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Canina, Luigi
L' antica Etruria marittima: compressa nella dizione pontificia descritta ed illustrata con i monumenti (Text 1) — Rom, 1846

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https://doi.org/10.11588/diglit.3947#0076
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76 ETRURIA MARITTIMA

Tavola XII. Porta principale della seconda città di Faleri rivolta verso il Cimino
e denominata volgarmente di Giove, la quale viene esposta tanto nello stato suo di ro-
vina, quanto nell'intera sua struttura. Nella esposizione della rovina si è limitata a di-
mostrare la parziale struttura della porta, e nella dimostrazione del ristauro si sono
comprese le torri che esistono a Iato della medesima porta. Al di sotto si è aggiunta
la pianta della stessa parte di mura esistente nel lato occidentale della città.

Tavola XIII. Veduta delle mura della medesima seconda città di Faleri, quali
sussistono nel lato meridionale a lato della porta detta del Bove. Non si è omesso
in tale veduta di far vedere le reliquie delle pila che sostenevano un ponte a tra-
verso del rio dell'Acqua forte, sul quale transitava la via che metteva a detta porta.

Tavola XIV. Parte del lato meridionale delle mura di Faleri esposte nella intera
loro struttura. Corrisponde tale parte di mura a quella esposta nella Tavola preceden-
te, con la porta detta del Bove che stava praticata nel basso, ed ove soltanto potevano
accedere le persone a piedi. Si è distinta nella stessa esposizione la parte superstite
con una tinta rustica da quella supplita in compimento indicata con tinta più chiara.

Tavola XV. Porte secondarie della seconda città di Faleri esposte nello stato di
rovina in cui si trovano attualmente. La porta esibita nella parte superiore è quella
che viene detta del Bove e che esiste nel basso del lato meridionale. E quella deli-
neata nella parte inferiore è quella che esiste nel mezzo del lato settentrionale.

Tavola XVI. Sepolcro maggiormente conservato che esiste a poca distanza dal lato
orientale della seconda città di Faleri lungo la via che mette a Civita Castellana, co-
me viene indicato nella Tav. V. La struttura di tale sepolcro, interamente ricavata nel
masso naturale, viene dimostrata con una pianta, una sezione per lungo, una elevazio-
ne di prospetto, e una sezione per traverso del portico con i particolari della porta
esibiti nelle due figure laterali.

Tavola XVII. Reliquie delle antiche mura di Nepi. Sussistono tali avanzi a de-
stra dell'attuale accesso alla città venendo da Roma.

Tavola XVIII. Resti delle antiche mura di Sutri. Si è compresa in essi la porta che
vien detta Furia e che è la sola che si possa credere di antica costruzione.

Tavola XIX. Esposizione di altra parte delle antiche mura estesa in maggiore
spazio per dare una idea del modo come era la città antica fortificata.

Tavola XX. Sepolcri maggiormente conservati che esistono vicino a Sutri. Sono
essi incavati nelle fronti delle rupi e conservano la forma di quei soliti a praticarsi
dagli antichi etruschi in simili posizioni.

Tavola XXI. Pianta e sezione per il lungo dell'anfiteatro di Sutri, il quale venne
in modo singolare interamente formato entro il masso naturale imitando però quanto
solevasi praticare nei comuni anfiteatri eretti dai romani in tempo dell'impero.

Tavola XXII. Veduta dello stesso anfiteatro di Sutri. La folta e grande vegetazio-
ne che ingombra un tale anfiteatro, rende ad esso un aspetto ameno e pittorico.

FINE DELLA PARTE SECONDA.
 
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