TESTE SCOPADEE
NEL MUSEO NAZIONALE ROMANO DELLE TERME
(Tav. II, III).

I tosti attribuiscono a Scupa venticinque opere, ma è certo,
come fu giustamente osservato che la produzione di questi» artista,
fu molto piii ricca e che molte altre statue si devono ritenere, se non
proprio sue, almeno da lui ispirate. Sappiamo, d'altra parte, che i
Romani ebbero grande predilezione per il maestro di Paros e ricer-
carono !e sue statue per decorarne le case e irli edifici di Roma.
Quindi a Roma, l'orse più che in Grecia, possiamo sperare di ri-
costruire le sue opere le quali dovevano essere molto diffuse, sia
nelle copie, sia negli originali : oggi, pur troppo non ci restano
se non le prime, se si eccettuano le teste di Tegea.

Le teste che ci proponiamo di pubblicare ci sono sembrate
non prive d'interesse, appunto perchè possono portare un con-
tributo alla conoscenza dell'opera di un artista sommo e di
quelle da lui più o meno direttamente derivate : le fotografie (2)
mi sono state favorite dalla cortesia del prof. Paribeni, che qui
pubblicamente ringrazio. Mi è sembrato che per lo stile potessero
essere avvicinate tra loro e riferite, se non al medesimo autore,
alla medesima scuola e concezione artistica.

(*) Collignon, Scopas et Praxitèle. Paris, Ploii, 1907, pag. 45.
(2) Fig. A. B. C.
 
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